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27 Gennaio 2019Archivio 2009 su Ondina Peteani
27 Gennaio 2019Cassino – 60° anniversario della liberazione di Auschwitz
“La Scuola deve accogliere il monito dei sopravvissuti dai lager nazisti e radicare negli adolescenti e nei giovani il rispetto della vita, la sacralità dei diritti umani, il dialogo, la solidarietà, l’accoglienza del diverso, il dogma della pace”.
Il Preside prof. Nicola Verrecchia
Scuola Media Statale G. Di Biasio” di Cassino
Rassegna stampa della commemorazione della Giornata della Memoria nel ricordo di Ondina Peteani – Cassino – 27 gennaio 2005
1) Nella Giornata della Memoria la ‘Di Biasio’ ricorda Ondina Peteani
In occasione della Giornata della Memoria, il 27 gennaio prossimo, la Scuola Media ‘Di Biasio’ ricorderà, nel corso di una solenne cerimonia, Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia. A commemorare una delle piu significative figure storiche della lotta di liberazione sarà il figlio Giovanni. Nata a Trieste il 26 aprile 1925, Ondina Peteani, scomparsa nel 2003, aveva iniziato giovanissima l’attività antifascista nel cantiere navale di Monfalcone. Catturata dai tedeschi l’11 febbraio del 1944, venne prima rinchiusa nel comando delle SS di Trieste e poi trasferita nel carcere del Coroneo. Alla fine di marzo dello stesso anno fu deportata ad Auschwitz e successivamente trasferita prima nel campo di Rawensbruck e poi in una fabbrica di produzione bellica presso Berlino. Durante la marcia forzata che doveva riportarla a Rawensbruck, Ondina riuscì a fuggire e raggiungere, attraverso le Cecoslovacchia, l’Ungheria e la Jugoslavia, Trieste il 12 luglio del 1945.
(Cassino 7 – 22 gennaio 2005)
2) La Shoah nel ricordo di Ondina Peteani
Il Preside Verrecchia ha raccontato la lezione di Primo Levi. Presente il figlio della sopravvissuta al campo di sterminio
Manifestazione alla scuola media “Di Biasio” per non dimenticare Auschwitz
di Francesca Messina
Celebrata la Giornata della Memoria” e 60° anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, ieri mattina nellauditorium della scuola media G. Di Biasio” di Cassino. Il preside, prof. Nicola Verrecchia, nel dare il saluto al folto pubblico presente ha iniziato il suo discorso con questa significativa frase: «”Non so cosa sia il sogno, ma dal 1944 so benissimo cosa sia un incubo”, questo disse Ondina Peteani, al rientro da Auschwitz, nella sua terra, tra la sua gente, nella sua casa, nella sua famiglia. A distanza di 60 anni l’appello di Primo Levi a non dimenticare l’orrore del XX secolo è più che mai categorico ed attuale – ha continuato il preside Verrecchia – La scuola deve accogliere il monito dei sopravvissuti dai lager nazisti, e radicare negli adolescenti, nei giovani il rispetto della vita, il dialogo, la solidarietà, l’accoglienza del diverso, il dogma della pace. Abbiamo voluto celebrare questa giornata non solo per ricordare, ma soprattutto per costruire una nuova humanitas, l’esperienza della Shoah appare lontana, sfumata; dimenticare aiuta a vivere meglio, ma la Shoah non può essere dimenticata». La manifestazione è stata organizzata dalla prof. ssa Palma Tiseo e presentata dal prof. Renato Lombardi. Presenti il sindaco di Cassino, dott. Bruno Scittarelli ed il prof. Giovanni DOrefice. A ricordare la vita di sua madre Ondina Peteani sopravvissuta ad Auschwitz è stato suo figlio, Giovanni Peteani. «Sessantanni sono dovuti passare affinché universalmente, indistintamente, tutti si inchinassero dinanzi al più immenso cimitero della storia: Auschwitz – ha spiegato nel suo intervento Giovanni Peteani – Cassino e Trieste (città dove risiede il Peteani), unite oggi in questo gemellaggio del ricordo, città martiri, città simbolo della devastazione della guerra. Ondina Peteani – ha aggiunto Giovanni Peteani – fu prima staffetta partigiana d’Italia, nacque a Trieste il 26 aprile del 1925, nell’inverno del 43 si unì ai gruppi partigiani sul Carso che avevano formato il “Battaglione triestino”. Dopo essere stata arrestata due volte ed essere riuscita a fuggire, fu infine catturata da una pattuglia tedesca l’11 febbraio del 1944 a Vermigliano e rinchiusa nel comando delle SS di Piazza Oberdan a Theste, da dove poi venne trasferita al carcere del Coroneo, e quindi deportata, a mezzo carro bestiame, ad Auschwitz alla fine del marzo 44. Quando ne uscì il Lager l’aveva segnata per sempre». Alle 12 si è osservato, tutti rigorosamente in piedi, un minuto di silenzio. Il preside prof. Nicola Verrecchia ha donato una targa ricordo della giornata a Giovanni Peteani, mentre il prof. Giovanni DOrefice in qualità di Segretario del Comitato della Battaglia di Montecassino, ha donato a Peteani, un libro e la medaglia del sessantennale coniata nella ricorrenza del 60° Anniversario della distruzione di Cassino e Montecassino. Si è data lettura del telegramma pervenuto a Gianni Peteani da Willer Bordon. Molto vasto il programma realizzato dai ragazzi di tutte le classi terze e due seconde della scuola media Di Biasio che sono stati preparati in modo egregio dai loro professori. Gli studenti hanno realizzato una mostra evidenziando: la vita di Ondina Peteani in fumetto, valori e aspetti della Resistenza, l’Italia dall’Armistizio alla liberazione, testimonianze dai lager, la risiera di San Sabba, Auschwitz, campi di concentramento, Ferdinando Arpino, medico a S. Elia Fiume Rapido. Nel corso della manifestazione sono state lette dagli studenti lettere inviate dai partigiani ai loro familiari, recitate poesie ed eseguiti canti. Ha concluso la manifestazione la coreografia “La guerra e la pace” che, con il volo di una splendida colomba bianca, ha voluto inviare un messaggio di pace nel mondo. Il preside Verrecchia ha salutato i presenti dicendo: ‘La pellicola della storia è stata spezzata dalla Shoah con questo incontro noi l’abbiamo ricucita”.
(“La Provincia” – 28 gennaio 2005)
3) La Giornata della Memoria alla Media “G. Di Biasio”
Presente il sindaco Scittarelli, la “Di Biasio” ha celebrato la Giornata della Memoria con Gianni Peteani, venuto da Trieste, fedele all’impegno di trasmettere la memoria della madre, Ondina Peteani, partigiana, sopravvissuta ad Auschwitz e scomparsa due anni fa. “A distanza di sessant’anni l’appello di Primo Levi a non dimenticare l’orrore del ventesimo secolo è più che mai categorico ed attuale”, ha detto il dirigente scolastico, Nicola Verrecchia. “La Scuola deve accogliere il monito dei sopravvissuti dai lager nazisti – ha aggiunto – e radicare negli adolescenti e nei giovani il rispetto della vita, la sacralità dei diritti umani, il dialogo, la solidarietà, l’accoglienza del diverso, il dogma della pace”. La manifestazione, molto bella, ha vissuto momenti toccanti con recite, canti e poesie da parte dei ragazzi.
(“Cassino 7” – 29 gennaio 2005)