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27 Gennaio 2019Johann Gottlieb Fichte fu il padre dell’idealismo etico. Tra le varie opere da lui scritte, due furono d’importanza fondamentale per la giustificazione ideologica della politica imperialista della rinascente Germania.
- Nell’opera Lo Stato commerciale chiuso, Fichte sostiene che ciascuno ha il diritto di poter vivere del proprio lavoro e lo Stato, nato da un contratto sociale, deve garantire tale diritto. Lo Stato deve essere indipendente economicamente dagli altri mediante una rigida autarchia, in modo che si sviluppino le energie spirituali e produttive della nazione.
- Ma l’opera più importante in questo senso sono i Discorsi alla Nazione Tedesca. Pronunciati tra il 1807 e il 1808, durante l’invasione napoleonica, sollecitavano la rinascita del popolo tedesco. In essi è affermato il principio del pangermanesimo (nazionalismo romantico), cioè il primato della nazione tedesca, alla quale egli attribuisce la missione di essere guida degli altri popoli, perché essa sola ha conservato attraverso i secoli la purezza della lingua, del carattere e della religione. Il pensiero Fichtiano nella sua conformazione originale non presenta sicuramente elementi di sostegno alle politiche imperialiste che lo adotteranno come giustificazione dei loro operato. Come in altri casi questa giustificazione è frutto della storpiatura e dell’adattamento di una dottrina filosofica per fini moralmente ambigui che necessitano dell’appoggio di saggi pensatori per evitare l’opposizione dell’opinione pubblica.
Approfondimento sui Discorsi alla Nazione Tedesca
I Discorsi alla nazione tedesca (in tedesco Reden an die deutsche Nation) sono un’opera fondamentale del filosofo tedesco Johann Gottlieb Fichte, pubblicata nel 1808. Questi discorsi, tenuti a Berlino durante l’occupazione francese, rappresentano un’appassionata esortazione alla rinascita culturale e morale del popolo tedesco, in un periodo di profonda crisi nazionale.
Contesto storico:
I Discorsi furono pronunciati tra il dicembre 1807 e il marzo 1808, in un momento storico particolarmente drammatico per la Prussia e per l’intera area germanofona. Le armate napoleoniche avevano sconfitto la Prussia nella battaglia di Jena (1806), occupando Berlino e imponendo pesanti condizioni di pace. Questo contesto di umiliazione nazionale e di smembramento territoriale fornì a Fichte lo spunto per una profonda riflessione sull’identità tedesca, sulla necessità di una rigenerazione morale e sulla definizione di un nuovo progetto educativo.
Struttura e contenuti principali:
L’opera è composta da quattordici discorsi, suddivisi in tre parti principali:
- Discorsi I-IV: Analisi della situazione tedesca: Fichte analizza la situazione politica e culturale della Germania, denunciando la decadenza morale e la mancanza di unità nazionale. Egli critica l’imitazione acritica della cultura francese e invita a riscoprire le radici autentiche dell’identità tedesca.
- Discorsi V-VIII: Il concetto di popolo e di nazione: Fichte sviluppa una concezione organica della nazione, fondata su elementi spirituali e culturali comuni, come la lingua, la storia e le tradizioni. Egli distingue tra “popolo” (inteso come comunità culturale) e “stato” (inteso come apparato politico), sottolineando la priorità del primo sul secondo.
- Discorsi IX-XIV: Il nuovo sistema educativo: Fichte propone un nuovo sistema educativo nazionale, basato sulla formazione del carattere e sullo sviluppo delle capacità intellettuali e morali dei cittadini. L’educazione, secondo Fichte, è lo strumento fondamentale per la rigenerazione della nazione e per la realizzazione di una società libera e giusta.
Temi centrali:
- Il concetto di nazione: Fichte definisce la nazione come una comunità spirituale e culturale, legata da una lingua, una storia e delle tradizioni comuni. Questo concetto di nazione, basato su elementi culturali e non su criteri etnici o territoriali, ebbe una grande influenza sul pensiero nazionalista tedesco del XIX secolo.
- L’importanza dell’educazione: Fichte considera l’educazione come lo strumento principale per la rigenerazione della nazione. Egli propone un sistema educativo nuovo, incentrato sulla formazione del carattere e sullo sviluppo delle capacità intellettuali e morali dei cittadini.
- La critica all’illuminismo e al cosmopolitismo: Fichte critica l’illuminismo per la sua astrattezza e per la sua incapacità di comprendere le specificità delle singole nazioni. Egli rifiuta anche il cosmopolitismo, che considera una forma di sradicamento culturale.
- L’esaltazione della lingua tedesca: Fichte attribuisce un ruolo centrale alla lingua tedesca come elemento fondante dell’identità nazionale. Egli la considera una lingua “originaria” e “pura”, capace di esprimere la profondità del pensiero e del sentimento tedesco.
- L’appello all’azione e alla responsabilità: Fichte invita il popolo tedesco a prendere coscienza della propria identità e a impegnarsi attivamente per la rinascita della nazione. Egli sottolinea la responsabilità di ogni individuo nel processo di rigenerazione culturale e morale.
Influenza e interpretazioni:
I Discorsi alla nazione tedesca ebbero una grande risonanza nel mondo tedesco e influenzarono profondamente il pensiero nazionalista del XIX secolo. L’opera fu interpretata in modi diversi, a volte anche in chiave nazionalistica e militarista, soprattutto nel periodo del nazismo. Tuttavia, è importante sottolineare che il nazionalismo di Fichte era di tipo culturale e spirituale, volto alla difesa dell’identità nazionale e alla promozione di un rinnovamento morale e intellettuale, e non un’ideologia di sopraffazione o di conquista.
Critiche:
L’opera di Fichte è stata oggetto di diverse critiche, tra cui:
- L’idealismo astratto: Alcuni critici hanno accusato Fichte di aver sviluppato un sistema filosofico troppo astratto e lontano dalla realtà concreta.
- L’eccessiva enfasi sulla nazione: Altri critici hanno contestato l’eccessiva importanza attribuita alla nazione, che può portare a forme di nazionalismo esclusivo e intollerante.
- L’ambiguità del concetto di popolo: Il concetto di “popolo” in Fichte è stato considerato ambiguo e suscettibile di diverse interpretazioni.
Conclusione:
I Discorsi alla nazione tedesca rimangono un’opera fondamentale per comprendere il pensiero di Fichte e l’evoluzione del nazionalismo tedesco. Al di là delle possibili critiche e interpretazioni, l’opera rappresenta un’appassionata esortazione alla responsabilità individuale e collettiva, alla difesa della propria identità culturale e alla costruzione di una società più giusta e libera. Rappresentano un documento storico importante per comprendere il clima culturale e politico della Germania all’inizio del XIX secolo e le radici del pensiero nazionalista tedesco.
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