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28 Dicembre 2019Gli aggettivi nella lingua italiana possono variare di intensità esprimendo gradi diversi di qualità.
Questi gradi dell’aggettivo servono a specificare se la qualità indicata dall’aggettivo è presente in forma normale, aumentata o diminuita. I gradi principali sono positivo, comparativo e superlativo.
1. Grado Positivo
Il grado positivo indica semplicemente una qualità, senza esprimere intensità o confronto. È la forma base dell’aggettivo.
- Esempi:
- Mario è un ragazzo alto.
- Questa casa è bella.
2. Grado Comparativo
Il comparativo esprime un confronto tra due elementi e può essere di tre tipi:
a) Comparativo di maggioranza
Indica che la qualità è presente in misura maggiore in uno degli elementi rispetto all’altro.
- Struttura: più + aggettivo + di
- Esempi:
- Mario è più alto di Luca.
- Questo libro è più interessante di quello.
b) Comparativo di minoranza
Indica che la qualità è presente in misura minore in uno degli elementi rispetto all’altro.
- Struttura: meno + aggettivo + di
- Esempi:
- Carla è meno intelligente di Anna.
- Questo vino è meno buono di quello.
c) Comparativo di uguaglianza
Indica che la qualità è presente in misura uguale in entrambi gli elementi.
- Struttura: (tanto) + aggettivo + quanto oppure (così) + aggettivo + come
- Esempi:
- Lucia è (tanto) bella quanto Sara.
- Questo film è (così) interessante come l’altro.
3. Grado Superlativo
Il superlativo esprime una qualità in modo intensificato, cioè in una misura superiore alla norma. Ci sono due tipi di superlativo:
a) Superlativo relativo
Indica che una qualità è presente in misura maggiore o minore rispetto a un gruppo di riferimento.
- Struttura: il più/il meno + aggettivo + di
- Esempi:
- Mario è il più intelligente della classe.
- Questo è il meno costoso di tutti.
b) Superlativo assoluto
Indica che una qualità è presente in grado massimo, senza confronto con altri elementi. Può essere formato in due modi:
- Struttura con suffisso -issimo: si aggiunge il suffisso -issimo alla radice dell’aggettivo.
- Struttura con avverbi: si può intensificare l’aggettivo con avverbi come molto, estremamente, assai, ecc.
- Esempi:
- Questa torta è buonissima.
- La giornata è stata molto piacevole.
- È un film estremamente interessante.
Forme particolari
- Superlativo assoluto con prefissi: Alcuni aggettivi possono essere intensificati con l’uso di prefissi come stra-, super-, ultra-, arci-, iper-.
- Esempi:
- Mario è straordinario (stra + ordinario).
- È una situazione ultradifficile.
- Esempi:
- Comparativi e superlativi irregolari: Alcuni aggettivi formano il comparativo e il superlativo in modo irregolare:
- buono → migliore (comparativo), ottimo (superlativo)
- cattivo → peggiore (comparativo), pessimo (superlativo)
- grande → maggiore (comparativo), massimo (superlativo)
- piccolo → minore (comparativo), minimo (superlativo)
Riassunto dei gradi dell’aggettivo:
- Positivo: descrive la qualità senza confronto (Mario è alto).
- Comparativo di maggioranza: confronto che indica una qualità superiore (Mario è più alto di Luca).
- Comparativo di minoranza: confronto che indica una qualità inferiore (Mario è meno alto di Luca).
- Comparativo di uguaglianza: qualità uguale tra due elementi (Mario è tanto alto quanto Luca).
- Superlativo relativo: qualità in misura massima o minima rispetto a un gruppo (Mario è il più alto della classe).
- Superlativo assoluto: qualità in grado massimo senza confronto (Mario è altissimo).
Questi gradi di intensità consentono di modulare la qualità descritta dall’aggettivo in modo più preciso e sfumato, arricchendo così l’espressione linguistica.