Max Horkheimer: il pensatore che ha sfidato la modernità
31 Gennaio 2025Herbert Marcuse è considerato un neomarxista, in quanto ha rielaborato il pensiero di Karl Marx alla luce di sviluppi filosofici e sociali del XX secolo.
Marcuse è stato un esponente di spicco della Scuola di Francoforte, un gruppo di intellettuali critici che hanno aggiornato il marxismo integrandolo con elementi della psicoanalisi freudiana, della filosofia di Hegel e della teoria critica della società.
Le sue opere principali, come Eros e civiltà (1955) e L’uomo a una dimensione (1964), criticano il capitalismo avanzato, sostenendo che esso non si limita solo a sfruttare economicamente i lavoratori, ma condiziona anche i loro desideri e bisogni, rendendoli conformisti e privi di spirito rivoluzionario.
A differenza del marxismo ortodosso, Marcuse individuava nei movimenti studenteschi, nelle minoranze oppresse e nei gruppi emarginati le nuove forze rivoluzionarie, piuttosto che nel proletariato industriale. Questo lo ha reso una figura chiave della contestazione giovanile degli anni ’60 e ’70.
Quindi, Marcuse è neomarxista, ma con un’interpretazione innovativa e meno legata alla tradizione marxista classica.
Herbert Marcuse e la Teoria Critica della società industriale
Quiz di Comprensione
- Cosa significa per Marcuse “uomo a una dimensione”? L’uomo a una dimensione è l’individuo nella società industriale avanzata che, manipolato dai media e dai bisogni artificiali, ha perso la capacità di critica e di ribellione, conformandosi al sistema dominante. Ha rinunciato alla possibilità di un’esistenza autentica, limitandosi a soddisfare i bisogni indotti dal sistema.
- Qual è il ruolo del “principio del piacere” nella filosofia di Marcuse? Marcuse riabilita il principio del piacere, sostenendo che la liberazione dell’umanità passa attraverso la soddisfazione dei bisogni autentici e la riappropriazione del corpo, in contrapposizione al “principio di prestazione” della società capitalista.
- Quali sono le principali critiche che Marcuse rivolge alla psicoanalisi? Marcuse critica la psicoanalisi per il suo potenziale di diventare uno strumento di normalizzazione e adattamento al sistema sociale, per il suo individualismo che trascura le cause sociali delle nevrosi e per la sua concezione della sublimazione come repressione dei desideri autentici.
- Chi individua Marcuse come possibili forze di cambiamento sociale? Marcuse identifica le minoranze (studenti, afroamericani, donne) e le nuove generazioni come le forze capaci di innescare una grande rivolta, portando alla luce le contraddizioni del sistema e promuovendo una nuova sensibilità.
- In che modo Marcuse si distacca dal marxismo ortodosso? Pur ereditando da Marx l’analisi delle contraddizioni del capitalismo, Marcuse amplia questa analisi includendo le dimensioni culturali e psicologiche dell’oppressione. Mette inoltre in discussione il ruolo rivoluzionario del proletariato, identificando nuove soggettività rivoluzionarie.
- Qual è il concetto centrale del “grande rifiuto”? Il “grande rifiuto” è un atto di ribellione radicale contro la società industriale avanzata, un rifiuto del conformismo, dei falsi bisogni, della repressione e della razionalità strumentale, in nome di un’autentica libertà.
- Come considera Marcuse il ruolo della tecnologia nella società moderna? Marcuse ha una visione ambivalente della tecnologia: riconosce il suo potenziale liberatorio, ma critica il suo utilizzo come strumento di dominio, di controllo sociale e di creazione di un mondo unidimensionale, auspicandone un uso più umano.
- Quale influenza ha avuto il pensiero di Marcuse sui movimenti sociali degli anni ’60 e ’70? Le idee di Marcuse sulla liberazione sessuale, sulla critica della cultura di massa e sulla possibilità di una società alternativa hanno profondamente influenzato i movimenti studenteschi, femministi e per i diritti civili di quel periodo, ispirando generazioni di attivisti.
- Qual è il rapporto di Marcuse con la Scuola di Francoforte e in particolare con Horkheimer e Adorno? Marcuse ha collaborato con Horkheimer e Adorno alla critica della società industriale avanzata, ma si distingue per un maggiore ottimismo rivoluzionario e per aver riconosciuto il potenziale liberatorio della tecnologia, elementi non condivisi dai suoi colleghi.
- Perché Marcuse è considerato un importante pensatore del XX secolo? Herbert Marcuse è considerato un pensatore influente per la sua critica della società industriale avanzata, per la sua visione di una possibile liberazione e per il suo ruolo nell’ispirare movimenti di protesta degli anni ’60 e ’70. Le sue analisi continuano a fornire strumenti preziosi per comprendere le sfide del nostro tempo.
Chiave di Risposta
- L’uomo a una dimensione è l’individuo nella società industriale avanzata che, manipolato dai media e dai bisogni artificiali, ha perso la capacità di critica e di ribellione, conformandosi al sistema dominante. Ha rinunciato alla possibilità di un’esistenza autentica, limitandosi a soddisfare i bisogni indotti dal sistema.
- Marcuse riabilita il principio del piacere, sostenendo che la liberazione dell’umanità passa attraverso la soddisfazione dei bisogni autentici e la riappropriazione del corpo, in contrapposizione al “principio di prestazione” della società capitalista.
- Marcuse critica la psicoanalisi per il suo potenziale di diventare uno strumento di normalizzazione e adattamento al sistema sociale, per il suo individualismo che trascura le cause sociali delle nevrosi e per la sua concezione della sublimazione come repressione dei desideri autentici.
- Marcuse identifica le minoranze (studenti, afroamericani, donne) e le nuove generazioni come le forze capaci di innescare una grande rivolta, portando alla luce le contraddizioni del sistema e promuovendo una nuova sensibilità.
- Pur ereditando da Marx l’analisi delle contraddizioni del capitalismo, Marcuse amplia questa analisi includendo le dimensioni culturali e psicologiche dell’oppressione. Mette inoltre in discussione il ruolo rivoluzionario del proletariato, identificando nuove soggettività rivoluzionarie.
- Il “grande rifiuto” è un atto di ribellione radicale contro la società industriale avanzata, un rifiuto del conformismo, dei falsi bisogni, della repressione e della razionalità strumentale, in nome di un’autentica libertà.
- Marcuse ha una visione ambivalente della tecnologia: riconosce il suo potenziale liberatorio, ma critica il suo utilizzo come strumento di dominio, di controllo sociale e di creazione di un mondo unidimensionale, auspicandone un uso più umano.
- Le idee di Marcuse sulla liberazione sessuale, sulla critica della cultura di massa e sulla possibilità di una società alternativa hanno profondamente influenzato i movimenti studenteschi, femministi e per i diritti civili di quel periodo, ispirando generazioni di attivisti.
- Marcuse ha collaborato con Horkheimer e Adorno alla critica della società industriale avanzata, ma si distingue per un maggiore ottimismo rivoluzionario e per aver riconosciuto il potenziale liberatorio della tecnologia, elementi non condivisi dai suoi colleghi.
- Herbert Marcuse è considerato un pensatore influente per la sua critica della società industriale avanzata, per la sua visione di una possibile liberazione e per il suo ruolo nell’ispirare movimenti di protesta degli anni ’60 e ’70. Le sue analisi continuano a fornire strumenti preziosi per comprendere le sfide del nostro tempo.
Domande per Saggi o approfondimenti
- Analizzare il concetto di “uomo a una dimensione” di Marcuse, evidenziando le sue cause, le sue manifestazioni e le sue implicazioni per la società contemporanea.
- Discutere il ruolo della tecnologia nel pensiero di Marcuse, confrontando il suo potenziale liberatorio con i rischi di dominio e omologazione che essa comporta.
- Esaminare il concetto di “grande rifiuto”, spiegando il suo significato e la sua rilevanza nel contesto della critica di Marcuse alla società industriale avanzata.
- Confrontare e contrastare il pensiero di Marcuse con quello del marxismo ortodosso, analizzando le differenze riguardo al ruolo del proletariato, all’importanza della cultura e alla visione del cambiamento sociale.
- Valutare l’eredità di Marcuse e la sua influenza sui movimenti sociali, concentrandosi in particolare sul Sessantotto e sui movimenti femministi e per i diritti civili.
Glossario
- Uomo a una dimensione: Individuo nella società industriale avanzata che ha perso la capacità critica e di ribellione, conformandosi al sistema.
- Principio del piacere: Concetto secondo cui la liberazione umana passa attraverso la soddisfazione dei bisogni autentici e la riappropriazione del corpo.
- Principio di prestazione: Principio che domina la società capitalistica, che impone la conformità alle esigenze della produzione.
- Grande Rifiuto: Atto di ribellione radicale contro la società industriale avanzata, rifiutandone valori, istituzioni e modi di pensare.
- Scuola di Francoforte: Gruppo di intellettuali che hanno sviluppato la teoria critica della società, analizzando le dinamiche di potere e di controllo nel capitalismo.
- Teoria Critica: Approccio filosofico e sociale che analizza le strutture di potere e di oppressione nella società, al fine di promuovere l’emancipazione.
- Cultura di Massa: Sistema di valori, simboli e pratiche culturali prodotti e diffusi dai mass media, che omogeneizzano i gusti e i pensieri.
- Repressione: Controllo e soppressione dei desideri e degli istinti individuali, imposti dalla società.
- Sublimazione: Processo in cui l’energia psichica viene deviata da obiettivi socialmente inaccettabili a obiettivi socialmente accettabili (concetto freudiano criticato da Marcuse).
- Razionalità strumentale: Forma di razionalità che privilegia l’efficienza e la produttività a discapito dei valori umani, tipica della società industrializzata.
Herbert Marcuse – L’Uomo a Una Dimensione e la Grande Rivolta
Introduzione
Questo documento analizza il pensiero di Herbert Marcuse, figura chiave della Scuola di Francoforte, concentrandosi sulla sua critica alla società industriale avanzata e sulla sua visione della liberazione umana. Il documento esplora concetti chiave come “l’uomo a una dimensione,” “il grande rifiuto,” e la possibilità di una “grande rivolta,” evidenziando l’influenza di Marcuse sui movimenti sociali del XX secolo.
1. Herbert Marcuse: Un Profilo Intellettuale
- Contesto e Collaborazioni: Contemporaneo e collaboratore di Horkheimer e Adorno, Marcuse ha sviluppato una teoria critica che combina marxismo, psicoanalisi e filosofia esistenzialista. La sua opera è caratterizzata da una critica radicale alla società capitalista.
- Formazione e Influenze: Nato a Berlino nel 1898, ha studiato con Martin Heidegger e ha manifestato presto un interesse per il marxismo. L’avvento del nazismo lo ha costretto all’esilio, portandolo a collaborare con la Scuola di Francoforte e a emigrare negli Stati Uniti.
- Opere Chiave: Tra le sue opere più importanti si annoverano “Ragione e Rivoluzione” (1941), “Eros e Civiltà” (1955) e “L’uomo a una dimensione” (1964), che hanno avuto un impatto significativo sul dibattito politico e sociale.
- Rapporto con Horkheimer e Adorno: Pur condividendo con Horkheimer e Adorno la critica alla società industriale avanzata, Marcuse ha mantenuto un ottimismo rivoluzionario maggiore, credendo nel potenziale liberatorio della tecnologia, a differenza dei suoi colleghi.
2. L’Uomo a Una Dimensione
- Definizione: Marcuse ha coniato l’espressione “uomo a una dimensione” per descrivere l’individuo nella società industriale avanzata, manipolato dai media e dai bisogni artificiali. Questo individuo ha perso la capacità di critica e ribellione, conformandosi al sistema.
- Citazione: “L’uomo a una dimensione ha perso la capacità di pensare in modo critico e di immaginare alternative al sistema esistente.”
- Conformismo e Repressione: Nella società industriale avanzata, il principio del piacere è stato sostituito dal principio di prestazione, costringendo l’individuo a conformarsi alle esigenze della produzione e a reprimere i propri desideri.
- Citazione: “L’uomo a una dimensione è un individuo conformista, che ha interiorizzato i valori e le norme della società consumistica.”
- Perdita della Dimensione Critica: La cultura di massa e i media omogeneizzano i gusti e i pensieri, impedendo lo sviluppo di una coscienza critica.
- La Grande Rinuncia: L’uomo a una dimensione rinuncia a un’esistenza autentica, limitandosi a soddisfare i bisogni indotti dal sistema.
- Citazione: “L’uomo a una dimensione ha rinunciato alla possibilità di un’esistenza autentica, limitandosi a soddisfare i bisogni indotti dal sistema.”
3. La Grande Rivolta e il Grande Rifiuto
- La Speranza della Trasformazione: Nonostante la situazione apparentemente disperata, Marcuse crede nella possibilità di una trasformazione radicale della società.
- Le Forze del Cambiamento: Marcuse identifica nelle nuove generazioni e nelle minoranze oppresse le forze capaci di innescare una grande rivolta.
- Citazione: “Le minoranze, come gli studenti, gli afroamericani e le donne, possono diventare il motore del cambiamento, portando alla luce le contraddizioni del sistema.”
- Il Principio del Piacere: Marcuse riabilita il principio del piacere, sostenendo che la liberazione dell’umanità passa attraverso la soddisfazione dei bisogni autentici e la riappropriazione del corpo.
- La Nuova Sensibilità: Le nuove generazioni, più sensibili ai temi dell’ecologia e della giustizia sociale, possono rappresentare una forza di rinnovamento.
- Il Grande Rifiuto: Il “grande rifiuto” è un atto di ribellione radicale contro la società industriale avanzata, un rifiuto del conformismo, dei falsi bisogni, della repressione e della razionalità strumentale.
- Citazione: “Il grande rifiuto è un rifiuto del conformismo e dell’omologazione, tipici della società industriale avanzata.”
- Motivazioni del Rifiuto: La società industriale avanzata, pur offrendo un alto standard di vita, ha creato una forma di oppressione più sottile e pervasiva, manipolando gli individui tramite i media e la cultura di massa.
- Citazione: “Marcuse sostiene che la società industriale avanzata […] ha generato una nuova forma di oppressione, più sottile e pervasiva di quella del passato.”
4. Marcuse e la Critica alla Psicoanalisi e alla Tecnologia
- Critica alla Psicoanalisi: Marcuse critica la psicoanalisi per il suo potenziale di normalizzazione e adattamento al sistema sociale, sottolineando la trascuratezza delle cause sociali delle nevrosi.
- Citazione: “Secondo Marcuse, la psicoanalisi, anziché liberare l’individuo, può diventare uno strumento di normalizzazione e di adattamento al sistema sociale esistente.”
- Critica alla Sublimazione: Marcuse mette in discussione la concezione freudiana della sublimazione, vedendola spesso come una repressione dei desideri più autentici.
- Tecnologia: Marcuse ha una visione ambivalente della tecnologia, riconoscendone il potenziale liberatorio ma criticandone l’uso come strumento di controllo sociale.
- Citazione: “Marcuse critica la tecnologia quando viene utilizzata per scopi di controllo sociale e per rafforzare il potere delle élites.”
5. L’Influenza di Marcuse
- Movimenti Sociali degli Anni ’60 e ’70: Il pensiero di Marcuse ha avuto un’influenza profonda sui movimenti di controcultura, studenteschi, per i diritti civili, femministi e pacifisti degli anni ’60 e ’70.
- Citazione: “Le idee di Marcuse sulla liberazione sessuale, sulla critica della cultura di massa e sulla possibilità di una società alternativa hanno ispirato generazioni di attivisti.”
- Rapporto con il Marxismo: Marcuse è considerato un marxista eretico, che ha rielaborato la teoria marxista alla luce delle trasformazioni della società capitalistica e delle nuove sfide del XX secolo.
- Eredità: Le idee di Marcuse sulla società industriale avanzata, sulla repressione e sulla possibilità di un cambiamento radicale continuano ad essere attuali e stimolanti per il pensiero critico contemporaneo.
- Impatto sul Femminismo: Marcuse ha influenzato il movimento femminista attraverso la sua critica alla repressione sessuale, alla famiglia tradizionale e alla valorizzazione del corpo come strumento di liberazione.
Conclusione
Herbert Marcuse è stato un pensatore fondamentale del XX secolo, la cui critica alla società industriale avanzata e la sua visione di una possibile liberazione continuano ad essere rilevanti. La sua analisi dell'”uomo a una dimensione” e del “grande rifiuto” offre strumenti preziosi per comprendere le dinamiche di potere e le possibilità di emancipazione nella società contemporanea. La sua eredità continua ad ispirare riflessioni critiche e a stimolare il dibattito sulle sfide del nostro tempo.
FAQ Domande (e risposte) frequenti sul pensiero di Herbert Marcuse
- Cosa intende Herbert Marcuse con l’espressione “uomo a una dimensione” e quali sono le sue implicazioni? L’espressione “uomo a una dimensione” descrive l’individuo nella società industriale avanzata, un essere umano che ha perso la capacità di pensiero critico e di immaginazione alternativa. Questo individuo è manipolato dai media e dai bisogni artificiali creati dal sistema capitalistico, diventando conformista e incapace di ribellione. L’uomo a una dimensione ha interiorizzato i valori della società dei consumi, rinunciando a un’esistenza autentica e alla possibilità di mettere in discussione l’ordine sociale esistente. La sua vita è dominata dalla soddisfazione di bisogni indotti, e la sua capacità di pensiero critico è stata soppressa.
- Qual è la critica di Marcuse alla società industriale avanzata? Marcuse critica la società industriale avanzata per la sua capacità di integrare ogni forma di dissenso, neutralizzando la critica sociale e mantenendo il sistema in equilibrio. Questa società crea falsi bisogni, induce al conformismo, e reprime la capacità critica degli individui attraverso la manipolazione dei media e della cultura di massa. Il principio del piacere viene sostituito dal principio della prestazione, spingendo l’individuo a conformarsi alle esigenze della produzione e a reprimere i propri desideri autentici. Questo sistema genera una forma di oppressione più sottile e pervasiva di quelle del passato, alienando l’individuo dalla sua vera essenza.
- Come si collega il concetto di “grande rifiuto” alla critica di Marcuse? Il “grande rifiuto” è la risposta di Marcuse alla società unidimensionale. Si tratta di un atto di ribellione radicale, un rifiuto non solo delle istituzioni e delle regole della società industriale avanzata, ma anche dei suoi valori e dei suoi modi di pensare. Il grande rifiuto implica il rifiuto del conformismo, dei falsi bisogni, della repressione sessuale e della razionalità strumentale. È un invito a rivendicare la propria individualità, a pensare in modo critico e a immaginare alternative al sistema esistente. Il grande rifiuto è visto come l’unica via per la liberazione dall’oppressione della società unidimensionale.
- Qual è il ruolo delle minoranze e delle nuove generazioni nella visione di Marcuse? Marcuse individua nelle minoranze (studenti, afroamericani, donne) e nelle nuove generazioni le forze capaci di innescare il cambiamento e il “grande rifiuto”. Queste categorie sono meno integrate nel sistema e portatrici di nuovi valori e sensibilità. Gli studenti, ad esempio, hanno dimostrato una maggiore consapevolezza delle contraddizioni del sistema, mentre le minoranze hanno un’esperienza diretta dell’oppressione. Le nuove generazioni, più sensibili ai temi dell’ecologia e della giustizia sociale, possono rappresentare una forza di rinnovamento e di sfida all’ordine stabilito.
- Quale ruolo attribuisce Marcuse al piacere e alla liberazione sessuale? Marcuse riabilita il principio del piacere, sostenendo che la liberazione dell’umanità passa attraverso la soddisfazione dei bisogni autentici e la riappropriazione del corpo. La repressione sessuale è vista come uno strumento di controllo sociale, volto a reprimere le energie vitali degli individui. La liberazione sessuale, intesa come superamento della repressione e come strumento di emancipazione, è fondamentale per la creazione di una società più libera e giusta. Il piacere non è visto come una semplice soddisfazione personale, ma come una forza rivoluzionaria che può minare le fondamenta della società repressiva.
- Come si colloca Marcuse rispetto al pensiero di Marx e di Freud? Marcuse è un critico della società capitalistica e un sostenitore del cambiamento sociale, ereditando da Marx l’analisi delle contraddizioni del capitalismo e la critica all’alienazione del lavoro. Tuttavia, amplia questa analisi considerando le dimensioni culturali e psicologiche dell’oppressione. Mentre Marx poneva l’accento sulle contraddizioni economiche, Marcuse sottolinea il ruolo della cultura e dell’ideologia nel mantenimento del sistema. Per quanto riguarda Freud, Marcuse ne riconosce l’importanza, ma critica l’individualismo psicoanalitico e la concezione della sublimazione come repressione dei desideri autentici. Marcuse vede la psicoanalisi come potenzialmente uno strumento di normalizzazione, anziché di liberazione.
- Qual è la visione di Marcuse sulla tecnologia? Marcuse ha una visione ambivalente della tecnologia. Da un lato, riconosce il potenziale liberatorio della tecnologia, la sua capacità di ridurre la repressione sociale e favorire una società più giusta. Dall’altro lato, sottolinea i pericoli di un suo utilizzo strumentale, quando è impiegata per il controllo sociale e per rafforzare il potere delle élite. Marcuse critica la tecnologia unidimensionale che omologa i bisogni individuali e limita le possibilità di scelta. Tuttavia, auspica un utilizzo più umano e democratico della tecnologia.
- In che modo le idee di Marcuse hanno influenzato i movimenti sociali degli anni ’60 e ’70? Il pensiero di Marcuse ha avuto un’influenza profonda sui movimenti di protesta degli anni ’60 e ’70, in particolare sui movimenti studenteschi, per i diritti civili, e femministi. Le sue idee sulla liberazione sessuale, sulla critica della cultura di massa, e sulla possibilità di una società alternativa hanno ispirato generazioni di attivisti. Il concetto di “grande rifiuto” ha rappresentato un punto di riferimento per coloro che si opponevano all’autorità e ai valori della società tradizionale. La sua visione di una società libera e creativa ha motivato molti giovani a lottare per un mondo migliore e a mettere in discussione l’ordine sociale esistente.
Guida allo studio e ripasso finale su Marcuse
Timeline degli Eventi Principali della vita di Marcuse (biografia schematica)
- 1898: Herbert Marcuse nasce a Berlino.
- 1919: Marcuse inizia gli studi universitari a Berlino.
- 1921: Marcuse si laurea a Friburgo con Martin Heidegger.
- 1927: Marcuse inizia la sua carriera accademica con un corso sulla filosofia di Edmund Husserl.
- 1928: Marcuse pubblica “Beiträge zur Phänomenologie des Historischen Materialismus”, che tenta di sintetizzare fenomenologia, esistenzialismo e marxismo.
- Anni ’30: Marcuse è costretto a lasciare la Germania a causa dell’ascesa del Nazismo.
- 1936: Collabora con Max Horkheimer agli “Studi sull’autorità e la famiglia”.
- 1937: Marcuse emigra negli Stati Uniti e inizia a lavorare per l’Istituto per la Ricerca Sociale della Columbia University.
- 1941: Pubblica “Ragione e Rivoluzione”, un’analisi della transizione da Hegel a Marx e una critica del positivismo sociologico.
- 1942-1950: Lavora per l’Office of Strategic Services e l’Office of Intelligence Research.
- 1951: Conduce ricerche sull’Unione Sovietica per il Russian Institute della Harvard University.
- 1954: Diventa professore di filosofia e politologia all’Università di San Diego, California.
- 1955: Pubblica “Eros e Civiltà”, un’analisi del rapporto tra uomo e natura attraverso una rilettura di Freud.
- 1964: Pubblica “L’uomo a una dimensione”, dove denuncia la capacità del capitalismo avanzato di neutralizzare la critica sociale.
- 1965: Perde la cattedra all’Università di San Diego a causa delle sue posizioni radicali.
- 1966: Viene nominato docente onorario all’Università Libera di Berlino Ovest.
- 1967: Partecipa a un dibattito sul movimento studentesco, venendo riconosciuto come uno dei suoi ispiratori.
- Anni ’60-’70: Le idee di Marcuse influenzano i movimenti studenteschi, i movimenti per i diritti civili, il pacifismo e il femminismo.
- 1979: Herbert Marcuse muore a Starnberg, in Germania.
Marcuse e i suoi legami con altri pensatori del novecento
- Herbert Marcuse (1898-1979): Filosofo e sociologo tedesco-americano, figura centrale della teoria critica della Scuola di Francoforte. Noto per la sua critica alla società industriale avanzata e per la sua influenza sui movimenti di protesta degli anni ’60 e ’70. Ha coniato il concetto di “uomo a una dimensione” e ha teorizzato la possibilità di una “grande rivolta”. Ha combinato marxismo, psicoanalisi e filosofia esistenzialista.
- Max Horkheimer (1895-1973): Filosofo e sociologo tedesco, membro di spicco della Scuola di Francoforte. Collaboratore di Marcuse, ha condiviso con lui la critica alla società industriale, ma con una visione più pessimistica sulle possibilità di cambiamento. Ha lavorato con Marcuse agli “Studi sull’autorità e la famiglia”.
- Theodor Adorno (1903-1969): Filosofo, sociologo, musicologo e compositore tedesco, membro della Scuola di Francoforte. Collaboratore di Marcuse, ha condiviso con lui la critica alla società industriale e alla cultura di massa, ma con una prospettiva più pessimistica. Ha enfatizzato gli aspetti negativi della tecnologia.
- Martin Heidegger (1889-1976): Filosofo tedesco, maestro di Marcuse. La sua filosofia esistenzialista ha influenzato il pensiero di Marcuse, anche se quest’ultimo ha poi sviluppato una prospettiva critica nei confronti di Heidegger.
- Edmund Husserl (1859-1938): Filosofo tedesco, fondatore della fenomenologia. Marcuse ha studiato la sua filosofia e ha tenuto un corso su di essa all’inizio della sua carriera accademica.
- Sigmund Freud (1856-1939): Medico, neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi. Marcuse ha riletto criticamente la sua opera, in particolare nel suo lavoro “Eros e Civiltà”, e ha sviluppato una visione della psicoanalisi come strumento di normalizzazione.
Concetti Chiave e Termini
- Uomo a una dimensione: L’individuo conformista, privo di pensiero critico, nella società industriale avanzata.
- Grande rivolta: L’idea di una trasformazione radicale della società, innescata da minoranze oppresse.
- Principio del piacere: La ricerca della soddisfazione dei bisogni autentici e la riappropriazione del corpo.
- Scuola di Francoforte: Un gruppo di intellettuali che hanno sviluppato la teoria critica della società.
- Grande rifiuto: L’atto di ribellione radicale contro la società industriale avanzata, rifiutando i suoi valori e modi di pensare.
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