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28 Dicembre 2019Schema riassuntivo su Vita e Opere di Gabriele D’Annunzio:
Vita
Gabriele D’Annunzio nacque il 12 marzo 1863 a Pescara, in Italia. Era figlio di un ricco possidente e fin da giovane dimostrò una passione straordinaria per la letteratura e la poesia. Nel 1879, pubblicò la sua prima raccolta di poesie, “Primo vere”, a soli sedici anni. Continuò i suoi studi a Roma, dove si immerse nell’ambiente culturale e letterario della capitale.
Durante la sua vita, D’Annunzio assunse diverse identità, non solo come scrittore, ma anche come drammaturgo, poeta, soldato e uomo politico. Fu coinvolto attivamente nella politica italiana e sostenne il movimento irredentista, cercando di unificare le terre italiane sotto un’unica bandiera.
Opere
Poesia
Le opere poetiche di D’Annunzio sono caratterizzate da uno stile lirico e sensuale. Tra le sue opere più celebri vi è “Il Piacere” (1889), dove esplora temi di estetismo e di ricerca della bellezza. Altre raccolte significative includono “Canto novo” e “Alcyone”, parte delle “Laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi”, in cui l’autore celebra la natura e l’eroismo.
Narrativa
Nel campo della narrativa, D’Annunzio si distinse con romanzi che riflettevano le sue idee estetiche e filosofiche. “Il Piacere” e “L’innocente” sono due dei suoi romanzi più noti, entrambi esplorano la psicologia dell’uomo moderno e il suo rapporto con il desiderio e la morale.
Teatro
Anche nel teatro, D’Annunzio fu innovativo, inserendo nelle sue opere elementi simbolisti e decadenti. “La figlia di Iorio” (1904) è forse il suo dramma più famoso, un’opera che rappresenta la cultura abruzzese ed esplora il conflitto tra tradizione e modernità.
Politica e Militanza
Durante la Prima Guerra Mondiale, D’Annunzio si distinse come aviatore e propagandista, contribuendo con il suo impegno e il suo ardore nazionalistico. Dopo la guerra, nel 1919, guidò l’occupazione di Fiume, un’azione che rifletteva il suo desiderio di vedere il territorio annesso all’Italia.
Eredità
Gabriele D’Annunzio morì il 1º marzo 1938 a Gardone Riviera. La sua casa, il Vittoriale degli Italiani, è oggi un museo dedicato alla sua memoria. D’Annunzio lasciò un’impronta indelebile nella letteratura italiana e nella cultura europea, influenzando generazioni di scrittori e artisti con la sua ricerca incessante di bellezza e verità.