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Il legislatore, nel 1974, utilizzando il principio olistico, ha ristrutturato l’organizzazione scolastica, rinforzandola nel 1994.
La riforma non è mai stata applicata.
La sua sostanza consiste nella scomposizione del problema formativa in sottoproblemi gerarchicamente ordinati: educativo, dell’istruzione e dell’insegnamento e la progettualità fu posta a suo fondamento.
Può essere utile ricordare che i cardini delle attività progettuali sono la definizione degli obiettivi e la capitalizzazione del relativo scostamento dai risultati.
Come sarebbe cambiato il governo delle scuole se la voce del legislatore fosse stata ascoltata?
Il Consiglio d’Istituto, che “Elabora e adotta gli indirizzi generali” e li elenca nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa sotto forma di competenze, avrebbe dovuto specificare gli obiettivi della scuola, in modo osservabile e misurabile.
Avrebbe dovuto orientare il lavoro del Collegio dei docenti deliberando i “Criteri generali della programmazione educativa” e, tra questi, disporre la costituzione di commissioni col compito di
- Individuare le capacità sottese alle competenze elencate nel PTOF;
- Orientare l’azione educativa dei Consigli di classe;
- “Valutare periodicamente l’andamento dell’azione didattica per verificarne l’efficacia in rapporto agli obiettivi programmati”;
- Coordinare i lavori dei Consigli di classe.
Per ipotizzare l’attività della commissione deputata all’orientamento dei Consigli di classe è necessario condividere il significato di “competenza”: si tratta di un comportamento osservabile, manifestato da chi risolve positivamente un determinato compito.
Le competenze hanno due componenti: le capacità/abilità e le conoscenze.
Questi due elementi rappresentano le variabili indipendenti, che determinano i traguardi formativi, che sono le variabili dipendenti.
Al fine di facilitare la gestione dei processi di apprendimento, la commissione elabora delle tabelle sinottiche, una per capacità.
In ognuna di esse, periodicamente e per ogni materia, associa le relative competenze.
Le tabelle saranno poi sottoposte all’approvazione del Collegio dei docenti e successivamente inviate ai Dipartimenti disciplinari per l’ideazione di strategie.
A titolo esemplificativo si propone un sottoinsieme di capacità: Analizzare, Applicare, Argomentare/Giustificare, Comunicare, Comprendere, Decidere/Scegliere, Generalizzare, Interpretare, Memorizzare, Modellare, Progettare, Relativizzare, Riconoscere, Ristrutturare, Sintetizzare, Sistematizzare, Trasferire, Valutare …
L’esempio si completa con la processualizzazione di una della capacità: argomentare
- Definire l’obiettivo
- Formulare ipotesi significative/elencare i dati necessari
- Riconoscere/assumere punti di vista diversi
- Costruire concatenazioni causa-effetto per pervenire a coerenti conclusioni
- Formalizzare il ragionamento
- Registrare puntualmente tutte le azioni/decisioni prese nel corso dello sviluppo di un progetto