Ondina Peteani nello spettacolo teatrale “E’bello vivere liberi!” di Marta Cuscunà tratto dalla biografia della – prima staffetta partigiana d’Italia al Festival della Letteratura.
Dopo mesi di chiusura per l’emergenza sanitaria Covid, i comuni di Carrè, Chiuppano e Caltrano si preparano per il ritorno del festival della letteratura, l’evento più importante che ormai viene organizzato da due decenni. “Parole a confine” racconta quest’anno la vita nella prima parte del 2020 vissuta tra pareti, finestre chiuse, barriere di plexiglass e contatti virtuali. Il simbolo del festival e’ il barattolo che si apre, creato da Laura Moretto, metafora della voglia di rompere il vetro e di tornare a vivere all’esterno a contatto con gli altri.
A partire dal 10 ottobre i territori di Carrè, Chiuppano e Caltrano torneranno ad essere luoghi di incontro, contatto e presenza, sempre rispettando però le ultime normative sul distanziamento sociale.
L’apertura del festival sarà all’Auditorium di Chiuppano alle 20.45 del 10 ottobre. Marta Cascunà, autrice e performer, si esibirà con le sue pupazze in “è bello vivere liberi” (Premio Scenario per Ustica 2009), uno spettacolo ispirato alla biografia di Ondina Peteani, prima staffetta partigiana d’Italia deportata ad Auschwitz.