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27 Gennaio 2019Isaac Emmanuilovi? Babel
27 Gennaio 2019Tra il 1830 e il 1870 circa si sviluppa in Francia il Realismo, corrente letteraria che si contrappone alle tendenze spiritualistiche del Romanticismo. Il Realismo vuole fornire un quadro preciso ed oggettivo della realtà, evitando l’idealizzazione. La ricostruzione della realtà trova il suo esito più congeniale nel romanzo realista, un genere letterario che ha nell’Ottocento una straordinaria diffusione. Tra i principali esponenti del Realismo ricordiamo Stendhal, Honoré de Balzac, Gustave Flaubert. Il Realismo sfocia nel Naturalismo, che ne riprende le caratteristiche essenziali.
IL NATURALISMO FRANCESE
Il Naturalismo si afferma in Francia nella seconda metà dell’Ottocento (a partire dal 1870 circa); esso trova i propri fondamenti nel Positivismo, corrente filosofica che esprime il pensiero della nuova società borghese e fa da supporto teorico alla seconda rivoluzione industriale. Il Positivismo crede nel progresso della scienza e che crede che essa possa favorire la felicità dell’uomo. Tale filosofia è definita Positivismo”, perché i pensatori positivisti credono solo nei fatti positivi, ovvero quelli che si possono dimostrare scientificamente, mentre ciò che è metafisico o spirituale non interessa loro. La scienza diventa quindi lo strumento per conoscere e migliorare la realtà a favore dell’uomo, per spiegarla oggettivamente e dominarla.
Uno dei maggiori positivisti è Taine. Egli propone di applicare le proprie concezioni filosofiche e scientifiche alla letteratura, auspicando che essa si assuma il compito di un’analisi scientifica della realtà.
Il Naturalismo si fonda sul presupposto che la letteratura possa analizzare e rappresentare la natura dell’uomo e la società umana con la stessa oggettività con cui le scienze trattano i fenomeni naturali. Il romanzo deve riprodurre la realtà e il suo autore deve comportarsi come uno scienziato: il sentimento personale non deve intervenire a mutare la realtà dei fatti narrati. Modelli letterari della scuola naturalista sono i romanzieri realisti: in primo luogo Balzac e Flaubert, autori rispettivamente della Commedia umana e di Madame Bovary; in secondo luogo i fratelli Edmond e Jules de Gouncourt, che dedicano particolare attenzione ai ceti inferiori, a fenomeni di degradazione umana e a casi patologici (nel romanzo Germinie Lacerteux analizzano la degradazione fisica e psicologica di una serva isterica).
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