Il surrealismo
27 Gennaio 2019Giada Blasig
27 Gennaio 2019attività di matematica per le scuole primarie
di Enza Barattieri
Era una freddissima giornata di dicembre : fuori nevicava abbondantemente. Mentre stavo ammirando dalla finestra il paesaggio che si andava sempre più ricoprendo di un soffice manto bianco, il telefono squillò.
Era il mio migliore amico : il numero Zero. Ho fatto una scoperta sensazionale ! Se verrai a casa mia te lo mostrerò!” mi disse.
Fu così che, anche se cera molto freddo e nevicava a più non posso, la curiosità era tale che tale che che decisi di recarmi a casa di Zero;
presi cappello, guanti e sciarpa, piumino, dopo-sci e uscii di casa. Continuava a nevicare e sebbene avessi l’ombrello sentivo i fiocchi di neve posarsi da tutte le parti.
Quando arrivai a casa del mio piccolo amico ero ormai diventato un uomo di neve!
Suonai il campanello e quando Zero aprì la porta aveva una grandissima lente in mano, non mi salutò nemmeno e lì sulla soglia cominciò a scrutarmi con la sua lente, come facevano gli investigatori anni fa.
Di tanto, in tanto emetteva esclamazioni di grande meraviglia ; non capivo il perché di quel comportamento, così chiesi al mio amico che cosa avesse di così strano la mia giacca a vento.
Non guardo la tua giacca, guardo i fiocchi di neve!” esclamò il mio piccolo amico Zero.
Mi fece entrare e porgendomi la lente per invitarmi a guardare dentro mi disse:
C’è un mondo invisibile ai nostri occhi che ci circonda e grazie a questa lente dingrandimento io ho scoperto tante cose…
Guarda!”
Fissai lo sguardo sulla lente e guardando attraverso vidi una cosa straordinaria : non si vedevano più i fiocchi di neve senza forma tutto sembrava trasformato. Tante piccole stelle dai disegni bellissimi, così belli che non avevo mai visto prima.
Ma è meraviglioso!” riuscii solamente a balbettare.
E questa la grande scoperta che ho fatto : tutto assume un aspetto diverso attraverso questa lente, cose che non vedremmo con i nostri occhi.” mi spiegò Zero. Questo fatto mi rendeva perplesso : avevo sempre creduto di poter vedere tutto con i miei occhi. La curiosità di far nuove scoperte cresceva sempre più anche in me, incominciai a scrutare ogni oggetto con la lente ed ognuno di loro mi mostrava un aspetto che mai avevo visto prima.
Infine il mio piccolo amico Zero mi portò nella sua cameretta :
Ehi! Ricordi quella retta che hai tracciato ieri e che ci serviva per i nostri giochi?” mi domandò.
Certo è la più bella e divertente retta che abbia mai visto!”
Ebbene, prova a guardarla ora!” mi suggerì.
Io guardai attentamente il foglio su cui era disegnata la nostra linea, ma non vidi niente.
Devi adoperare la lente se vuoi vedere bene!” mi consigliò il mio amico.
Guardando la nostra retta attraverso la lente…”Oh!” esclamai Che cosa è successo? Non è più la mia retta, ma solo una serie di punti!”
Ma Zero mi spiegò . Non è successo nulla. Con la lente si può vedere che la nostra retta è composta da una serie di piccoli punti allineati uno accanto all’altro e tutti uguali fra loro. Guarda, fra me e te si possono vedere dieci piccoli punti.”
E vero!” confermai io Chissà se ogni punto avrà già il suo nome!”
Certo!” rispose Zero Io avevo già sentito parlare di questi numeri, ma non mi era mai capitato di vederli. Io conosco il loro nome : guarda quello più vicino a me si chiama 0,1 e quello che lo segue si chiama 0,2 e il terzo 0,3…e così via fino ad arrivare a quello più vicino a te 0,9″
Aspetta, forse ho capito! Sono i numeri con la lente, infatti hanno tutti una piccola lente davanti a loro!” affermai.
Il mio piccolo amico sorrise molto divertito : E vero, potremmo chiamarli anche numeri con la lente, perché li abbiamo scoperti con la lente, ma in realtà essi appartengono alla grande famiglia dei DECIMALI e ciò che hanno davanti non è una piccola lente, ma sono io.”