La maschera – tesina scuola media
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17 Luglio 2021Il Recovery Fund è una misura di emergenza messa in atto dall’Unione Europea con la speranza che sia possibile risollevarsi dalla crisi economica in cui tutti i paesi membri purtroppo sono finiti. La crisi, che già da qualche anno purtroppo è più che presente nella maggior parte dei paesi, si è andata ad intensificare negli ultimi tempi, da quando la pandemia da Covid 19 ha preso il via. L’emergenza sanitaria infatti non ha avuto di certo ripercussioni solo sulla salute e dal punto di vista sociale, ma ha creato profonda instabilità in ogni settore lavorativo. Aziende, liberi professionisti, realtà di ogni genere si sono trovate costrette a bloccare del tutto il loro lavoro oppure a rallentare, con conseguenze disastrose dal punto di vista delle entrate. Si sono venute a creare situazioni insomma davvero molto gravi, che solo un Recovery Fund ben realizzato può riuscire a risanare.
La rivoluzione digitale necessaria
Il Recovery Fund prende in considerazione diversi aspetti, tra cui ecologia, resilienza e rivoluzione digitale. La rivoluzione digitale sembra essere l’argomento in assoluto più importante, il cardine del Recovery Fund e della possibilità di risollevarsi dalla crisi che stiamo vivendo. Già da qualche anno si è reso palese infatti che solo il digitale può aiutare ogni realtà a diventare sempre più concorrenziale nel suo specifico settore applicativo, con la possibilità di eliminare infatti l’errore umano, di lavorare più in fretta, di ottenere performance sempre più interessanti. Nel corso della pandemia inoltre si è capito che è solo grazie alla rivoluzione digitale che ogni genere di lavoro può essere portato avanti comunque, nonostante blocchi e restrizioni.
Le nuove infrastrutture di rete che devono essere realizzate
Ovviamente la rivoluzione digitale che deve essere messa in atto in tutta Europa deve necessariamente prevedere come primo passo la realizzazione di nuove infrastrutture di rete. Pensare infatti di mettere in atto una rivoluzione di questa portata con le infrastrutture di bassa qualità che sono oggi disponibili è assurdo. È quindi necessario creare infrastrutture di connettività ultra broad-band (UBB), fibra ottica quindi e reti 5G.
Più semplice a dirsi che a farsi, a dire la verità. Già, perché purtroppo oggi non abbiamo a disposizione abbastanza tecnici specializzati che siano in grado di creare infrastrutture di questo genere. Non abbiamo a disposizione neanche operatori che possano gestire queste reti e che possano intervenire in modo tempestivo in caso di problemi. Che fare? È necessario formare operatori al più presto e nel miglior modo possibile. Per fortuna esistono molte realtà che stanno facendo il possibile in questo senso, realtà formative che hanno scelto di organizzare un corso CCNA ad hoc.
Un buon corso CCNA, caratteristiche e obiettivi
Un corso di questa tipologia è ovviamente la scelta ideale per tutti coloro che sono alla ricerca di un valido posto di lavoro. Si tratta infatti di un corso che permette di trasformarsi in modo semplice nella figura professionale che le realtà odierne cercano e che sarà sempre più cercata anche negli anni a venire. È un corso insomma che apre davvero le porte verso una effettiva e tangibile opportunità di carriera.
Un buon corso CCNA consente di imparare a progettare e gestire diverse tipologie di reti attraverso le più innovative tecnologie che si hanno oggi a disposizione, reti LAN, WAN, Wireless WLAN, reti programmabili. Si scoprono principi e protocolli del Routing, funzionalità degli switch e delle reti switch based, i segreti del network design model, la risoluzione dei problemi nelle Virtual LANs, VTP e Inter-VLAN routing. Si scoprono poi i segreti dei protocolli come STP (PVST+ e RPVST), DTP, EtherChannel e HSRP, senza dimenticare ovviamente le tecnologie Data-link, le tecnologie VPN e DMVPN, le connessioni point-to-point (PPP e PPPoE) o Multi Access (Frame-Relay e ATM), SysLog, SNMP, Netflow, NTP, CDP e LLDP. Questi e molti altri sono gli argomenti trattati da un buon corso, che consente ovviamente di accedere all’esame per l’ottenimento della certificazione relativa.