Capitolo venticinquesimo dei Promessi Sposi
28 Dicembre 2019Complemento di luogo
28 Dicembre 2019I rapporti tra i Longobardi e il Papato in Italia furono complessi e si svilupparono tra conflitti, negoziazioni e alleanze, influenzando profondamente la politica italiana dell’Alto Medioevo.
1. L’arrivo dei Longobardi in Italia (568 d.C.)
I Longobardi, una popolazione germanica, arrivarono in Italia nel 568 d.C. sotto il re Alboino, approfittando della debolezza dell’Impero bizantino, che controllava gran parte della penisola. Si insediarono principalmente nel nord e nel centro Italia, costituendo il Regno Longobardo con capitale a Pavia.
L’arrivo dei Longobardi creò un nuovo assetto geopolitico in Italia, che venne divisa tra le aree controllate dai Longobardi e quelle sotto il dominio bizantino (l’Esarcato di Ravenna). Questa divisione ebbe conseguenze anche per la Chiesa di Roma, che si trovò ad avere nuovi vicini potenzialmente ostili.
2. Conflitti iniziali e pressioni sul Papato
I rapporti iniziali tra i Longobardi e il Papato furono tesi. I Longobardi erano ariani, una forma di cristianesimo considerata eretica dal Papato cattolico. Questo contrasto religioso, unito alle mire espansionistiche longobarde, creò tensioni. I Longobardi iniziarono a conquistare progressivamente i territori bizantini in Italia, avvicinandosi pericolosamente a Roma.
In risposta, i papi, che all’epoca avevano scarsi mezzi militari, cercarono aiuti esterni, in particolare dai Bizantini, ma l’Impero d’Oriente era spesso troppo debole o lontano per intervenire efficacemente.
3. Il regno di Liutprando e i primi tentativi di alleanza (VIII secolo)
Con il regno di Liutprando (712-744), il rapporto tra i Longobardi e il Papato cambiò. Liutprando era un re particolarmente potente e abile, e cercò di consolidare il dominio longobardo sull’Italia. Sebbene fosse cattolico, mantenne una politica espansionistica che minacciava Roma. Durante il suo regno, conquistò importanti città e territori, tra cui Ravenna, che era sotto controllo bizantino e rappresentava una minaccia per il Papato.
Tuttavia, Liutprando cercò anche di stabilire rapporti diplomatici con il Papato. Nel 728, ad esempio, restituì al papa Gregorio II il castello di Sutri, vicino a Roma, un gesto che segnò uno dei primi atti di cooperazione tra Longobardi e Chiesa. Questo episodio, noto come la Donazione di Sutri, è considerato un primo passo verso la creazione del potere temporale dei papi.
4. La minaccia di Astolfo e l’intervento dei Franchi (VIII secolo)
Con il re Astolfo (749-756), i Longobardi tentarono di completare la conquista dell’Italia. Astolfo conquistò Ravenna nel 751, eliminando l’Esarcato bizantino, e marciò verso Roma, minacciando direttamente il Papato. Papa Stefano II si trovò in una situazione disperata e si rivolse al re franco Pipino il Breve per chiedere aiuto.
Nel 754, Papa Stefano II attraversò le Alpi e incontrò Pipino, ottenendo il suo sostegno. Questo incontro segnò un momento cruciale nella storia del Papato e dei Longobardi: i Franchi, in cambio della benedizione papale, accettarono di intervenire militarmente in Italia.
5. La sconfitta dei Longobardi e la nascita dello Stato della Chiesa
Nel 756, Pipino il Breve sconfisse Astolfo e costrinse i Longobardi a restituire i territori conquistati, tra cui Ravenna e gran parte dell’Esarcato. Questi territori non furono restituiti ai Bizantini, ma vennero consegnati al Papato. Questo evento, noto come la Donazione di Pipino, segnò la nascita dello Stato della Chiesa, un’entità territoriale controllata direttamente dal Papato, che avrebbe giocato un ruolo centrale nella politica italiana per secoli.
6. La fine del Regno Longobardo e l’ascesa dei Carolingi
I rapporti tra Longobardi e Papato continuarono a essere difficili sotto il re longobardo Desiderio (756-774), che cercò di riprendere il controllo dell’Italia centrale. Di fronte a questa minaccia, il papa Adriano I si rivolse nuovamente ai Franchi, questa volta a Carlo Magno, figlio di Pipino.
Nel 774, Carlo Magno invase l’Italia, sconfisse Desiderio e conquistò il Regno Longobardo, ponendo fine alla dinastia longobarda in Italia. Carlo Magno assunse il titolo di re dei Longobardi e consolidò il suo potere sulla penisola, stabilendo una stretta alleanza con il Papato che culminò nell’incoronazione di Carlo come imperatore del Sacro Romano Impero nel 800.
Conclusione
I rapporti tra i Longobardi e il Papato furono caratterizzati da una progressiva escalation di tensioni e conflitti, ma anche da momenti di cooperazione e negoziati. Se inizialmente i Longobardi rappresentavano una minaccia per la Chiesa di Roma, il Papato riuscì a sopravvivere e ad affermarsi grazie all’intervento decisivo dei Franchi. Questo rapporto complesso segnò l’inizio dell’alleanza franco-papale, che avrebbe avuto un impatto fondamentale sulla storia dell’Europa medievale.