Contrasto alla dispersione scolastica in un contesto disagiato
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31 Dicembre 2024Scaletta schematica e Svolgimento dettagliato e discorsivo di uno Studio di caso su un nuovo alunno certificato senza docente di sostegno disponibile, in vista delle prova orale del Concorso Dirigenti Scolastici
Traccia
Un alunno con certificazione per il sostegno arriva in una scuola primaria già priva di risorse aggiuntive per i bisogni educativi speciali. Gli insegnanti di sostegno in servizio non vogliono riassegnare ore già attribuite. Il Dirigente Scolastico deve gestire la situazione.
Traccia (seconda versione):
In un istituto primario arriva un alunno con certificazione, ma il numero di docenti di sostegno è già insufficiente per le necessità presenti. Il Dirigente Scolastico deve affrontare il problema, coinvolgendo il GLH e individuando soluzioni che garantiscano il diritto allo studio dell’alunno. Il candidato descriva le procedure da seguire.
Scaletta
- Convocazione GLH: Riunire il Gruppo di Lavoro sull’Handicap per analizzare il caso e ridefinire la distribuzione delle risorse.
- Richiesta deroga: Inviare una richiesta all’Ufficio Scolastico Regionale per ottenere risorse aggiuntive.
- Supporto temporaneo: Garantire interventi temporanei tramite risorse interne (es. potenziamento) o associazioni locali.
- Dialogo con le famiglie: Spiegare ai genitori le misure adottate per garantire il diritto all’istruzione del loro figlio.
- Monitoraggio e adattamento: Valutare periodicamente l’efficacia delle soluzioni adottate.
Soluzione dettagliata e approfondita di un caso di Gestione dell’assegnazione di un docente di sostegno aggiuntivo
Introduzione
L’arrivo di un alunno con certificazione per il sostegno in una scuola primaria già priva di risorse aggiuntive per i bisogni educativi speciali rappresenta una sfida complessa per il Dirigente Scolastico (DS). Il DS deve garantire il diritto all’istruzione e all’inclusione dell’alunno, gestendo in modo efficace le risorse umane e materiali disponibili, nel rispetto della normativa vigente. La situazione richiede un approccio equilibrato, che contemperi il diritto del nuovo alunno con le esigenze degli altri studenti già beneficiari di supporto.
1. Convocazione del GLHO
Il primo passo è riunire il Gruppo di Lavoro sull’Handicap Operativo (GLHO), composto da:
- Dirigente Scolastico (coordinatore).
- Insegnanti di classe e insegnanti di sostegno.
- Famiglia dell’alunno e, se necessario, specialisti del servizio sanitario territoriale.
Obiettivi della riunione:
- Analizzare la certificazione e il Piano Educativo Individualizzato (PEI) dell’alunno, se già predisposto, o definire un piano provvisorio.
- Valutare le esigenze specifiche dell’alunno, individuando interventi prioritari.
- Esaminare la distribuzione attuale delle risorse di sostegno e ipotizzare eventuali riallocazioni o condivisioni temporanee, nel rispetto delle norme contrattuali e del principio di equità.
2. Richiesta di deroga all’Ufficio Scolastico Regionale (USR)
Data l’insufficienza delle risorse, il DS deve inviare una richiesta di deroga all’USR per ottenere:
- Ore aggiuntive di sostegno.
- Eventuale personale specializzato.
Passaggi operativi:
- Preparare una relazione dettagliata che illustri il caso, includendo la certificazione dell’alunno, il fabbisogno educativo e la situazione delle risorse già assegnate.
- Sollecitare l’intervento dell’USR anche attraverso il coinvolgimento del CTS (Centro Territoriale di Supporto), ove presente.
- Monitorare la risposta dell’USR, mantenendo un dialogo costante per accelerare i tempi di assegnazione.
3. Supporto temporaneo tramite risorse interne o associazioni locali
Nel periodo necessario per ottenere le risorse richieste, il DS deve attivare soluzioni temporanee:
- Personale interno:
- Coinvolgere docenti di potenziamento, se disponibili, per supportare l’alunno nei momenti critici.
- Riassegnare temporaneamente le ore di altri insegnanti, in accordo con il Collegio Docenti, senza compromettere l’efficacia degli interventi esistenti.
- Collaborazione con il territorio:
- Contattare associazioni locali o cooperative sociali specializzate nel sostegno scolastico per fornire un aiuto aggiuntivo.
- Sfruttare eventuali progetti già in atto (es. PON Inclusione) per finanziare interventi mirati.
4. Dialogo con le famiglie
Un aspetto cruciale è mantenere un rapporto trasparente e collaborativo con i genitori dell’alunno.
- Colloqui dedicati: Organizzare incontri con la famiglia per illustrare:
- Le azioni intraprese dalla scuola per garantire il diritto allo studio del figlio.
- Le eventuali difficoltà nell’ottenere risorse immediate e le soluzioni temporanee adottate.
- Supporto emotivo e informativo: Coinvolgere, se necessario, il personale di supporto psicologico della scuola o del territorio per aiutare la famiglia a gestire l’ansia legata alla situazione.
- Coinvolgimento attivo: Invitarli a partecipare al GLHO per contribuire alla costruzione di un PEI efficace e condiviso.
5. Monitoraggio e adattamento
L’efficacia delle misure adottate deve essere valutata periodicamente per garantire un sostegno adeguato e tempestivo.
- Riunioni di verifica:
- Programmare incontri del GLHO a cadenza regolare per monitorare i progressi dell’alunno e valutare eventuali aggiustamenti al PEI.
- Coinvolgere il Consiglio di Classe per ottenere feedback sulla situazione complessiva.
- Raccolta di dati: Documentare gli interventi e i risultati ottenuti, utilizzando strumenti di osservazione e schede di monitoraggio.
- Adattamento continuo: Modificare il piano di intervento in base ai bisogni emergenti e alle risorse ottenute.
Conclusione
La gestione dell’arrivo di un alunno con certificazione per il sostegno in una scuola priva di risorse aggiuntive rappresenta una sfida che richiede competenza organizzativa, capacità di mediazione e conoscenza delle normative. Attraverso un approccio strutturato e inclusivo, il Dirigente Scolastico può garantire il diritto all’istruzione dell’alunno, promuovendo un clima collaborativo tra docenti, famiglie e territorio. L’obiettivo finale è costruire un percorso educativo personalizzato che valorizzi le potenzialità dell’alunno, assicurando un’inclusione reale ed efficace.
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