Fabrizia Di Pietro
27 Gennaio 2019Divertiti col quizzone
27 Gennaio 2019La religione tradizionale romana, che si concentrava sostanzialmente nel culto degli dei, durante l’età imperiale, entrò in crisi, nonostante Augusto avesse compiuto notevoli sforzi per restaurare la religione degli avi.
In questo periodo le religioni orientali e i culti misterici guadagnavano sempre più terreno, poiché essi esercitavano sulle masse una forte attrazione.
Uno dei culti che ebbe maggior fortuna fu il mitraismo, formatosi dal sincretismo del culto del dio persiano Mitra e della cultura ellenica. Esso si diffuse a Roma dalla deportazione dei pirati di Cilicia in Grecia per opera di Pompeo nel 67 a. C.
La leggenda racconta, che Mitra, eseguendo gli ordini degli dei, uccise un toro sacro e, non appena l’animale morì, si creò il mondo ed ebbero inizio i tempi. Il mantello di Mitra divenne i cieli, mentre dal toro stesso presero vita tutti gli esseri viventi, i quattro elementi e le stagioni. Il sangue versato produsse grandi benefici, che le forze del male tentarono invano di impedire. La lotta fra il bene e il male, che iniziò allora, continuerà fino alla fine dei tempi.
Questa religione era severamente morale e le virtù principali erano lealtà, fedeltà e ubbidienza. Gli adepti, che erano soprattutto i soldati, affascinati dalla vittoria del dio Mitra sul male, erano in attesa del giudizio finale, perché il dio aveva promesso loro che sarebbero saliti al cielo.
Queste analogie con il Cristianesimo, che si andava diffondendo, sono in realtà somiglianze solo superficiali. Ben diverso è il dio nato dalla roccia dal Verbo Incarnato di Dio. La Chiesa, proprio per sfatare qualsiasi sincretismo pose la nascita di Cristo il 25 dicembre, lo stesso giorno della nascita del dio Mitra. In questo modo i fedeli dovevano scegliere quale fede professare.
Tutti i culti misterici avevano una caratteristica: bisognava fare un cammino, un percorso a tappe per diventare gradualmente capaci di conoscere la rivelazione e partecipare così mistericamente, sacramentalmente alla vita e virtù della divinità.
L’adepto del culto mitraico, che era esclusivamente un culto maschile, doveva affrontare sette tappe prima di essere ammesso alle riunioni e agli intimi misteri:
I. Grado d’iniziazione: Corvo L’iniziato si desta dal lungo sonno in cui ha dormito per molti anni e si apre a una nuova esperienza che è quella della luce; apre le porte del suo io per spogliarsi ed entrare nudo nella luce.
II. Grado d’iniziazione: Nymphus (Crisalide) rappresenta la nascita. L’iniziato era promesso al culto e diventava casto per almeno la durata di questa fase. Era lo sposo (amante) di Mitra; inoltre offriva alla sua statua una coppa di acqua, la coppa era il suo cuore e l’acqua il suo amore.
III. Grado d’iniziazione: Miles (Soldato) rappresenta la battaglia. L’iniziato doveva inginocchiarsi (sottomissione all’autorità religiosa), nudo (simbolo dell’abbandono della vecchia vita), bendato e con le mani legate. Gli veniva poi offerta una corona sulla punta di una lancia. Una volta incoronato, le corde andavano tagliate con un solo colpo della lancia e tolta la benda. Questo gesto rappresentava la sua liberazione dalla materialità del mondo. Rimuoveva poi la corona dalla testa e la metteva sulla sua spalla, dicendo: “Mitra è la mia sola corona”. Questo rappresentava anche la rimozione di qualsiasi giudizio soggettivo, così, permettendo a Mitra di essere la sua guida.
IV. Grado d’iniziazione: Leo (Leone) rappresenta l’elemento del fuoco. E’ il gradino per entrare nella porta dell’Oltre, del non commensurabile. All’iniziato si apre una nuova visione del mondo, alla quale si può accedere solo con un atto di forza e vigore interiore. All’iniziato era offerto il miele per lavare le mani e per ungersi la lingua. I leoni portavano il cibo per il pasto rituale che era preparato da quelli dei gradi inferiori. Gli impegni dei leoni includevano anche il controllo della fiamma dell’altare sacro. Il banchetto rituale, costituito da pane e vino, rappresentava l’ultima cena di Mitra con i suoi compagni, prima della sua ascesa al cielo sul carro del Sole..
V. Grado d’iniziazione: Perses (Persiano) L’emblema di questa fase era un’arpa, l’arpa che Perseo ha usato per decapitare il Gorgon, simbolizzando la distruzione dell’aspetto più basso dell’ iniziato. L’iniziato era inoltre purificato con il miele, perché era sotto la protezione della luna: Il miele è associato con la purezza e la fertilità della luna perché nell’Iran antico la l’una era considerata la fonte del miele, e quindi l’espressione “l’una di miele” denota non il mese dopo il matrimonio, ma la continuazione dell’amore e della fertilità nella vita matrimoniale” .
VI. Grado d’iniziazione: Heliodromo Il rappresentante dell’ Heliodromo è Cautes, che solleva la torcia e preannuncia il sorgere del Sole. Rappresenta il levar del sole e il viaggio quotidiano del dio attorno alla terra. Nel grado di Heliodromus (camminatore del sole), l’iniziato imitava il sole al banchetto rituale. Si sedeva accanto a Mitra (il padre), vestito in rosso, il colore del sole, del fuoco e del sangue della vita.
VII. Grado d’iniziazione: Pater Il Pater era il rappresentante sulla terra di Mitra, la luce del paradiso personificato e l’insegnante della congregazione che guidava.
BIBLIOGRAFIA
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Prof. Grosso, Temi di storia ecclesiastica antica, appunti ac 2002-2003
Kerry Usher, Dei e Eroi della Mitologia Romana, Arnoldo Mondatori Editore, Milano1983, pagg. 29,30
Carlo Pavia, I Misteri di Roma Antica, Ed. Gagemi Editore
Appunti di Elisabetta
Audio Lezioni di Storia Romana del prof. Gaudio
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