HEGEL – vita, introduzioni, pilastri del sistema
19 Febbraio 2015Verifica scritta su Quanta stella c’è nel cielo di Edith Bruck di Chiara Po…
22 Febbraio 2015LA CRITICA ALLE FILOSOFIE PRECEDENTI
» Hegel vede, in un percorso storico, a quali filosofie la sua dottrina si contrappone
Hegel e gli Illuministi
» rifiuta la maniera illuministica di rapportarsi al mondo
» gli illuministi fanno dell’intelletto il giudice della storia » perciò pensano che il reale non è razionale
» la ragione degli illuministi esprime solo le esigenze e le aspirazioni degli individui: è una ragione parziale
che coincide con “l’intelletto astratto” che pretende di determinare la realtà e la storia, pretendendo di
stabilire come esse devono essere, mentre la realtà è sempre necessariamente ciò che deve essere
Hegel e Kant
» aveva voluto costruire una filosofia del finito
» nega l’antitesi kantiana tra essere e dover essere, il dualismo tra realtà e ragione » se in Kant l’essere non si
adegua mai al dover essere, in Hegel questa adeguazione è necessaria
» campo gnoseologico » le idee della ragione sono puramente ideali
» campo morale » la volontà non coincide con la ragione
» la santità definisce un processo di adeguamento della volontà alla ragione
» critica anche la pretesa di poter conoscere a priori
Hegel e i romantici
» contesta il primato del sentimento, dell’arte, della fede
» contesta la tendenza individualistica di alcuni romantici: l’intellettuale non deve narcisisticamente
ripiegarsi sul proprio io, ma deve considerare il “corso del mondo” , deve integrarsi nelle istituzioni
socio-politiche del suo tempo
» comunque Hegel risulta profondamente partecipe di questo clima culturale, pur non rientrando nella
“scuola romantica” » condivide soprattutto il tema dell’infinito, a cui però si accede speculativamente
Hegel e Fichte
» lo accusa di proporre una visione non autenticamente soggettivistica, incapace di assimilare l’oggetto al
Soggetto » come Schelling gli contesta la riduzione della natura ad un semplice “non-io”
» Fichte ha violato il dogma idealistico per cui “tutto è spirito, tutto è soggetto” considerando la natura come
semplice ostacolo esterno all’Io » la natura invece non è estranea all’Io! » rischio del dualismo kantiano
» lo accusa di aver ridotto l’infinito a una semplice meta ideale dell’io finito, che risulta irraggiungibile
» questo progresso all’infinito è considerato da Hegel un “falso” o “cattivo infinito” che esprime solo
l’esigenza astratta dell’io finito di superare se stesso e mai raggiungibile
» per Hegel invece c’è identificazione tra finito e infinito » Fichte è un falso idealista
Hegel e Schelling
» critica la sua concezione dell’Assoluto in modo a-dialettico, cioè come un’identità indifferenziata e statica
tra natura e spirito » da cui deriva molteplicità e differenziazione in modo inesplicabile
» in cui è impossibile riconoscere tutte le determinazioni concrete della realtà
» nel sistema di Schelling non è possibile distinguere ogni determinazione dall’Assoluto
» paragone che fa Hegel = “notte nella quale tutte le vacche sono nere”
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