I riflessi dell’inconscio
27 Gennaio 2019BottomFrame
27 Gennaio 2019dalla tesina Il Simbolismo di Marina Esposito
D’Annunzio vediamo cha a differenza del Pascoli invece di fuggire dinanzi a ciò che lo aggredisce,la grande industria,la macchina,la società di massa, si libera dalla paura assumendo un ruolo nuovo: cantare e celebrare proprio quella realtà che minaccia di spazzarlo via,passando così dal suo atteggiamento di radicale rifiuto anti-borghese alla posizione di cantore entusiasta della società in cui vive. Ma il D’Annunzio è quello decadente” colui che tocca i temi dell’ambiguità,del tormento interiore,colui che vagheggia con disperata nostalgia una bellezza del passato avvertita ormai come un mito irraggiungibile. Infatti il terzo libro Alcione in apparenza si distacca dagli altri due: al discorso politico-celebrativo si sostituisce il tema lirico della fusione con la natura. E’ il diario ideale di una vacanza estiva,da primavera a settembre. Una nuova carica di vitalismo panico si esprime nella volontà di adorare la natura sensibile e di confondersi in essa. Il poeta si immerge nella natura,tra le foci dell’Arno e del Serchio,ossessivamente lodandola”(La sera fiesolana) e magicamente si dissolve in essa(La pioggia nel pineto): ne interpreta le voci segrete,interroga le presenze femminili che essa evoca,l’io del poeta si identifica con le presenze naturali,animali e vegetali. Però non solo unaffinità biologica accomuna l’uomo e la natura ma una misteriosa, segreta rete di corrispondenze”. L’esperienza panica è superare il limite umano raggiungere una dimensione ignota all’esperienza comune,raggiungendo l’essenza della natura.
Sul piano formale c’è la ricerca di una sottile musicalità e l’impiego di un linguaggio analogico,che si fonda su un gioco continuo di immagini corrispondenti. le parole appaiono scelte essenzialmente per i loro valori fonici,(pioggia nel pineto dove l’attenzione del suono è rivolta particolarmente alle varie piante e varie cose su cui cadeva picchiettando la pioggia; anche nella Sera fiesolana il linguaggio di D’Annunzio è del tutto nuovo grazie al quale è riuscito a dipingere il brivido,a scolpire il vento,a dare con le parole l’odore di una foglia,il sapore di un fonte (Angelici))
Alcione è stata la raccolta poetica più apprezzata dalla critica ed è stata definita poesia pura”,in queste liriche musicali sono espressi i due punti chiave del Decadentismo:
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La natura,un mistero da scoprire;
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Il poeta che riesce,con la sua divina intuizione, a svelare il mistero e a trovare la verità.
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