Il cristianesimo e la cultura pagana
9 Gennaio 2016Canto ventunesimo del Purgatorio dal verso 76 fino al 135
14 Gennaio 2016Il dipinto originario, dell’Assunta, quasi celebrazione di un’epoca di gloria e pace, come quella del papa Sisto IV, viene sostituita da quella della fine del mondo, pochi anni dopo il sacco di Roma, che parve a i contemporanei davvero un inaspettato Armageddon.
Mentre la volta è tutta inquadrata da elementi di finta architettura, in cui sono posizionate e distinte storie della Genesi, Sibille e Profeti, invece nel Giudizio tutta la parete di fondo è occupata dalla rappresentazione dell’Apocalisse, senza alcun altro elemento che distolga o inquadri, dando l’effetto di uno rappresentazione teatrale e drammatica globale, cosmica.
A differenza della volta, dove non sono presenti sfondi azzurri, nel Giudizio, invece, è stato abbondantemente usato il costoso lapislazzulo, anche perché stavolta il contratto prevedeva che il compenso per l’artista fosse totalmente assegnato a Michelangelo, senza la decurtazione delle spese per i colori, sostenute dal Papa Clemente VII Medici.
Michelangelo è stato ispirato da Dante, specialmente nella parte dell’Inferno, se osserviamo i personaggi di Caronte, che batte i dannati con il remo, e di Minosse, intorno al quale una coda indica il cerchio dell’Inferno.
Mentre la volta fu dipinta da un trentatreenne, il Giudizio da un sessantunenne, che sentiva vicina la morte, anche se poi Michelangelo arrivò a vivere per 88 anni, quasi un record per l’epoca.