L’inserimento dell’anziano nella famiglia d’oggi
27 Gennaio 2019Luisa Zaccarelli
27 Gennaio 2019di Maria Paola Viale
La formazione dei cristalli: l’evaporazione dell’acqua salata e dolce
Con la realizzazione di un laboratorio in valigia”, il bambino ha la possibilità di osservare ed esplorare il mondo circostante, in particolar modo la formazione dei cristalli attraverso l’evaporazione dell’acqua. Oltre a produrre e verificare possibili esperimenti, si può pensare proprio alla realizzazione di un manuale di esperimenti intitolato: Creiamo insieme i nostri cristalli” dove verranno documentati tutti i procedimenti scientifici da realizzare per ottenere il fenomeno della cristallizzazione .
Con questo laboratorio il bambino ha lo scopo di raggiungere i seguenti obiettivi di apprendimento:
Perciò, è molto importante avere nella nostra valigia” il seguente materiale:
Sarà necessario dividere le varie fasi in diverse attività di sperimentazione seguendo l’ordine dettato dalle leggi fisico- scientifiche. Pertanto avremo:
La prima fase: I cristalli dolci
Per comprendere la complessità della cristallizzazione è necessario indagare i fenomeni che la costituiscono tra questi prendiamo in esame la preparazione del primo esperimento. Chiederemo a i bambini:
Dopo la spiegazione è importante far preparare l’esperimento” ai bambini poiché solo un vissuto permette a loro di interiorizzare la conoscenza scientifica. Quindi, attraverso un esperimento i bambini potranno finalmente convalidare” tutto ciò che prima si era ipotizzato.
1°esperimento: I cristalli dolci
In una mezza tazza di acqua aggiungi, gradualmente, due cucchiai di zucchero, mescolando finché si è sciolto. Ricopri due piattini con della carta dallumino e versa due cucchiai di liquido zuccherato su ogni piattino. Aggiungi una goccia di colorante in entrambi e lasciali in un luogo caldo. Dopo alcuni giorni, con l’evaporazione naturale dell’acqua, si formeranno dei cristalli.. A questo punto, i bambini si chiederanno:
Per rispondere a questa domanda sulla cristallizzazione dovremo spiegare che i cristalli sono dei solidi le cui molecole sono disposte a formare figure geometriche regolari.
La seconda fase: I cristalli salati
In questa fase proveremo a creare cristalli salati”e i bambini ,allora, dovranno provvedere a cercare nella valigia l’occorrente”
2°esperimento: I cristalli salati
In mezza tazza di acqua calda aggiungi, gradualmente, due cucchiai di sali, mescolando finché sono sciolti. I bambini verseranno due cucchiai del liquido in un piattino e aspettiamo qualche giorno finché l’acqua non sia vaporizzata e si formino i cristalli.
Spieghiamo ai bambini che l’acqua nei piattini evapora nell’aria sotto forma di vapore acqueo: piccolissime molecole d’acqua talmente disperse. che si comportano come molecole gassose. Tenere i piattini in un luogo caldo accelera l’evaporazione così alla fine rimangono solo i cristalli.
La terza fase: I cristalli pendenti
Un ultimo esperimento può chiarire il fenomeno della cristallizzazione poiché il risultato di quest’ultimo può essere sorprendente .
3° esperimento: I cristalli pendenti
I bambini riempiranno due barattoli di acqua calda e in ciascuno scioglieranno sei cucchiaini circa di bicarbonato di sodio Poi sistemiamo un piattino tra due barattoli, lasciandoli in un posto caldo dove rimangono indisturbati all’interno dell’aula. Fisseremo una graffetta ai due capi di un filo di lana di circa 1 m e infileremo una in un barattolo e una nell’altro. Dopo una settimana, i bambini potranno vedere che i cristalli saranno cresciuti lungo il filo e penderanno” sul piattino.
A conclusione dell’attività i bambini si sono prodigati a registrare tutti i dati importanti” in una griglia impostata.
L’esperienza è stata svolta con alunni della classe quarta e sono state necessarie almeno tre lezioni.
Al termine dell’attività la valigia è stata riposta nellarmadio, pronta per essere utilizzata per uno stage al Festival della scienza” a Genova.
(fonte: autonomia scolastica)
di Maria Paola Viale