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28 Dicembre 2019Nel secondo capitolo de “I Promessi Sposi”, Alessandro Manzoni ci presenta l’incontro tra Don Abbondio e Renzo Tramaglino.
Renzo, ignaro delle minacce ricevute da Don Abbondio, si reca dal curato per definire i dettagli del suo imminente matrimonio con Lucia. Tuttavia, trova Don Abbondio reticente e evasivo.
Il curato, ancora scosso dall’incontro con i bravi, cerca di evitare l’argomento del matrimonio inventando scuse e impedimenti. Renzo, inizialmente confuso, diventa sempre più sospettoso e insistente. Don Abbondio alla fine inventa un latinorum di impedimenti canonici inesistenti, lasciando Renzo frustrato e perplesso.
Il capitolo si conclude con Renzo che lascia la casa di Don Abbondio, determinato a scoprire la verità e a sposare Lucia nonostante gli ostacoli imprevisti.
Analisi e Commento
- Caratterizzazione dei personaggi:
- Don Abbondio si conferma come un personaggio debole e codardo, incapace di affrontare direttamente i problemi.
- Renzo emerge come un giovane onesto e determinato, ma anche ingenuo di fronte alle macchinazioni del mondo.
- Temi principali:
- Il conflitto tra verità e menzogna
- L’abuso di potere e di conoscenza (rappresentato dal latinorum di Don Abbondio)
- La frustrazione dell’innocente di fronte all’ingiustizia
- Stile narrativo:
- Manzoni usa l’ironia e il sarcasmo per descrivere il comportamento di Don Abbondio.
- Il dialogo tra i due personaggi è ricco di tensione drammatica e umorismo.
- Elementi linguistici:
- L’uso del “latinorum” come esempio di linguaggio usato per confondere e intimidire.
- Il contrasto tra il linguaggio semplice di Renzo e quello evasivo di Don Abbondio.
- Rilevanza per la trama:
- Questo capitolo intensifica il conflitto centrale del romanzo, mostrando come le macchinazioni di Don Rodrigo comincino a influenzare direttamente la vita dei protagonisti.
Conclusione
Il secondo capitolo de “I Promessi Sposi” è cruciale per lo sviluppo della trama. Manzoni usa l’incontro tra Don Abbondio e Renzo per evidenziare i temi della giustizia, dell’onestà e del coraggio di fronte alle avversità. La scena offre anche una critica sottile all’uso improprio del potere e della conoscenza, temi che rimangono rilevanti ancora oggi.