Peer education – di Luigi Gaudio
24 Marzo 2011Meglio chiamarlo preside o dirigente? – di Luigi Gaudio
24 Marzo 2011Per delineare il compito educatico di un dirigente scolastico, mi vengono in aiuto le osservazioni fatte dal professor Nicoli durante un corso DISAL di preparazione al concorso per dirigenti scolastici. La questione su cui dibatteva il professor Nicoli era la seguente: come può un preside incidere sulla didattica?
Pare che la emanazione dei decreti delegati (in particolare il 416 del 1974) abbia tolto al dirigente scolastico una funzione ispettiva e decisionale sulla didattica, che era una sua prerogativa in precedenza.
E’ chiaro, invece, che da quando esiste un “collegio docenti” il luogo deputato, l’organo tecnico per le decisioni in ordine alla didattica è proprio il collegio docenti.
Ora, a parte il fatto che il dirigente scolastico presiede il collegio docenti, c’è comunque il rischio che, preso da mille altri problemi di carattere amministrativo e burocratico, il dirigente non si occupi più di didattica.
Ritengo questo un rischio da combattere con decisione. Il dirigente scolastico è stato un docente (e chi è stato un docente, rimane tale per tutta la vita, in un certo senso), e quindi ha tutte le carte in regola per aiutare i suoi docenti a fare bene il loro lavoro.
Penso che “testimonianza” , “stimolo” , “condivisione” , “accompagnamento” , “esempio” siano le parole che meglio possono esprimere l’atteggiamento che ha un buon dirigente scolastico nei confronti dei suoi docenti.
Non si tratta quindi di imporre uno stile pedagogico piuttosto che un altro, ma si tratta di indirizzare (dirigere appunto) i docenti verso un lavoro più gratificante e tutti i docenti sanno cosa vuol dire questo:; vuol dire dedicare più tempo alla scuola.
E’ paradossale, e fa anche un po’ arrabbiare i docenti, se valutano la scarsa considerazione sociale ed economica del loro lavoro, ma più si danno da fare con i loro alunni, più non si fermano non solo al mattino, ma anche il pomeriggio con i loro ragazzi, più non si accontentano solo di correggere i compiti, ma arrivano a ricorreggerli ( a farli rifare e a ricorreggerli), più sono contenti, perché hanno capito che così il loro lavoro non è inutile, ma diventa fondamentale.
Il compito didattico del dirigente è solo quello di ricordare questo ai suoi docenti.