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27 Gennaio 2019Confronto tra Il principe e i Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio
27 Gennaio 2019Gottfried Wilhelm Leibniz è stato uno dei più grandi pensatori del XVII secolo, un vero e proprio uomo universale che ha lasciato un’impronta indelebile in molti campi del sapere.
Filosofo, matematico, scienziato, teologo, linguista, diplomatico, giurista, storico e magistrato, Leibniz ha toccato praticamente ogni aspetto della conoscenza del suo tempo.
Una mente eclettica e prolifica
Nato a Lipsia nel 1646, Leibniz si distinse fin da giovane per la sua straordinaria intelligenza e la sua sete di conoscenza. Studiò filosofia, matematico, diritto e teologia, dimostrando una capacità di apprendimento e di sintesi fuori dal comune.
Le sue opere spaziano dalla logica alla metafisica, dalla matematica alla fisica, dalla politica alla teologia. Tra i suoi contributi più importanti ricordiamo:
- La logica matematica: Leibniz è considerato uno dei fondatori della logica matematica, con il suo progetto di una “characteristica universalis”, un linguaggio simbolico universale in grado di rappresentare tutti i concetti e i ragionamenti.
- Il calcolo infinitesimale: Indipendentemente da Newton, Leibniz sviluppò il calcolo infinitesimale, uno strumento matematico fondamentale per lo studio del continuo e del cambiamento.
- La filosofia monadica: Leibniz elaborò una complessa filosofia basata sul concetto di monade, entità semplici e indivisibili che compongono tutto ciò che esiste.
- La teodicea: Leibniz si occupò a lungo del problema del male e della giustificazione di Dio, elaborando una teodicea che cercava di conciliare la fede nella bontà divina con l’esistenza del male nel mondo.
Le monadi: i mattoni dell’universo
Al centro della filosofia di Leibniz troviamo il concetto di monade. Le monadi sono entità semplici e indivisibili, dotate di percezione e appetito, che riflettono l’universo intero da prospettive diverse. Ogni monade è una sorta di microcosmo che contiene in sé l’intero universo.
Le monadi sono create da Dio e sono caratterizzate da una pre-stabilizzata armonia, ovvero da una corrispondenza prestabilita tra le loro percezioni e azioni. In questo modo, Leibniz cerca di conciliare la libertà individuale delle monadi con la necessità divina.
L’ottimismo leibniziano
Leibniz è noto per il suo ottimismo filosofico. Egli credeva che Dio avesse creato il migliore dei mondi possibili, un mondo in cui ogni cosa ha una sua ragione d’essere. Il male, secondo Leibniz, è solo un male apparente, legato alla nostra limitata prospettiva.
L’influenza di Leibniz
L’opera di Leibniz ha avuto un’influenza profonda sulla filosofia, sulla matematica e sulla scienza. Le sue idee sono state riprese e sviluppate da molti filosofi successivi, tra cui Kant e Hegel.
La teoria della conoscenza di Leibniz
Leibniz sviluppa una teoria della conoscenza che si colloca a metà strada tra il razionalismo e l’empirismo.
- Verità di ragione e verità di fatto: Leibniz distingue tra verità di ragione, quelle necessarie e universali, che possono essere conosciute a priori (indipendentemente dall’esperienza), e verità di fatto, quelle contingenti e particolari, che richiedono l’esperienza per essere conosciute.
- Principio di ragione sufficiente: Ogni verità, sia di ragione che di fatto, ha una ragione sufficiente, ovvero una causa o una spiegazione.
- Monadologia e conoscenza: Ogni monade, essendo una sostanza semplice e indivisibile, ha una percezione interna dell’universo. La conoscenza umana deriva da queste percezioni, che possono essere chiare e distinte (verità di ragione) o confuse e oscure (verità di fatto).
- Nati con idee innate: Leibniz sostiene l’esistenza di idee innate, come i principi logici e matematici, che sono presenti nella mente umana fin dalla nascita e non derivano dall’esperienza.
Il concetto di sostanza in Leibniz
La sostanza fondamentale per Leibniz è la monade.
- Monade: È un’entità semplice, indivisibile, attiva e dotata di percezione. Ogni monade rappresenta un microcosmo che riflette l’universo intero da una prospettiva particolare.
- Pre-stabilizzata armonia: Le monadi non interagiscono direttamente tra loro, ma sono coordinate da Dio in una pre-stabilizzata armonia.
- Percezione e appetito: Ogni monade ha una percezione interna, che può essere conscia o inconscia, e un appetito, ovvero una tendenza a passare da uno stato a un altro.
Il rapporto con altri filosofi
- Descartes: Leibniz condivide con Descartes l’approccio razionalista e la fiducia nella ragione come strumento per conoscere la realtà. Tuttavia, mentre Descartes pone l’accento sul dualismo mente-corpo, Leibniz propone un monismo monadico.
- Spinoza: Entrambi sono razionalisti, ma differiscono sulla concezione di Dio e della sostanza. Spinoza adotta un monismo immanente, identificando Dio con la natura, mentre Leibniz propone un pluralismo monadico e un Dio creatore.
Il contributo alla logica matematica
Leibniz è considerato uno dei fondatori della logica matematica.
- Characteristica universalis: Sognava di creare un linguaggio simbolico universale in grado di rappresentare tutti i concetti e i ragionamenti.
- Calcolo infinitesimale: Indipendentemente da Newton, sviluppò il calcolo infinitesimale, uno strumento fondamentale per lo studio del continuo e del cambiamento.
- Logica combinatoria: Anticipò alcune idee della logica moderna, come la quantificazione delle variabili e la logica combinatoria.
In conclusione, Leibniz è stato un pensatore poliedrico che ha lasciato un’impronta indelebile in molti campi del sapere. La sua filosofia, basata sul concetto di monade e sulla pre-stabilizzata armonia, offre una visione dell’universo complessa e affascinante.
La teodicea di Leibniz
La teodicea è il tentativo di giustificare l’esistenza del male in un mondo creato da un Dio buono e onnipotente. Leibniz, nella sua opera più famosa, i Saggi di teodicea, si confronta con questo problema filosofico proponendo una soluzione originale.
- Il miglior dei mondi possibili: Secondo Leibniz, Dio, essendo infinitamente saggio e buono, ha creato il miglior dei mondi possibili. Ogni mondo possibile ha una sua perfezione, ma Dio ha scelto quello che contiene il maggior grado di perfezione complessiva.
- Il male come mancanza di essere: Il male, per Leibniz, non è un essere positivo, ma una mancanza di essere, una privazione del bene. È come un’ombra che accompagna la luce.
- La libertà umana: L’uomo, pur essendo parte di un ordine prestabilito, ha una certa libertà di scelta. Tuttavia, questa libertà è limitata dalla natura delle cose e dalle leggi dell’universo.
La teodicea di Leibniz è stata oggetto di molte critiche, in particolare da parte di Voltaire, che nel suo romanzo “Candido” ne deride le premesse. Tuttavia, la riflessione di Leibniz sul problema del male continua a essere un punto di riferimento importante nella filosofia.
Il contributo di Leibniz alla filosofia del linguaggio
Leibniz ha anticipato molte delle questioni fondamentali della filosofia del linguaggio.
- Characteristica universalis: Leibniz sognava di creare un linguaggio artificiale universale, la characteristica universalis, in grado di rappresentare tutti i concetti e i ragionamenti. Questa idea è alla base della logica matematica e dell’informatica.
- Linguaggio e pensiero: Leibniz credeva in un profondo legame tra linguaggio e pensiero. Il linguaggio, secondo lui, non solo esprime i pensieri, ma contribuisce a formarli.
- Analisi logica del linguaggio: Leibniz ha condotto approfondite analisi logiche del linguaggio naturale, anticipando alcune delle tematiche che saranno poi sviluppate dalla logica moderna.
L’influenza di Leibniz sulla filosofia successiva
L’influenza di Leibniz sulla filosofia successiva è stata vastissima.
- Idealismo tedesco: Kant, Hegel e Schopenhauer sono stati profondamente influenzati da Leibniz, in particolare dalla sua teoria della conoscenza e dalla sua concezione della realtà.
- Logica matematica: Leibniz è considerato uno dei fondatori della logica matematica, con il suo progetto di una characteristica universalis. Le sue idee sono state riprese e sviluppate da logici come Frege e Russell.
- Filosofia della mente: La teoria delle monadi di Leibniz ha influenzato le teorie sulla coscienza e sulla relazione mente-corpo.
- Filosofia del linguaggio: Leibniz ha anticipato molte delle questioni fondamentali della filosofia del linguaggio, come il rapporto tra linguaggio e pensiero e la natura dei concetti.
In conclusione, Leibniz è stato un pensatore poliedrico che ha lasciato un’impronta indelebile in molti campi del sapere. La sua filosofia, basata sul concetto di monade e sulla pre-stabilizzata armonia, offre una visione dell’universo complessa e affascinante, che continua a stimolare la riflessione filosofica.
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