Quinta A
27 Gennaio 2019A qualcuno piace clown
27 Gennaio 2019dalla tesina interdisciplinare “Il profumo” di Elena Squellerio, classe 5°A – a.s. 2007-2008
Considerato il più grande architetto della storia americana, Wright prende le distanze dall’architettura funzionalista e razionalista, sviluppatasi a partire dall’esperienza della Bauhaus, sviluppando un personalissimo ed innovativo stile architettonico. Studi approfonditi riguardo i materiali e le loro possibilità applicative lo portano a creare strutture organiche” in piena sintonia con l’ambiente circostante. Punti di partenza dei suoi progetti furono soprattutto l’osservazione della realtà e l’attenzione alle caratteristiche e alle esigenze dei committenti. La sua concezione abitativa, non attenta alle problematiche delle classi sociali, è appunto di tipo organico ed obbediente alle sole leggi delle natura. Questo pensiero lo porta inevitabilmente all’utilizzo di risorse e materiali costosi che implicano una committenza borghese ed attenta al rapporto tra ambiente naturale e ambiente costruito.
Lorganicismo wrightiano, negli Stati Uniti come in Europa, ebbe numerosi e convinti sostenitori che diffusero e ripresero le teorie del maestro, che divenne così uno dei più grandi miti artistici del Novecento.
La sua opera più celebre realizzata nel corso di un settantennio di attività progettuale ininterrotta e la cosiddetta Casa sulla cascata”.
Si tratta di una costruzione realizzata con i semplici materiali del luogo ed inserita in perfetta armonia con l’ambiente circostante. In questo luogo, situato in Pennsylvania, natura e manufatto architettonico si integrano senza mai scontrarsi creando una visione suggestiva. Tema centrale del progetto è l’immersione nella natura, intesa non solamente in termini panoramici ma anche sensoriali. La cascata infatti, a cui Wright dedica la maggior parte dei suoi studi, è concepita come base dell’esperienza sensibile in grado di coinvolgere tutti i sensi. L’intento del maestro è quindi quello di far vivere l’elemento naturale e di farlo sentire dall’interno, trasformando la quotidianità abitativa in esperienza profonda e completa.
Osservando la pianta del soggiorno, centro organizzatore dell’intero edificio, è possibile notare la ricchezza di rientranze e sporgenze apparentemente casuali. In realtà esse sono determinate dalla presenza di alberi, che volutamente non si voleva abbattere, o dalla volontà di creare particolari angolazioni rispetto al torrente. All’interno, lo stesso soggiorno, mostra l’amore dell’architetto per i locali pubblici” all’interno del privato attraverso l’attenzione degli arredi, che sembrano sorgere dalla struttura stessa. Tutto è studiato in modo che i materiali risultino armonici con l’ambiente e non contrastino lo stesso.
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