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27 Gennaio 2019Pigmento, Veicolo e additivo
di Antonio Abbate
Lʼinchiostro da stampa è composto da pigmento, veicolo e additivo. Si chiamano pigmenti i componenti solidi insolubili che rimangono invariati durante il processo di stampa e di essiccazione. Con il termine veicolo si intende invece la parte fluida che tiene in sospensione il pigmento. Il pigmento praticamente rende possibile la colorazione del grafismo, il veicolo invece, rende possibili il trasferimento del pigmento dal calamaio alla forma di stampa e quindi al supporto (appunto veicolo) e al suo fissaggio sul supporto cartaceo (quindi legante).
I pigmenti si dividono in: Neri, Bianchi e Colorati. Quelli più utilizzati sono i neri.
I Pigmenti neri si dividono in: Neri di Furnace, e Neri Channel.
I Neri di Furnace sono il tipo più utilizzati. Essi vengono ottenuti tramite la combustione di olii minerali in apposite furnaci di mattoni con una quantità di aria controllata. Le particelle di carbonio ottenute vengono raffreddate e prese co appositi filtri.
I Neri Channel sono ottenuti dalla combustione di gas naturale. Le fiamme sono a contatto con dei tubi dʼacciaio raffreddati sui quali si depositano le particelle di carbonio. Nonostante lʼeccellente qualità dei Channel, questi ultimi non sono largamente utilizzati, n quanto la loro produzione è notevolmente inquinante per lʼambiente.
I Pigmenti Bianchi si dividono in: Opachi e Trasparenti.
I Pigmenti Bianchi Opachi: essi hanno la caratteristica di riflettere la luce, vengono combinati con pigmenti colorati per per aggiungere opacità, oppure per schiarirne il colore, al fine di ottenere le cosiddette tinte pastello”, molto sfumate ed uniformi. Questi inchiostri sono perfetti per essere utilizzati su supporti colorati o metallizzati.
I Pigmenti Bianchi Trasparenti: essi non riflettono la luce e non nascondono quindi lo strato sottostante, vengono utilizzati per dare una viscosità sufficiente agli inchiostri di tinta chiara.
I Pigmenti Colorati si dividono in: Organici e Inorganici.
I Pigmenti Colorati Organici: vengono utilizzati per la produzione di quasi tutti i tipi di inchiostro da stampa, perché sono facilmente disperdibili nel veicolo, ed hanno un elevato potere colorante. Una delle caratteristiche migliori degli inchiostri composti da pigmenti colorati organici è la forte resistenza alla luce.
I Pigmenti Colorati Inorganici: questi pigmento oggi sono praticamente scomparsi, per via delle loro dimensioni eccessive, ma anche per la scarsa resistenza alla luce, e per il loro basso livello di trasparenza (e quindi inutilizzabili per le stampe a più colori).
IL VEICOLO
Il Veicolo ha delle funzioni specifiche:
1) Disperdere omogeneamente i pigmenti;
2) Assicurare il trasferimento dei pigmenti dal calamaio al supporto (infatti sulle macchine da stampa è proprio il veicolo che assicura lʼadesione del pigmento ai rulli, ai grafismi e infine al supporto);
3) Svolgere lʼazione filmogena. (cioè creare una pellicola protettiva al momento in cui lʼinchiostro va a contatto con il supporto).
GLI ADDITIVI
Gli Essiccanti accelerano il processo di essiccazione tramite dellʼinchiostro sul supporto (molto spesso quando si deve stampare in bianca e volta su un supporto patinato ad esempio, cʼè il rischio che possa avvenire la controstampa, cioè che lʼinchiostro posizionato sul supporto possa sporcare lʼaltro foglio che verrà posizionato su di esso).
Gli Antiessiccanti hanno invece lo scopo di ritardare lʼessiccazione dellʼinchiostro, in modo tale che non si formino pelli nel calamaio o nel gruppo di distribuzione dellʼinchiostro.
I Plastificanti hanno come scopo lʼaumento della flessibilità nei confronti della pellicola dʼinchiostro stesa sul supporto.
LA FABBRICAZIONE DEGLI INCHIOSTRI GRASSI
Il Veicolo, il Pigmento e gli additivi, vengono portati in un apposito reparto dove viene effettuata una prima miscel’azione. La miscel’azione ha lo scopo di dare una certa omogeneità prima del loro passaggio nelle raffinatrici.
La macinazione dà allʼinchiostro lʼomogeneità definitiva. Essa assicura la perfetta incorporazione dei pigmenti al veicolo, distruggendo tutti gli aggregati solidi, per ottenere una pasta fine. Questa pasta viene poi passata nelle raffinatrici. Le raffinatrici sono composte da tre cilindri metallici che ruotano in senso opposti e a velocità differenti (60, 180, 360 giri/min). Questa differenza di velocità e di rotazione serve per creare un maggiore attrito tra i tre cilindri, e quindi per far macinare meglio lʼinchiostro. Allʼultimo cilindro è agganciata una lama, che serve per prendere lʼinchiostro finito e a portarlo in appositi recipienti.
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