Quando ormai la città è in preda ai bombardamenti russi, Helga e suo fratello Peter si trasferiscono da Ursula, la matrigna, ma presto emergono tensioni tra di loro.
Il libro non si limita a raccontare la vita di Helga, ma descrive anche le atrocità della Seconda Guerra Mondiale, come la fame e la violenza subita dai civili. Nel bunker, Helga assiste a episodi di violenza sessuale da parte dei soldati sovietici. Dopo la guerra, Helga e Peter ritrovano una vita normale, tornando a scuola e trasferendosi in Austria con il padre che ha trovato lavoro. Sebbene felice di lasciare Berlino, Helga è triste di dover dire addio a Opa.
TITOLO: Il rogo di Berlino(Autobiografia)
AUTORE: Helga Schneider è nata in Polonia nel 1937, attualmente vive in Italia. Ha pubblicato Il rogo di Berlino” nel 1995 con cui ha esordito nel mondo letterario. Ha passato l’infanzia vivendo nella Berlino degli anni del nazismo, la madre la lascio per unirsi alle SS, successivamente come gia detto prima si stabilisce in Italia a Bologna dove attualmente lavora e vive come cittadina Italiana. Nel 1971 scopre che sua madre è viva e che vive a Vienna, allora va ad incontrarla, l’incontro dura solo mezzora. La madre le fece vedere la divisa nazista di cui era fiera, tentò di fargliela indossare e di regalarle una manciata doro, inorridita di tutto questo Helga scappa e ritorna in Italia. Nel 1998 una sua amica la convince a visitare di nuovo sua madre ormai vicina alla morte, su questincontro scriverà anche il libro Lasciami andare, madre” in cui parla dei suoi legami con sua madre. Il suo ultimo libro è Stelle di cannella”.
RIASSUNTO: Il racconto autobiografico incomincia con Helga che ritrova sua madre nel 1971. Poi con un flashback sincomincia a raccontare i fatti dall’autunno del 1941 in poi. Si racconta che dopo la nascita di Peter, la madre di Helga capisce di aver sbagliato carriera e allora abbandona i suoi figli e si arruola nelle SS. Allora Helga e suo fratello va ad abitare dalla loro zia paterna Margarete, successivamente arriva la nonna paterna di Helga che porterà Peter e Helga ad abitare con lei a Berlino, nel 1942 tornerà il padre di Helga, al quale zia Margaret farà un ricevimento, a questo ricevimento il padre di Helga, Stefan, incontrerà una ragazza, Ursula, che successivamente diventerà la matrigna di Helga e Peter, la nonna si Helga, dopo aver saputo del fidanzamento ritorna in Polonia. Successivamente alla partenza della nonna Helga si sente sola e insicura. Successivamente Helga e suo fratello si trasferiscono da Ursula, la loro matrigna. Si capisce subito che Ursula non accetta Helga, cosi incominciano le loro contraddizioni tra le due. Nel libro Helga non si ferma a raccontare gli avvenimenti della sua vita, ma si possono anche leggere le atrocità e le condizioni di vita durante la seconda guerra mondiale, infatti, le persone dovevano rifugiarsi nei bunker e dovevano combattere” per avere un po’ di cibo e acqua da bere. Poi si possono vedere le violenze che subivano i civili da parte dei soldati che utilizzavano la loro prepotenza, uno di questi esempi è, quando nel bunker si Helga entrano dei soldati sovietici che violentano Erika e Gudrun. Il libro si conclude con Helga e Peter incominciano ad avere una vita normale”, incominciano ad andare a scuola. Poi si trasferiscono in Austria dove il loro padre trova lavoro fisso. Helga è felice di lasciar Berlino, ma non è felice di dover lasciare Opa.
PERSONAGGI: Ø Helga Schneider: E una bambina di 6 anni, vive con la sua matrigna la quale la manda in due collegi diversi credendola malata, nei quali matura il pensiero contro il nazismo ed è la narratrice e la protagonista del racconto.
Ø Peter: Fratello di Helga. Era influenzato dalla matrigna la quale lo influenzava sulle sue opinioni sul Fuhrer e Hitler. Alla fine del libro incomincia le elementari.
Ø Erika e Gurdun: Sono le compagne di bunker di Helga, non sopravvivono fino alla fine della guerra.
Ø Ursula: Matrigna di Helga, era severissima con Helga invece con Peter non usava modi violenti. Punisce Helga picchiandola o chiudendola in una stanza successivamente la manda nei collegi.
Ø Altri personaggi: Nonno Opa, Hilde, Stefan (Padre di Helga), zia Margarete, cugina Eva e zia Hilde.
SPAZIO: La vicenda è ambientata interamente a Berlino, c’è un alternarsi di spazi chiusi e aperti con maggioranza di spazi chiusi. I luoghi acquistano un ruolo fondamentale nella vicenda in quanto rappresentano la seconda guerra mondiale.
TEMPO: Le vicende si susseguono in ordine cronologico, prima avviene l’incontro tra Helga e sua madre del 1971, poi con un flashback si raccontano i fatti avvenuti dal 1941 al 1947( Periodo della seconda guerra mondiale).
STILE: Il linguaggio adottato dall’autore è di facile comprensione, nel racconto sono presenti alcuni termini in lingue straniere(Tedesco e Russo).
TECNICHE DI PRESENTAZIONE DELLE PAROLE DEI PENSIERI DEI PERSONAGGI: Nel racconto prevale il discorso diretto, raramente si può osservare il discorso indiretto.
NARRATORE: Il narratore è il protagonista della vicenda essendo Helga, quindi è interno con focalizzazione zero.
TEMATICHE: L’argomento parla dell’avvento di Hitler, e della seconda guerra. La posizione presa è una sola quella di Helga la qual è contro il nazismo e la pensa diversamente a Hitler rispetto al concetto delle razze.
COMMENTO: Anche se il libro non fa parte del mio genere di libri preferito mi ha colpito molto. Quello che mi ha colpito di più è il modo in cui Helga racconta i fatti, quindi dovessi consigliarlo lo consiglierei a ragazzi che frequentano le superiori.
Audio Lezioni sulla Letteratura del novecento del prof. Gaudio