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Enza Tata
27 Gennaio 2019
Morfosintassi
27 Gennaio 2019Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi
Lezioni del prof. Gaudio
Romanzi
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VIDEO Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi videorecensione di Luigi Gaudio su you tube
Chi è GiulioBedeschi
- Bedeschi è un ufficiale che ha vissuto in prima persona il dramma e l’ha poi rasccontato
- Bedeschi non nasconde gli aspetti disgustosi di chi è al fronte, come la sporcizia incrostata addosso perché non si lava da settimane, o le dita di mani e piedi che si staccano incancrenite dal gelo. Niente Rambo, dunque, ma soltanto uomini, anzi ragazzi spediti nella steppa a farsi massacrare.
- Bedeschi, quel maledetto inverno 1942-1943, ha curato tanti compagni di sventura in condizioni disperate senza disporre degli strumenti adatti, tra ferite purulente, cancrene, sangue. Ha sperimentato oltre mille chilometri di ritirata a piedi con la neve alta fino alle ginocchia. Accerchiati dai russi, tra ogni sorta di privazioni e assenza totale di riposo, ha assistito al suicidio di chi non ha retto più a quella situazione. No, l’autore non indora la vicenda ma ce la presenta amara e sgradevole così come è stata in realtà.
Da questo libro, Steven Spielberg o Spike Lee potrebbero sicuramente trarre ispirazione per uno dei loro film più crudi.
Centomila gavette di ghiaccio, sulla scia dei romanzi di Emilio Lussu e Mario Rigoni Stern, rende un doveroso omaggio alle migliaia di caduti.