Pipino il Breve: i Pipinidi e la corona
28 Dicembre 2019Dante Inferno canto XXVI 73-129
28 Dicembre 2019Omero sintetizza nel proemio le caratteristiche del suo eroe Ulisse ricco d’astuzie e destinato a un lungo peregrinare prima di rientrare in patria
Traduzione di Ippolito Pindemonte
Musa, quell’uom di multiforme ingegno
dimmi, che molto errò, poich’ebbe a terra
gittate di Ilïòn le sacre torri;
che città vide molte, e delle genti
l’indol conobbe; che sovr’esso il mare
molti dentro del cor sofferse affanni,
mentre a guardar la cara vita intende,
e i suoi compagni a ricondur: ma indarno
ricondur desïava i suoi compagni,
ché delle colpe lor tutti periro.
Stolti! Che osaro vïolare i sacri
al Sole Iperïon candidi buoi
con empio dente, ed irritaro il nume
che del ritorno il dì lor non addusse.
dimmi, che molto errò, poich’ebbe a terra
gittate di Ilïòn le sacre torri;
che città vide molte, e delle genti
l’indol conobbe; che sovr’esso il mare
molti dentro del cor sofferse affanni,
mentre a guardar la cara vita intende,
e i suoi compagni a ricondur: ma indarno
ricondur desïava i suoi compagni,
ché delle colpe lor tutti periro.
Stolti! Che osaro vïolare i sacri
al Sole Iperïon candidi buoi
con empio dente, ed irritaro il nume
che del ritorno il dì lor non addusse.