Tommaso d’Aquino
25 Febbraio 2024Guglielmo d’ Ockham
25 Febbraio 2024La prima cosa che occorre dire su Ockham è che Guglielmo predica la libertà della ricerca filosofica. Per lui, infatti, la ricerca filosofica non può e non deve essere limitata, ovvero ostacolata, dalle istituzioni, in particolar modo dalla Chiesa.
Occam, infatti, non riconosce una versione ufficiale ortodossa del sapere, ma va appunto alla ricerca di verità, riflessioni e pensieri che ritiene debbano essere assolutamente liberi e condizionati solamente dalla ragione, visto che la ragione è lo strumento attraverso il quale fare filosofia.
Per questo motivo fu in forte contrasto con il Papa che lo invitò ad Avignone, ma lui quando vi giunse è intuì che avrebbe corso il rischio di essere condannato, decise di scappare e andare in Baviera, alla corte dell’imperatore Ludovico Il Bavaro insieme con il generale dei francescani Michele da Cesena, che stava contemporaneamente elaborando teorie sulla povertà evangelica, anch’esse non condivise dalla curia avignonese, come quelle di Ockham.
Il secondo aspetto importante fondamentale riguardo il pensiero di Ockham è quello relativo alla realtà.
Per Ockham esistono, o comunque sono oggetto di ragione e scienza, solamente le cose che noi possiamo vedere, toccare e percepire con i sensi. Non possiamo conoscere, quindi, ciò che non è conoscibile attraverso i sensi.
Questo ha come conseguenza che l’uomo non può conoscere Dio, e non si può dire assolutamente nulla di scientifico quindi di razionale o di filosofico su Dio, sull’anima, sulle idee, sulle essenze e sostanze, perché non possiamo percepirle con i sensi.
Quindi per lui scienza e teologia sono campi eterogenei, opposti, inconciliabili fra di loro. Cade quindi il presupposto fondamentale della filosofia cristiana a partire da Agostino fino a San Tommaso, cioè che fede e ragione possano convivere
La conoscenza intuitiva per Ockham ha più valore della memoria, cioè ha una forza che deriva appunto dai sensi, inattaccabile, oggettiva, immediata, perché come abbiamo detto prima per Ockham sono le cose che noi possiamo vedere quelle su cui possiamo dire qualcosa di oggettivo.
Ockham si pone quindi in antitesi con Platone, nel senso che per lui non ha senso adottare un’idea di fiore, perché esiste solo il fiore che ho davanti agli occhi. Un’idea di quaderno è assolutamente molto molto meno valida del quaderno che ho davanti, con una copertina rossa o nera, e dei fogli a quadretti o a righe, perché su queste cose io posso essere certo, mentre l’idea di quaderno è totalmente astratta, avulsa dei sensi e quindi assolutamente senza valore, o quantomeno non ne possiamo assolutamente parlare dell’idea di quaderno perché non è questo che caratterizza la ragione, non ha senso che la ragione si occupi di ciò che non si può vedere, toccare o sentire.
Perché si parla di nominalismo a proposito della filosofia di Ockham? Questo termine viene usato perché i concetti generali, cosiddetti “universali” nella filosofia medievale, non hanno una esistenza, né sulla terra né in un iperuranio, come pensava Platone, poiché i concetti Generali sono puri nomi. Ad esempio il concetto di montagna è un puro nome, un’idea che noi ci siamo fatti, perché abbiamo visto che generalmente Le montagne hanno determinate caratteristiche. Ma quelle idee non esistono nella realtà, non sono gli oggetti che partecipano dell’idea di montagna, siamo noi che nella mente ci figuriamo un’idea di montagna guardando la realtà. Le idee, i nomi sono costruzioni mentali, il nome fiore, il nome montagna esistono solo ed esclusivamente nella nostra mente, sono creazioni della mente, non corrispondono a nulla nella realtà.
Umberto Eco significativamente ha dato il nome di Guglielmo al protagonista del suo romanzo Il nome della rosa, e il cognome di Baskerville, poiché voleva esaltare il pragmatismo, l’osservazione scientifica della realtà, e il metodo razionale di indagine del suo investigatore, emblema delle novità del pensiero trecentesco, preludio alla modernità, che ebbe appunto in Ockham il principale esponente
Materiale didattico su Guglielmo di Ockham
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Compito di Filosofia su San Tommaso e Guglielmo di Ockham di Alissa Peron
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La rottura del rapporto fede-ragione e la dissoluzione della Scolastica in formato doc per word della prof.ssa Scalini del Liceo Malpighi di Bologna
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Note sul problema degli universali e la logica occamista di Fabio Utili
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Traccia di una Intervista a Guglielmo di Ockam con svolgimento di Maria Elena Ballarini
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Guglielmo di Ockam di Atuttascuola