Per una scuola al passo coi tempi
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10 Gennaio 2024La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma, attraverso le sue collezioni di circa 20.000 opere tra dipinti, disegni, sculture e installazioni, offre una ricca rappresentazione della cultura artistica italiana dall’Ottocento ai giorni nostri.
Storia dell’edificio
1883 Inaugurazione in un Palazzo delle Esposizioni nella Valle Giulia
1911 e poi 1933 l’architetto Bazzani progetta e realizza l’ampliamento del Palazzo, per poter accogliere le oltre 20.000 opere
Il criterio di esposizione
Nel 2016 viene inaugurata la nuova sistemazione delle opere, dal titolo “Time is out of joint”.
La Galleria Nazionale, infatti, con l’attuale allestimento delle collezioni – concepita come una mostra sul tema del tempo – va oltre la consueta traccia cronologica e si dirama in percorsi simultanei in cui le opere si giustappongono per assonanze, contrasti, rimandi e citazioni.
La Galleria Nazionale, infatti, con l’attuale allestimento delle collezioni – concepita come una mostra sul tema del tempo – va oltre la consueta traccia cronologica e si dirama in percorsi simultanei in cui le opere si giustappongono per assonanze, contrasti, rimandi e citazioni.
Insieme ai grandi nomi della storia dell’arte, le opere di artisti contemporanei italiani e stranieri permettono un’apertura dello sguardo a stimoli e suggestioni diversi o inattesi.
Rileggendo le opere in situazioni diverse da quelle in cui si formarono originariamente, le possibili prospettive e interpretazioni si moltiplicano. Tra i nomi degli artisti – nazionali ed internazionali – qui esposti figurano, tra gli altri: Klimt, Pollock, Burri, Canova, Mondrian, Capogrossi, Pascali, de Chirico, Licini, Monet, Duchamp ecc.
Anche l’edificio del 1911 di Cesare Bazzani è protagonista della suddetta rilettura, instaurando un dialogo tra presente e passato: un metodo quasi archeologico lo ha riportato allo splendore originario e in un rapporto immediato con il presente.
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea subisce naturalmente continue fasi di trasformazione e rinnovamento, anche alla luce delle nuove esperienze e letture critiche che si rendono necessarie nel tempo.
Si pone quindi come luogo di incontro, ricerca e scoperta, invitando a riflettere sui linguaggi e sulle pratiche espositive contemporanee, su quale sia il ruolo del museo nel nostro presente, e su quali basi comuni possa essere intessuto questo rapporto con il suo pubblico.
Grande donna di Giacometti
Alberto Giacometti ha contribuito a rivoluzionare la scultura rappresentativa con le sue forme umane avvizzite e allungate. L’artista ha attinto alle influenze del cubismo, del surrealismo e della scultura africana mentre si allontanava dalle costruzioni realistiche del corpo e si dirigeva verso bronzi mitici e totemici. Un senso di alienazione permea il lavoro di Giacometti, evocando il pensiero esistenzialista del suo amico Jean-Paul Sartre e gli sconvolgimenti sociali e politici che l’artista visse nell’Europa dell’inizio del XX secolo. Giacometti nasce in una famiglia di artisti; suo padre era un pittore postimpressionista. Ha studiato pittura all’École des Beaux-Arts di Ginevra e scultura e disegno all’École des Arts et Métiers. Le sue opere appartengono alle collezioni dell’Art Institute of Chicago, del Kunstmuseum Basel, del Museum of Modern Art, del Guggenheim Museum, della Tate e della National Gallery of Art di Washington, D.C., tra gli altri, e le sue sculture hanno venduto in eccesso di 100 milioni di dollari sul mercato secondario.
Alberto Giacometti ha contribuito a rivoluzionare la scultura rappresentativa con le sue forme umane avvizzite e allungate. L’artista ha attinto alle influenze del cubismo, del surrealismo e della scultura africana mentre si allontanava dalle costruzioni realistiche del corpo e si dirigeva verso bronzi mitici e totemici. Un senso di alienazione permea il lavoro di Giacometti, evocando il pensiero esistenzialista del suo amico Jean-Paul Sartre e gli sconvolgimenti sociali e politici che l’artista visse nell’Europa dell’inizio del XX secolo. Giacometti nasce in una famiglia di artisti; suo padre era un pittore postimpressionista. Ha studiato pittura all’École des Beaux-Arts di Ginevra e scultura e disegno all’École des Arts et Métiers. Le sue opere appartengono alle collezioni dell’Art Institute of Chicago, del Kunstmuseum Basel, del Museum of Modern Art, del Guggenheim Museum, della Tate e della National Gallery of Art di Washington, D.C., tra gli altri, e le sue sculture hanno venduto in eccesso di 100 milioni di dollari sul mercato secondario.