Temi di scienze
27 Gennaio 2019Verifica su Kant
27 Gennaio 2019tema svolto
Traccia:
Molte persone sperano nel futuro. Tu come lo immagini e quali sono le tue aspettative?
Svolgimento:
Mi è capitato di vedere un cartone animato dei Jetson, quello che una volta si chiamava I pronipoti, e di riflettere sul futuro. In questo cartone animato le pillole ai gusti vari sostituiscono i pasti e robot accudiscono in tutto e per tutto le persone, le quali non fanno neanche lo sforzo di camminare, poiché la loro casa è piena di tapis-roulant che li portano da una stanza all’altra. Beh, questa idea di futuro non mi alletta più di tanto, anche perché, pensandoci, se davvero le macchine ci impedissero ogni sforzo, ho paura che, oltre ai muscoli, si atrofizzerebbe anche il cervello! In realtà io credo che il futuro non possa essere molto diverso dal presente. A livello dei comfort della vita quotidiana, penso che ci stiamo avvicinando a un plateau, oltre al quale è impensabile andare, anche per non prosciugare definitivamente tutte le risorse energetiche di questo e di altri pianeti! Una semplice considerazione mi convince ulteriormente di ciò. Quando negli ultimi decenni del novecento si pensava al 2000, si era convinti che ci sarebbero stati cambiamenti straordinari nello stile di vita e nella società. Ebbene, adesso noi la soglia del nuovo millennio l’abbiamo passata da tempo, e questi grandi cambiamenti non si sono realizzati più di tanto. Chissà che faccia farebbe un uomo morto negli anni sessanta, vedendo come gli uomini del 2000 sono sostanzialmente uguali a lui! Se si accorgesse che vanno di moda le canottiere invece delle tute lucide e attillate, magari ritornerebbe nella tomba, amareggiato dalla delusione!
I maghi si avvicendano alla televisione, promettendoci di conoscere il nostro futuro, ma io sono proprio convinto che loro pensino solo al proprio futuro, procurandosi guadagni alle spalle degli ingenui che li consultano. Io credo invece che il mio futuro dipenda molto da come io me lo procuro io, vivendo bene o male il presente.
Per questo, visto che non sono convinto che io e gli altri stiamo facendo il meglio possibile, ho più timori che speranze per il mio futuro e per quello dell’umanità in generale.
Sarò un po pessimista, ma mi immagino vecchio e un po malato, ed ho paura che questa sia più una certezza che un’ipotesi, e soprattutto vedo l’umanità ancora preda del terrorismo e delle guerre, perché sono convinto che il male è dentro l’uomo e non sarà affatto facile estirparlo. Anzi, l’uomo dotato di mezzi sempre più avanzati a livello di chimica e di genetica, potrebbe concepire sogni di eliminazione di razze ostili e creazione in provetta di una umanità a sua immagine.
Forse, il problema è che sostanzialmente ritengo sia inutile pensare al futuro.
Secondo me bisogna vivere il presente, ma viverlo intensamente, in tutte le sue parti, nella gioia, nel dolore, nella felicità e nella tristezza, senza preoccuparsi minimamente di ciò che verrà dopo, perché è nel presente che si vive, non nel futuro.
Notabene: l’ispirazione per l’elaborazione di questo tema è venuta leggendo il seguente tema Il futuro. Si rimanda al sito www.skuola.net, sul quale è pubblicato quel tema, per altro materiale didattico gratuito e utilissimo per studenti e docenti.