Vittorio Alfieri
27 Gennaio 2019Indice della Tesina sull’Imperialismo
27 Gennaio 2019
LATINO
· La folla spesso si lascia trasportare dall’irrazionalità. Questo lo dice persino Fedro, che pure appartiene e si fa portavoce del punto di vista del popolo minuto, ma che, nella famosa fiaba sulle rane che acclamano a gran voce un re, tradotta in italiano da Giusti (Il re travicello), ricorda che spesso la folla si lascia trascinare da decisioni che poi ricadono su di lei.
· Non parliamo poi di Seneca, e di quale è il giudizio, estremamente negativo, che dà della plebe romana quando assiste ai violenti spettacoli dei gladiatori.
· Altrettanto fa Tacito, quando descrive il tifo sfrenato alle corse dei cavalli, degli abitanti di Pompei e Nocera, che portò ad un gran numero di morti. La plebe, tuttavia, è necessaria per mantenere il potere, anche se spesso gli imperatori non riescono a ingraziarsene i favori.
ITALIANO
· Nella folla si perde la ragione e l’identità. Egli soffriva di agorafobia, infatti tutti conoscono l’episodio secondo il quale, turbato dalla folla che accorreva per le nozze di Napoleone, Manzoni si sia rifugiato in una chiesa e da qui sarebbe sbocciata la conversione, che i critici più avveduti considerano il punto di arrivo di una lunga ricerca esistenziale. Chi non ricorda poi la famosa descrizione della folla durante il tumulto di San Martino a Milano, nel cap. XIII dei Promessi Sposi). Manzoni in quell’occasione parla dei tre gruppi in cui è quasi sempre possibile dividere una folla agitata: i più violenti, i più moderati, e i più incerti, in genere gruppo più numeroso degli altri, e che, a seconda degli sviluppi della situazione, si affianca ora ad uno, ora all’altro degli altri due gruppi
Nella folla si perde l’autocontrollo e ci imbestialisce: questo è il messaggio sotteso al racconto Libertà di Verga, che narra la repressione nel sangue dei contadini di Bronte, che avevano interpretato la spedizione dei mille come una possibilità di totale rovesciamento delle parti con i loro padroni, illusione che si infranse di fronte ai moschetti dei garibaldini capitanati da Nino Bixio.