Il ruolo del DS nella inclusione scolastica

Quadro normativo di riferimento

L’inclusione scolastica degli alunni stranieri è regolata da diversi provvedimenti normativi in Italia:

1. Costituzione Italiana: L’articolo 3 garantisce l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, senza distinzione di lingua, religione o origine etnica. L’articolo 34 stabilisce il diritto all’istruzione per tutti.
2. Legge 107/2015 (Buona Scuola): Promuove l’inclusione e la valorizzazione delle diversità, prevedendo specifiche azioni per l’accoglienza e l’integrazione degli studenti stranieri.
3. DPR 394/1999: Regolamenta le modalità di inserimento degli alunni stranieri nelle scuole italiane, prevedendo l’obbligo di agevolarne l’inserimento e di adottare specifici interventi didattici.
4. Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (2014): Forniscono indicazioni operative per le scuole, suggerendo strategie per favorire l’integrazione linguistica e culturale degli studenti stranieri.

Responsabilità dirigenziali

Il Dirigente scolastico ha un ruolo centrale nell’assicurare che la scuola adotti pratiche inclusive efficaci, secondo quanto stabilito dal quadro normativo. Le sue responsabilità si articolano in diverse azioni:

1. Sviluppo di un Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) inclusivo:
   • Il Dirigente deve assicurarsi che il PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa), preveda misure specifiche per l’inclusione degli alunni stranieri, garantendo l’accesso a programmi di alfabetizzazione in italiano come L2, e promuovendo attività che valorizzino la diversità culturale.
2. Coordinamento e formazione del personale:
   • Il Dirigente deve promuovere la formazione continua dei docenti e del personale scolastico sulle tematiche dell’interculturalità e dell’inclusione, organizzando corsi e seminari specifici. Deve anche coordinare il lavoro dei docenti affinché adottino metodologie didattiche inclusive.
3. Promozione dell’accoglienza e orientamento:
   • È compito del Dirigente organizzare un’accoglienza efficace per gli alunni stranieri e le loro famiglie. Questo include la predisposizione di un percorso di orientamento che faciliti l’inserimento dei nuovi arrivati, informandoli sui loro diritti e doveri, sulle modalità di funzionamento della scuola e sull’offerta educativa.
4. Pianificazione di interventi individualizzati:
   • Il Dirigente deve supervisionare l’elaborazione di piani didattici personalizzati per gli alunni che necessitano di supporto specifico, in collaborazione con il Consiglio di Classe e il Team di inclusione. Questo include l’individuazione dei bisogni educativi speciali (BES) e l’eventuale attivazione di risorse esterne.
5. Collaborazione con il territorio e le famiglie:
   • È essenziale che il Dirigente promuova la collaborazione con enti locali, servizi sociali, associazioni culturali e organizzazioni non governative per offrire supporto agli alunni e alle loro famiglie. Questo può includere servizi di mediazione culturale e linguistica, assistenza psicologica e attività extracurriculari.
6. Monitoraggio e valutazione delle azioni inclusive:
   • Il Dirigente è responsabile del monitoraggio continuo delle iniziative adottate per l’inclusione, attraverso la raccolta di dati, il confronto con i docenti e gli alunni, e la revisione periodica dei piani di intervento. Deve anche garantire che i risultati ottenuti siano condivisi con la comunità scolastica e che eventuali criticità vengano affrontate tempestivamente.

Conclusione

In sintesi, il Dirigente scolastico ha un ruolo strategico nel garantire l’inclusione degli alunni stranieri, attraverso la pianificazione di interventi mirati, la formazione del personale, il coinvolgimento delle famiglie e il monitoraggio costante delle pratiche inclusive. L’obiettivo è costruire una scuola che non solo rispetti le diversità, ma le consideri come una risorsa preziosa per la crescita di tutti gli studenti.