La cultura pagana del periodo era caratterizzata da una varietà di credenze religiose politeiste, pratiche rituali, e un ricco patrimonio filosofico e letterario. Le religioni pagane erano strettamente intrecciate con la vita pubblica e politica, con numerosi culti locali e misterici (come quelli di Mitra, Iside e Dioniso) che offrivano significati e rituali differenti. La filosofia greca, in particolare le scuole del platonismo, stoicismo ed epicureismo, costituiva una parte centrale del pensiero intellettuale.
Il cristianesimo nacque come una setta ebraica nel I secolo d.C., ma si espanse rapidamente nel mondo greco-romano, diffondendosi soprattutto nelle città dell’Impero Romano. I primi cristiani, spesso perseguitati, svilupparono comunità con una forte identità e un codice etico rigoroso, distinto dalle pratiche e dalle credenze pagane.
Inizialmente, il cristianesimo fu visto con sospetto dalle autorità romane e dalla popolazione pagana per diverse ragioni:
Nonostante i conflitti, vi furono anche tentativi di dialogo e sincretismo:
Il processo di cristianizzazione dell’Impero Romano culminò con l’editto di Milano nel 313 d.C., con il quale Costantino I garantì la libertà di culto ai cristiani, e l’editto di Tessalonica del 380 d.C., con il quale l’imperatore Teodosio I dichiarò il cristianesimo religione ufficiale dell’Impero. Questo cambiamento politico portò alla graduale soppressione dei culti pagani e alla loro sostituzione con pratiche cristiane.
Con l’ascesa del cristianesimo come religione dominante, la cultura pagana subì una progressiva marginalizzazione. Tuttavia, molti elementi della cultura classica, specialmente la filosofia e la letteratura greco-romana, furono preservati e integrati nel pensiero cristiano medievale. La filosofia neoplatonica, ad esempio, esercitò una profonda influenza sui teologi cristiani, come Agostino d’Ippona.
Il confronto tra cristianesimo e cultura pagana nei primi secoli d.C. rappresenta una fase di transizione cruciale nella storia culturale dell’Occidente. Il cristianesimo, pur in conflitto con il paganesimo, non poté evitare di essere influenzato da esso, e molte delle sue pratiche e idee furono reinterpretazioni di elementi culturali preesistenti. Questo periodo di interazione tra le due culture gettò le basi per il successivo sviluppo del pensiero e della civiltà occidentale medievale e moderna.