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28 Dicembre 2019Plinio il Giovane, noto per il carteggio con Traiano sui cristiani, fu autore di stile raffinato ed efficace
Plinio il Giovane, famoso scrittore e funzionario romano del I-II secolo d.C., è ricordato soprattutto per le sue Lettere (Epistulae), una raccolta di corrispondenza su questioni di varia natura, che include anche informazioni preziose sulla vita e sui costumi della società romana. Tra le lettere più celebri e storicamente significative vi è il suo carteggio con l’imperatore Traiano riguardante il trattamento dei cristiani. Questo scambio epistolare, datato intorno al 112 d.C., fornisce una delle prime testimonianze dirette sulla presenza dei cristiani nell’Impero Romano e su come venissero percepiti e trattati dalle autorità.
Contenuto del carteggio di Plinio il Giovane sui cristiani
Plinio, in qualità di governatore della provincia romana della Bitinia e Ponto (nell’attuale Turchia), si trovò a dover affrontare il problema dei cristiani, un gruppo religioso che stava crescendo all’interno della provincia e che suscitava preoccupazioni tra i pagani locali.
Nella Lettera X, 96, Plinio chiede consiglio a Traiano su come comportarsi con i cristiani, poiché non era sicuro se dovesse punirli semplicemente per il fatto di essere cristiani o solo se fossero stati colpevoli di atti specifici illegali. Plinio descrive le sue azioni fino a quel momento, spiegando che aveva interrogato i cristiani e li aveva puniti se, nonostante le sue minacce e ammonizioni, rifiutavano di rinnegare la loro fede. Offriva ai sospetti cristiani la possibilità di salvarsi adorando le statue degli dèi romani e offrendo incenso all’immagine dell’imperatore, ma se rifiutavano, venivano condannati a morte.
Plinio scrive che i cristiani sembravano partecipare a semplici riunioni per cantare inni a Cristo “come se fosse un dio”, promettendo di astenersi da furti, omicidi e altre azioni malvagie. Si chiede se si debbano punire i cristiani solo in base alla loro appartenenza religiosa o per i crimini che commettono.
Risposta di Traiano
Nella Lettera X, 97, Traiano risponde a Plinio consigliandogli un approccio moderato: i cristiani non dovevano essere perseguitati attivamente, ma se denunciati e trovati colpevoli, dovevano essere puniti, a meno che non rinnegassero la loro fede. Traiano sottolinea che non si doveva cercare attivamente i cristiani né accettare accuse anonime, per evitare eccessi.
Significato storico del carteggio
Questo scambio di lettere è cruciale per comprendere l’atteggiamento romano verso i cristiani in un momento di crescente diffusione della religione. Plinio sembra vedere la religione cristiana non tanto come una minaccia diretta all’ordine pubblico, quanto come una superstizione pericolosa. L’idea di rinnegare gli dèi romani per adorare una divinità monoteistica sconosciuta era percepita come una violazione del mos maiorum, il tradizionale codice etico e religioso romano. Tuttavia, Traiano non promuove una persecuzione sistematica, ma piuttosto una repressione moderata, segno che la fede cristiana non era ancora considerata una minaccia universale all’impero.
Stile di Plinio il Giovane
Plinio il Giovane è noto per il suo stile elegante e raffinato, che si colloca pienamente nella tradizione della prosa latina classica del I secolo. Le sue Lettere, divise in dieci libri, mostrano una grande varietà di argomenti, dallo stile di vita romano alla politica e alla filosofia. Lo stile di Plinio è caratterizzato da diverse peculiarità che riflettono la sua personalità e il contesto culturale della sua epoca.
Caratteristiche dello stile di Plinio il Giovane
- Chiarezza ed eleganza: Plinio scrive in uno stile chiaro, con frasi ben costruite e ordinate. Non c’è l’intento di meravigliare con figure retoriche complesse o esagerate, ma di mantenere una sobria eleganza, che si adatta al tono epistolare.
- Esempio: Nella sua corrispondenza con Traiano, Plinio utilizza uno stile chiaro e diretto, nonostante la complessità della questione trattata. La sua esposizione dei fatti è ordinata e il suo linguaggio formale e rispettoso.
- Equilibrio e moderazione: Plinio era un uomo di Stato e un letterato, e il suo stile riflette un costante senso di equilibrio e misura. Nelle lettere a Traiano, per esempio, si nota la sua prudenza nel non prendere decisioni affrettate, e il suo linguaggio rispecchia questa moderazione.
- Lettera X, 96: Plinio espone il problema dei cristiani con cautela, senza eccedere nelle condanne né nelle assoluzioni, richiedendo la guida dell’imperatore.
- Uso sapiente della retorica: Sebbene sia sobrio, Plinio non rinuncia all’uso di strumenti retorici. Le sue lettere sono ben costruite e dimostrano una cura formale che rispetta le convenzioni della prosa retorica romana, con l’uso di periodi ben equilibrati e figure retoriche come la climax o la antitesi.
- La sua scrittura è attenta a mantenere una progressione logica, con uno sviluppo chiaro degli argomenti, il che rende il suo stile convincente senza essere ostentato.
- Personale e riflessivo: Plinio riesce a combinare la sua funzione pubblica con riflessioni personali e considerazioni più intime. In molte delle sue lettere, anche in quelle a Traiano, si percepisce un uomo che si interroga profondamente sulle questioni morali e politiche del suo tempo.
- In altre lettere, come quelle a Tacito o a Marziale, si osserva come Plinio rifletta sulle sue esperienze personali, sugli eventi della sua vita e su questioni di filosofia.
- Descrizioni vivide: Nonostante il tono epistolare e formale delle lettere, Plinio è in grado di offrire descrizioni dettagliate e vivide dei fatti. Ciò emerge chiaramente nella famosa lettera sulla distruzione di Pompei, dove descrive l’eruzione del Vesuvio che portò alla morte di suo zio, Plinio il Vecchio. Anche nel carteggio sui cristiani, la precisione con cui descrive i loro riti e la sua indagine dimostra una grande attenzione ai dettagli.
Conclusione
Il carteggio di Plinio il Giovane sui cristiani rappresenta una testimonianza storica di grande valore, poiché ci offre uno spaccato delle prime fasi del rapporto tra l’Impero Romano e la comunità cristiana. Plinio affronta il problema con uno stile chiaro, elegante e moderato, cercando la guida dell’imperatore Traiano per gestire la crescente comunità cristiana nella sua provincia. Lo stile di Plinio è caratterizzato da una sobria eleganza, equilibrio e riflessività, tratti che lo rendono uno degli scrittori più raffinati della prosa latina.