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27 Gennaio 2019La meridiana
27 Gennaio 2019Dettato per la classe quarta primaria
di Maria Paola Viale
Il colosso era una statua gigantesca che svettava sulla città portuale di Rodi sull’omonima isola del Mar Egeo, al largo delle coste dell’attuale Turchia. Nell’antichità , gli abitanti di Rodi, un popolo di commercianti, miravano ad essere indipendenti e cercavano di tenersi alla larga dalle contese militari con le altre popolazioni. Ciò nonostante furono conquistati numerose volte.
Alla fine del IV secolo a.C. gli abitanti di Rodi volevano celebrare una vittoria: essi avevano infatti appena difeso la loro città da un assedio durato un anno ad opera di un esercito greco. Essendosi resi conto di non poter vincere, i Greci avevano persino abbandonato sull’isola parte della loro attrezzatura bellica. La popolazione di Rodi decise dunque di vendere questi oggetti e di costruire col ricavato una statua di Elio il dio del Sole, come segno di ringraziamento per la sua protezione. La statua era fatta di bronzo ed era alta circa 33 metri. Fu progettata da un architetto di nome Carete e la sua realizzazione richiese 12 anni. Il rivestimento esterno di bronzo nascondeva un’armatura di ferro. La statua, vuota all’interno fu costruita a partire dal basso e man mano che cresceva in altezza veniva riempita di pietre per darle stabilità . L’opera fu terminata nel 280 a.C. Per molti secoli si credette che il colosso campeggiasse all’ingresso del porto di Rodi. Questo in realtà sarebbe stato impossibile: l’imboccatura del porto di Rodi era larga circa 400 metri e la statua non poteva essere così gigantesca. Alcune testimonianze scritte suggeriscono che potesse trovarsi nel cuore della città , in posizione dominante sul mare e sul porto. Intorno al 226 a.C. a poco più di 50 anni dal compimento dell’opera, il colosso crollò abbattuto da un terremoto che lo spezzò all’altezza delle ginocchia. Un oracolo sconsigliò agli abitanti di Rodi di ricostruire la statua e perciò i frammenti rimasero lì per 900 anni. La gente andava in visita a Rodi appositamente per vedere le rovine della statua del dio Sole. Nel 654 d.C. un principe siriano conquistò Rodi e spogliò il colosso di tutto il bronzo. Si narra che le lastre di metallo siano state trasportate in Siria in groppa a 900 cammelli, probabilmente per farne monete.