IL TEMPO
27 Gennaio 2019L’infinito in Luzi
27 Gennaio 2019
TRA 800 E ‘900
Dopo la fortuna di epica e tragedia, generi illustri per eccellenza, il romanzo diventa il genere più fortunato dell’800 â-º fenomeno emergente che acquista legittimità, dignità a livello letterario [cfr. Lettera semiseria di Berchet ] si abbozza una prima sociologia del pubblico letterario: privilegiare il popolo, coloro che ritengono attitudine alle emozioni”, contro i parigini, di fantasia stracca e cuore allentato per troppo esercizio”, e gli ottentotti, caratterizzati da inerzia della fantasia e del cuore”]. Il popolo non ha una cultura elevatissima, non va alla ricerca delle fonti, rispettando i canoni tradizionali: preferisce un genere meno impegnativo per la decifrazione e interpretazione richieste, più avvincente nella trama e più profondo nel confrontarsi con i temi della realtà.
a) Dalla scienza alla coscienza
800 â-º impegno a rappresentare il mondo così come appare agli scrittori
positivismo: inquadrare l’universo sotto rigorose leggi scientifiche, oggettive, universali [fiducia in parametri universali, nel fornire spiegazioni universali al mondo, nell’interpretare i fatti umani].
900 â-º continua l’impegno, la problematizzazione del mondo, ma con occhi diversi.
La coscienza restringe il campo al soggetto che guarda e interpreta il mondo. L’interpretazione del mondo è legata alla coscienza dello scrittore.
Individualismo – relativismo.
b) Dalla sociologia alla psicologia
1. a un’attenzione concentrata sull’individuo, il singolo (vedi romanzo decadente)
â-º romanzi incentrati su una singola figura o che prevedono una forte diminuzione del n° dei personaggi, che sembrano servire alla ‘diagnosi dell’unico protagonista su cui è incentrata l’attenzione.
[cfr. Svevo, Una vita, Senilità, La Coscienza di Zeno, Wilde, Il ritratto dI Dorian Gray -romanzo estetico- in opposizione ai Promessi Sposi]
2. alle inquietudini interiori, dello spirito, a una problematica esistenziale che coinvolge cuore e cervello. Vengono lasciati in secondo piano i bisogni elementari come il legittimo desiderio di coronare nel matrimonio l’amore (Promessi Sposi) o il sostentamento, il lavoro di ‘Ntoni (Malavoglia)
c) Dalla salute alla malattia
800 â-º personaggi nel vigore degli anni, giovani
900 â-º malconci, malaticci. Malattia intellettuale e spesso oltre la normale patologia medica: nevrosi e psicosi [psichiatria-psicanalisi]
cfr. la peste nei Promessi Sposi, il colera che uccide la Longa nei Malavoglia o lestenuazione fisica di Padron ‘Ntoni
cfr. invece Svevo, Pirandello (Enrico IV, Uno, nessuno, centomila), D’Annunzio, De Roberto
d) Dalla res extensa alla res cogitans
800 â-º romanzo giocato sui fatti, incontri, sviluppo esteriore, la vita in movimento, azione; usando un termine aristotelico, sul mythos= intreccio, trama, vicenda, fabula. In secondo piano si collocano le riflessioni, i pensieri che accompagnano i fatti. Estensione materiale degli eventi.
900 â-º si sviluppa la vita del personaggio dentro il personaggio stesso, nel mondo del suo pensiero, dei suoi ragionamenti, meditazioni. Si ha linteriorizzazione della vita e prevale lethos = considerazioni che accompagnano la vicenda.
Il racconto si riduce all’osso ® questo è un elemento strutturale di crisi, che riguarda:
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la FORMA
Presenza di funzioni che ‘prevaricano lo spazio dedicato alla trama, e che non appartengono al registro narrativo:
– introspezione penetrazione dello scrittore nell’animo del personaggio. Ne rovista i pensieri, i sentimenti
– monologo interiore: epifania, da parte del personaggio, del suo mondo interiore. Manca uno sbocco in parola, esposizione verbale (e pertanto soggiacente alle strutture logico-discorsive del linguaggio).
– riflessione filosofica: tentativo di illustrare una verità, come in Pirandello (cfr. forme della saggistica filosofica /dialettica, logica).
– proclama / manifesto, programma presentato al pubblico perché venga accolto da esso. Cfr. D’Annunzio, Le vergini delle rocce (superomismo, visione oligarchica della società), Fogazzaro, Il Santo. La fabula risulta interrotta, si ‘perde il filo. Il dialogo diventa un pretesto per un dibattito delle opinioni e delle idee.
Ne derivano due tipi di romanzo: ? ANALITICO
I tre romanzi di Svevo â-º introspezione dell’analisi che ‘denuda i sistemi psicologici messi in atto per nascondere a sé la verità, per controllare situazioni angoscianti.
? A TESI
saggio, manifesto o anche ‘antiromanzo. Vedi D’Annunzio, Fogazzaro,
Pirandello.
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il PERSONAGGIO
800 â-º portatore di valori positivi. Personaggio / eroe.
Vedi anche l’eroe verghiano, figura a tutto tondo su cui si abbatte un destino tragico che nulla toglie alla statura del personaggio [eroe tragico] ® di lui resta, infatti, dopo la sconfitta, letica del lavoro, imprenditoriale, capitalistica
900 â-º Nel decadentismo questa figura resta solo negli autori cattolici (De Marchi, Demetrio Pianelli 1888, Fogazzaro, Il santo 1905, Tozzi, Il podere, 1921) come eroe perseguitato, oppure, in D’Annunzio, Le vergini delle rocce, eroe velleitario, incapace di realizzare il suo programma in fatti tangibili: in questo romanzo ha rilievo centrale la figura del superuomo che rimane poi senza sbocchi: resta presagita, sognata. L’eroe non riesce più a trovare un primato, una realizzazione dei suoi sogni, dei suoi valori nella società.
Inetto: capovolgimento ancora più radicale dell’eroe. Colui che non è adatto alla vita, incapace di entrare nella lotta quotidiana (struggle for life) non solo per l’esistenza (tema già verghiano), ma per il predominio, il successo, la scalata. Svevo mostra lottatori e contemplativi, la cui vita è troppo nobile, non si integrano nel mondo del disvalore, ne sono travolti.
Il vinto verghiano qui assume la forma del disintegrato, inadatto, come ce lo mostra -in tale accezione- Pirandello â-º perdita di identità: tante quante gli altri ci attribuiscono (Ma allora tu chi sei?”- Io sono il fu Mattia Pascal”).