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28 Dicembre 2019La favola “Il gallo e la volpe” di La Fontaine è un’allegoria sulla saggezza e sulla prudenza nell’affrontare inganni e false promesse.
Il gallo rappresenta la saggezza e l’astuzia, mentre la volpe simboleggia l’inganno e l’inganno.
Nella favola, la volpe cerca di convincere il gallo che una pace generale è stata stabilita e che non vi è più motivo di diffidenza. Tuttavia, il gallo mostra prudenza e astuzia nel riconoscere il possibile inganno: quando avverte la presenza dei levrieri, capisce che la volpe sta tramando qualcosa e si ritira dal suo intento.
La morale della storia è che la saggezza e la prudenza sono importanti per evitare di cadere nei tranelli degli ingannatori. Il gallo, con la sua astuzia, riesce a evitare di essere vittima dell’inganno della volpe, dimostrando che è meglio essere prudenti e diffidenti piuttosto che cadere facilmente nelle lusinghe degli altri.
Sul ramo di un albero stava in vedetta un vecchio gallo accorto e scaltro.
– Fratello – disse una volpe facendo la voce dolce – noi non siamo più in guerra. Questa volta abbiamo fatto la pace generale: vengo ad annunziartelo. Scendi che ti voglio abbracciare; fa’ presto per piacere, perché debbo partire oggi, e fare almeno quaranta miglia. Tu e i tuoi potrete star dietro ai vostri affari senza alcun timore; noi collaboreremo con voi come fratelli. Potete fare i fuochi artificiali dalla gioia, fin da questa sera, e intanto vieni a ricevere il bacio d’amore fraterno.
– Amico – rispose il gallo – non avrei mai potuto apprendere una notizia più dolce e più bella di questa su questa pace; e averla datemi raddoppia la gioia. Vedo due levrieri: credo siano corrieri mandati a dare questo annuncio; sono veloci e saranno qui tra un momento. Scendo: così potremo abbracciarci tutti, l’un l’altro.
– Addio – disse la volpe. – La strada che debbo fare è lunga. Festeggeremo il successo della vicenda un’altra volta.
Subito la furbacchiona se la svignò, si mise al sicuro, delusa del suo tranello. E il nostro vecchio gallo si mise a ridere tra sé della sua paura: perché è un doppio piacere ingannare l’ingannatore.