Testo descrittivo
27 Gennaio 2019Dipinti di Antonello da Messina
27 Gennaio 2019di Alissa Peron
Il periodo è l’espressione logicamente ordinata e con senso compiuto di un pensiero per mezzo di più proposizioni oppure di una sola proposizione.
Una proposizione con il verbo di modo finito si dice esplicita; una proposizione con il verbo di modo indefinito si dice implicita. Non contano come predicato e perciò non costituiscono proposizione:
l’infinito quando è sostantivo, quando dipende da verbi servili e da verbi fraseologici.
Esempio: Viaggiare è bello.
Cicerone volle denunciare Catilina.
Cicerone non si fece intimidire da Catilina.
Proposizioni principali e proposizioni secondarie
In un periodo si chiama proposizione principale o indipendente quella che è grammaticalmente isolata e può stare da sé avendo senso compiuto da sola. Essa è sempre esplicita. In ogni periodo vi è sempre una proposizione principale e se il periodo è costituito da una sola proposizione, essa è contemporaneamente la principale e il periodo.
Si chiamano secondarie o dipendenti o subordinate le proposizioni che non sono grammaticalmente isolate e non possono stare da sole non avendo di per sé senso compiuto. Esse possono essere esplicite e implicite.
Esempio: Mangio perché ho fame.
Mangio per non morire di fame.
Si chiama reggente la proposizione dalla quale dipende direttamente un’altra. Può essere reggente tanto la proposizione principale quanto una proposizione subordinata. Si chiama subordinata di primo grado quella che dipende dalla proposizione principale, di secondo grado quella che dipende dalla subordinata di primo grado.
Esempio:
Cicerone disse che denunciava Catilina per difendere la repubblica che gli antenati avevano costruito.
Proposizioni coordinate
Si chiama coordinata la proposizione ordinata insieme”, ossia disposta accanto ad una proposizione precedente. Una proposizione coordinata può essere tanto a fianco di una principale, quanto a fianco di una subordinata; quella a fianco della principale è normalmente esplicita e si dice coordinata alla principale; quella a fianco di una subordinata può essere esplicita o implicita e si dice coordinata alla subordinata. Una stessa proposizione può avere più coordinate, che sono tutte sul suo stesso piano o livello e della sua stessa specie.
Esempio:
Marco mangia e beve ma non digerisce.
Io mangio per nutrirmi, per ingrassare, per non morire, per fare indigestione.
Coordinazione
Le proposizioni, principali e subordinate, si coordinano tra di loro in due modi:
-
Per asindeto (senza legame), ossia senza congiunzioni, separandole con la virgola e i due punti (talvolta anche col punto e virgola).
-
Per mezzo di congiunzioni che, per questa loro funzione, si dicono coordinative.
Esempio:
Cicerone denunciò Catilina, lo dimostrò colpevole, lo fece condannare.
Cicerone denunciò Catilina e lo dimostrò colpevole.
La costruzione di un periodo che avviene per coordinazione, ossia con proposizioni che si reggono ognuna per se stessa, indipendenti sintatticamente l’una dall’altra, si dice costruzione paratattica o paratassi, la costruzione che avviene per subordinazione, ossia con una proposizione principale o con proposizioni indipendenti che reggono proposizioni subordinate, si dice costruzione ipotattica o ipotassi.
Cicerone denunciò Catilina, lo dimostrò colpevole e lo fece condannare. (costruzione paratattica o paratassi)
Cicerone denunciò Catilina perché congiurava per abbattere la repubblica che gli antenati avevano costruito. (costruzione ipotattica o ipotassi )
Un periodo si dice semplice se è formato da una sola proposizione (Cicerone denunciò Catilina);
si dice composto se è formato da due o più proposizioni indipendenti (Cicerone denunciò Catilina, lo dimostrò colpevole e lo fece condannare.);
si dice complesso se è formato, oltre che dalla proposizione principale o da proposizioni indipendenti, anche da proposizioni subordinate ( cicerone disse che denunciava Catilina per salvare Roma).