Esterno e interno della Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma
31 Dicembre 2024Sahara Occidentale
1 Gennaio 2025La Basilica di San Giovanni in Laterano è circondata da una serie di altri siti artistici imperdibile
Il Chiostro
Il chiostro della Basilica di San Giovanni in Laterano è uno dei più alti esempi di arte cosmatesca. Fu realizzato dalla famiglia Vassalletto tra il 1225 e il 1236. Il chiostro presenta coppie di colonnine di varia forma e capitelli corinzi. Sopra le arcate c’è un fregio con figure geometriche, e sotto le arcate c’è un’iscrizione latina in mosaico. Al centro del chiostro si trova un pozzo detto della Samaritana.
Elementi Significativi del Chiostro
- Lastra dei Dadi: Una lastra di granito su cui, secondo la tradizione cristiana, i soldati romani si giocarono a dadi la tunica di Gesù.
- Monumento Funebre di Riccardo degli Annibaldi: Attribuito ad Arnolfo di Cambio, mostra un corteo di chierici che celebra una messa per il defunto.
- Sedia Stercoraria: Un sedile ricavato da un antico trono romano, utilizzato per la cerimonia della presa di possesso del Laterano da parte del papa. Il rituale fu soppresso nel 1513 da Papa Leone X.
Il Palazzo del Laterano
Il Palazzo del Laterano, attuale sede del Vicariato di Roma, fu costruito nel Medioevo come residenza ufficiale dei papi. Durante l’esilio d’Avignone, il palazzo fu abbandonato. Quando la sede papale tornò a Roma, la sede ufficiale della Curia fu trasferita nei palazzi Vaticani. Paolo II propose un progetto di ridisegno del palazzo, e Sisto V affidò l’incarico del rifacimento a Domenico Fontana. Il nuovo palazzo fu costruito tra il 1585 e il 1589 e ha tre ordini di piani e un grande cortile centrale. Gli appartamenti papali sono aperti al pubblico.
La Facciata Settentrionale della Basilica
Prima dei lavori di Sisto V, in quest’angolo del patriarcato si apriva già un ingresso a nord della Basilica. Domenico Fontana inserì una nuova facciata su questo lato della Basilica. La nuova facciata si articola su due piani con cinque arcate. La parte superiore è detta Loggia delle Benedizioni o Sistina. I soffitti dei due portici sono coperti da affreschi realizzati tra il 1587 e il 1589, raffiguranti la Vergine, gli apostoli, i profeti, i papi martiri, i confessori, i nuovi ordini angelici, le storie di San Pietro, le storie del Vecchio Testamento, angeli musici, allegorie, storie di Costantino e dottori della Chiesa latina e greca. Gli affreschi furono realizzati da un gruppo di pittori con a capo Giovanni Guerra e Cesare Nebbia.
L’Obelisco Lateranense
L’obelisco Lateranense è il più alto monolite di granito tra quelli egiziani esistenti a Roma. Risale al XV secolo a.C. e fu realizzato all’epoca dei faraoni Tutmosis III e Tutmosis IV. Proveniente dal tempio di Amon a Tebe, fu portato a Roma da Costanzo II nel 357 e ritrovato nel 1587 nel Circo Massimo. Domenico Fontana ebbe il compito di elevarlo nella piazza. Sisto V fece incidere sulla base dell’obelisco quattro iscrizioni in latino che riassumevano la storia del reperto. Accanto all’obelisco si trova una fontana voluta da Clemente VIII e dedicata a San Giovanni Evangelista, terminata da Paolo V.
Il Battistero di San Giovanni in Fonte
Il Battistero di San Giovanni in Fonte fu il primo battistero ufficiale sorto nell’Europa cristiana, innalzato da Costantino nel 322 e rifatto da Papa Sisto III a metà del V secolo. Ha una forma ottagonale, simbolo dell’ottavo giorno, quello della resurrezione di Cristo. Al centro si trova l’area del fonte battesimale, alimentata da sette statue di cervi in argento. Il fonte battesimale è costituito da un antico sarcofago romano in basalto verde, circondato da otto colonne di porfido. La cupola è di forma ottagonale, e le pareti presentano affreschi con scene della vita di Costantino.
Cappelle del Battistero
- Cappella di San Giovanni Evangelista: Sul lato sinistro del deambulatorio.
- Cappella di San Giovanni Battista: Sul lato opposto.
- Cappella di San Venanzio: La più grande, dedicata a San Venanzio, con un mosaico che rappresenta i simboli dei quattro evangelisti, le città sante di Betlemme e Gerusalemme, i santi martiri dalmati, Cristo con gli angeli e nove figure.
I Sotterranei della Basilica
I sotterranei conservano i resti di antichi edifici romani, accessibili al pubblico tramite visite guidate organizzate dai Musei Vaticani. L’area del Laterano era in età romana un’appendice del Colle del Celio e attirò l’interesse di grandi famiglie romane. Settimio Severo fece costruire una caserma per gli equites singulares, e Costantino fece costruire la basilica del Santissimo Salvatore.
La Scala Santa
Secondo la tradizione, Sant’Elena portò da Gerusalemme a Roma la scala del Pretorio. La scala fu posta nel patriarchio, e Sisto V costruì tra il 1586 e il 1589 l’odierno santuario. La Scala Santa è composta da 28 gradini di marmo, rivestiti con una protezione in legno di noce. La tradizione narra che alcuni gradini siano bagnati con il sangue di Cristo. Durante i lavori di restauro del 2019, sono riemersi particolari circa le macchie di sangue. Sulle pareti e sul soffitto si trovano affreschi che rievocano la passione di Cristo.
L’Oratorio di San Silvestro e il Sancta Sanctorum
L’oratorio di San Silvestro fu ricostruito da Domenico Fontana. Una porta conduce al Sancta Sanctorum, che conserva le più insigni reliquie della Chiesa cattolica. La cappella ha una pianta quadrata con pavimento cosmatesco e una piccola abside rettangolare. Sotto l’altare si trova un’arca di cipresso destinata a contenere il tesoro e le reliquie. Sopra l’altare si trova l’immagine del Santissimo Salvatore detta
“A-cheiro-poieta” = “fatta non da mani (di uomo)”, posta da Papa Stefano II nell’VIII secolo. L’abside è decorata con marmi e mosaici, e sulle pareti si sviluppa un ciclo pittorico che rappresenta apostoli, santi, e scene di martirio.
L’Abside del Triclinio di Papa Leone III NICCHIONE
Sul lato che si affaccia verso la basilica si trova l’abside del triclinio di Papa Leone III.
Per “triclinio” si intende la stanza per banchetti di rappresentanza che faceva parte del palazzo del pontefice (il Palazzo del Laterano). La sala fu demolita nella prima metà del XVIII secolo, e Benedetto XIV si fece carico della creazione del nicchione. Nel catino absidale è rappresentato Cristo benedicente con in mano il Vangelo. Nei pennacchi laterali sono raffigurate due scene: Cristo in trono che trasmette i poteri a Papa Silvestro e a Costantino, e San Pietro che incorona Leone III alla presenza di Carlo Magno.