POESIA E PROSA ESPRESSIONISTA, I VOCIANI – Il primo novecento letterario
12 Luglio 2016CRITICA E DIBATTITO CULTURALE NEL PRIMO NOVECENTO
12 Luglio 2016
GIUSEPPE UNGARETTI
- Biografia
- Prima giovinezza in Egitto (1888-1912)
» nasce ad Alessandria d’Egitto nel 1888 da genitori originari di Lucca (Antonio e Maria Lunardini)
» la famiglia era emigrata lì perché il padre lavorava al canale di Suez, ma morì nel 1900
» la madre si ritrova da sola a gestire un forno nella periferia della città ed a occuparsi dei figli
» nonostante la condizione modesta, Ungaretti frequenta una delle più rinomate scuole di Alessandria
» anni di scoperte letterarie: Baudelaire, Leopardi, Mallarmé e Nietzsche » formazione culturale
cosmopolita assolutamente inusuale per l’epoca e per la tradizione letteraria italiana
» per lui l’italianità, anche come cultura, non è stata scontata ma fu frutto di una scelta
» di questo ambiente gli resterà per sempre l’immagine del deserto
- Anni della crescita culturale a Parigi (1912-1914)
» si iscrive alla facoltà di Lettere della Sorbona » entra in contatto con il mondo artistico parigino
» ritrova un amico dell’infanzia egiziana: Mohammed Scheab (morirà suicida nell’estate del 1913)
» diventa amico del poeta Guillaume Apollinaire ed ha un legame culturale con Paul Valéry
» segue attivamente le lezioni universitarie del filosofo Henry Bergson
- L’esperienza della guerra e l’illuminazione della poesia (1914-1920)
» si sposta a Milano dove incontra i futuristi
» pubblica nel 1915 le sue prime poesia su «Lacerba», la rivista dei futuristi diretta da Giovanni Papini
» come loro è un interventista convinto, e crede che l’uomo sia tale solo quando è in lotta
» si arruola come volontario, ma questa esperienza risulta per lui un totale shock: con la guerra vede la
differenza tra idea e realtà, e come ufficiale sente su di sé la responsabilità dei suoi sottomessi uccisi
» la guerra modifica radicalmente il suo modo di scrivere: nel 1916 pubblica Il Porto sepolto
» per lui scrivere era una necessità: infatti userà anche le cartucce delle munizioni come fogli
» poco dopo la guerra muore il suo amico Apollinaire, per lui una perdita dolorosissima
» c’è però un momento positivo che è quello dell’incontro e del matrimonio con Jeanne Dupoix
- Al termine della guerra stringe rapporti con l’ambiente fiorentino: scrive nel 1919 Allegria dei naufragi
- Trasferimento a Roma e viaggi all’estero (1921-1935)
» nel ’21 si traferisce a Roma dove pubblica una seconda edizione de Il Porto sepolto
» a Roma incontra lo stile Barocco che lo affascina e cambia il suo modo di scrivere
- valore analogico della parola e della poesia
- recupero della punteggiatura
» nascono la figlia Ninon (1925) e Antonietto (1930)
» dal ’31 al ’35 prima come inviato speciale poi come conferenziere intraprende dei viaggi all’estero
- Periodo brasiliano (1936-1942): insegna letteratura italiana all’università di S.Paolo in Brasile
» edizione definitiva del Sentimento del tempo
» accetta una cattedra di Lingua e letteratura italiana
» muore suo figlio Antonietto per un’appendicite mal curata
» da questa esperienza produce la raccolta poetica Il Dolore (1947), per lui la condizione umana per
antonomasia
- Gli ultimi anni in Italia (1942-1970)
Grande progetto intitolato Vita di un uomo continuato sino alla morte
1968: letture dell’Odissea in TV
1970: muore a Milano
- L’allegria
-> libro poetico più rilevante della fase primo-novecentesca
-> gestione elaborata:
- nucleo costituito dal Porto sepolto (1916)
- Si aggiunsero varie sezioni nell’edizione uscita a Firenze: Allegria di naufragi (1919)
-> viene persa la compattezza del Porto sepolto; nuovi testi tra cui alcuni in prosa
-> uso di analogie e metafore ardite, lascia spesso parole isolate, sintassi semplificata al massimo
-> versi quasi senza punteggiatura (futurismo, ma il risultato è molto differente)
- Sottoposta a molte varianti (1931)
- Assume il titolo definitivo nel (1942): L’allegria
-> novità della sua versificazione già dal Porto sepolto:
- La poesia svolge una funzione alta di ascendenza simbolista -> lontano dall’ironia crepuscolare e dall’oltranzismo futurista (benché ne si sia avvicinato al futurismo)
-> poesia come ricerca di un “inesauribile segreto”
-> nella riflessione sulla sua esperienza nasce la riflessione del suo rapporto con Dio
-> valore simbolico e insieme salvifico della parola poetica
- Porto -> rimanda a quello antico di Alessandria d’Egitto, luogo orfico
- Le poesie scaturiscono dal dramma dell’autore soldato in trincea -> poesia lirica e autobiografica
- Frantumazione della metrica tradizionale in versicoli, a volte ricomponibili in versi canonici
-> spesso fa coincidere un singolo vocabolo con un verso
-> verso libero futurista rielaborato per esprimere non ribellione ma una realtà frammentata
- Il sentimento del tempo
-> caratteristiche: riduce gli oltranzismi, ritorno ad una metrica più tradizionale -> modelli: Petrarca e Leopardi
-> attenua i riferimenti alla propria esperienza, lo stile si alza con metafore preziose
-> dimensione mitologizzante (mito di Crono) -> confronto diretto con gli antichi
-> la seconda raccolta è un punto di riferimento per la poesia ermetica
- Altre opere poetiche e saggistiche
-> tono retoricamente elevato
-> tornano i drammi personali -> Il dolore (1947), Giorno per giorno, Il tempo è muto: morte del figlio Antonietto
-> Mio fiume anche tu, La terra promessa (1935-50): II guerra mondiale
-> raccolte successive: considerate minori
- Un grido e paesaggi (1952)
- Taccuino del vecchio (1960)
Si chiudono alcuni percorsi tematici e simboli della sua poesia: dialettica luce-memoria / buio-oblio
Trionfo del ricordo e della vita sulla morte: nuova mitologia a forte caratura religiosa
-> canzoniere Vita di un uomo (1969): raccolta di tutte le sue poesie accompagnate da introduzioni e note
dell’autore + apparato delle varianti + interventi critici
-> saggi e interventi critici: su Virgilio, Petrarca, Leopardi, il barocco, scrittori europei del Seicento
-> traduzioni: notevole resa di metafore e analogie ardite