La tragedia greca: educazione di un popolo
27 Febbraio 2012La dinastia Giulio-Claudia (da Tiberio a Nerone)
1 Marzo 2012E’ da diverso tempo che rifletto sul reclutamento diretto dei docenti e ho elaborato qualche proposta in merito al percorso di carriera dei docenti che vorrei condividere con i lettori del blog. Secondo me si dovrebbe procedere così:
1. ABILITAZIONE: Secondo me a tutti i cittadini aventi i titoli dovrebbe essere consentito accedere alle abilitazioni per l’insegnamento. L’abilitazione, infatti, (è bene ricordarlo) non costituisce una garanzia al ruolo, ma un titolo che rende chi lo acquisisce “idoneo all’insegnamento”, in tal modo da consentire a chi lo desidera di optare, ad esempio, anche per l’insegnamento all’estero.
2. RECLUTAMENTO: Ad abilitazione acquisita, i dirigenti scolastici dovrebbero essere chiamati alla scelta diretta del personale tramite colloquio. In questa fase sarebbero valutati titoli, congruenza delle attitudini del docente al piano formativo di ciascuna scuola, disponibilità ad aggiornamenti, maggiore formazione accademica, scambi con l’estero. La valutazione potrebbe essere condotta tra tutti gli aspiranti docenti, anche quelli inclusi nelle GAE, magari con una suddivisione sui posti disponibili del 50% su base regionale.
3. VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI SCOLASTICI: L’operato del dirigente scolastico, con questa proposta, viene responsabilizzato, ma deve essere attentamente valutato. Tale valutazione dovrebbe essere condotta in base ai risultati raggiunti da ciascuna scuola nell’ambito delle prove nazionali (di cui infra), alla partecipazione a scambi con l’estero, all’integrazione di informatica e lingue straniere alle materie tradizionali, alla formazione continua del corpo docente. In rapporto a questi parametri ogni ente scolastico dovrebbe ricevere finanziamenti pari ai risultati raggiunti. Credo che questo sistema potrebbe fungere almeno in parte da deterrente nei confronti di chi opera scelte tese più a “sistemare” parenti e amici che personale competente, in quanto a minor competenza corrisponderebbero meno fondi. L’attuale sistema delle graduatorie, infatti, appare assolutamente obsolescente, poiché causa di continui contenziosi in merito a titoli e posizioni; favorisce il proliferare di corsi fantasma estremamente costosi per l’acquisizione di pochi punti; privilegia l’anzianità a scapito del merito; è un sistema inesorabilmente poderoso e lento, che blocca per anni anche i meritevoli inseriti nelle graduatorie stesse, che possono essere superati da vincitori di concorsi tenuti ancora alla fine degli anni Novanta e che ragionevolmente, prima della chiamata a ruolo, svolgevano altri mestieri.
4. TRATTAMENTO CONTRATTUALE E VALUTAZIONE DEI DOCENTI: Il docente che superi il colloquio preliminare potrebbe ottenere un contratto più lungo, magari biennale o triennale a pieno titolo (senza disoccupazione estiva), durante il quale dovrebbero tenersi delle prove, costruite su base nazionale, pensate in modo da certificare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi minimi del corso di studi. In particolare mi sembra adeguato lo “Schema di regolamento recante «Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attivita’ e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2,commi 1 e 3, del medesimo regolamento.» (10G0232), emanato con decreto del 7 ottobre 2010. n.211.
Le prove andrebbero condotte due volte l’anno, una per semestre.
Questo sistema da un lato potrebbe favorire la continuità didattica, essendo su base almeno triennale, dall’altro consentirebbe agli aspiranti docenti stabilità economica e possibilità di migliorare le proprie capacità di docenza. Il limite per considerare la valutazione buona potrebbe essere stimato sia in relazione al numero di alunni che superano correttamente la prova (il 55-60%), sia al clima instaurato in classe, sia al margine di miglioramento del docente, che dovrà comunque raggiungere un quorum di alunni preparati per classe.
Al termine del contratto, il docente viene assunto a tempo indeterminato o il contratto viene sciolto.
5.TRATTAMENTO ECONOMICO E CARRIERA: Imprescindibilmente alla rivalutazione della professione del docente dovrebbe avvenire un incremento dei salari e si dovrebbe continuare sulla strada della definizione di un percorso di carriera per queste figure professionali.