U.SABA – CASA E CAMPAGNA – L’arboscello: analisi e commento
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6 Settembre 2016
Il sentiero dei nidi di ragno è il primo romanzo di Italo Calvino.
Ambientato in un piccolo paese ligure durante la seconda guerra mondiale, quando in Italia era presente la Resistenza partigiana, il romanzo si apre con l’immagine di una mattina in cui regna la quiete, quiete prontamente spezzata da un grido di Pin.
Pin , protagonista di questo romanzo, è un bambino di circa dieci anni, orfano di madre e con il padre marinaio disperso e perciò vive con la sorella Rina , una prostituta detta La nera che frequenta i militari tedeschi.
Pin è un bambino abbandonato a se stesso che non gioca con i suoi coetanei perché considerato troppo grande da questi perciò passa le sue giornate in un osteria in compagnia dei grandi che lo ritengono comunque troppo piccolo per i loro discorsi da grandi.
Un giorno nell’osteria si presenta un uomo, un partigiano, venuto ad organizzare un “gap” , parola di cui Pin ignora il significato.
Da questi uomini Pin riceve l’incarico di rubare una pistola P38 a un marinaio tedesco, amante della sorella. Pin riesce nell’impresa ma quando torna all’osteria rimane deluso poiché gli uomini rimangono indifferenti a ciò che egli è riuscito a portare a termine.
Furioso per la poca attenzione dei suoi “amici” si rifugia nel suo posto preferito, che solo lui conosce ovvero dove i ragni fanno il nido, qui decide di sotterrare la pistola e di tenere il cinturone ma, sulla strada per il ritorno, viene catturato da dei militari tedeschi.
Dopo un interrogatorio in cui subisce violenze dai tedeschi viene imprigionato, qui in prigione conosce Lupo Rosso, un giovane e coraggioso partigiano.
Pin insieme a Lupo Rosso riesce ad evadere ma una volta fuori ,dopo essersi separati, Lupo Rosso manca al loro appuntamento e quindi Pin si ritrova a girovagare nel bosco da solo fino ad arrivare alla tana dei nidi di ragno.
Qui incontra Cugino , che lo condurrà al gruppo di partigiani di cui fa parte , il distaccamento del Dritto, dove incontra tra i tanti : Dritto il comandante, Mancino il cuoco , Giglia la moglie del cuoco , Pelle e il ritrovato Lupo Rosso.
Pin decide allora di entrare a far parte di questo distaccamento e una sera , durante uno dei tanti spettacoli canori di Pin, il Dritto distratto e incantato dallo sguardo di Giglia, di cui è innamorato , appicca il fuoco all’accampamento così da costringere l’intero gruppo a fuggire e a ripararsi in un vecchio casolare.
Questo fatto non passa inosservato al comandante Ferriera e il commissario Kim, i quali gli avvertono che Pelle , dopo essere scappato per cercare la pistola nascosta di Pin , gli ha traditi avvertendo i tedeschi del loro gruppo.
Così il gruppo si prepara all’imminente battaglia alla quale non parteciperà Pin , il Dritto e la Giglia , i quali verranno scoperti a consumare il loro rapporto d’amore da Pin.
Dopo la battaglia i partigiani si ritrovano e Pin con una canzone comincia a rivelare il tradimento di Giglia, allora il Dritto per fermarlo lo malmena facendolo scappare .In un primo momento si reca alla tana dei nidi di ragno per recuperare la sua pistola ma non la trova intuendo che Pelle l’avesse presa. Allora amareggiato si reca dall’unica persona che li sia rimasta ,sua sorella , che adesso sta con i tedeschi. Da lei ritrova la sua pistola , che le era stata donata da un giovane delle brigate nere ovvero Pelle.
Allora il bambino ritorna nel suo luogo preferito per nasconderla nuovamente, ma qui incontra Cugino.
Cugino , anche se lui era stato sempre critico verso le donne, confessa a Pin che dopo mesi in montagna vorrebbe andare con una donna . Pin all’inizio ci rimane male perché pensava di aver trovato un adulto diverso dagli altri ma nonostante ciò lo manda da sua sorella. Ma invece lo vede ritornare pochi minuti dopo, dicendo a Pin che ci aveva ripensato e che le donne gli fanno schifo.
Così Pin , felice di aver trovato un amico che lo capisca, si allontana mano nella mano con Cugino in una notte piena di lucciole.
Questo libro come molti dei libri di Calvino mi è piaciuto, ho trovato molto interessante il modo in cui l’autore ci mostra questo periodo della storia attraverso lo sguardo innocente di un bambino che si è trovato catapultato nel mondo dei grandi del quale cerca in tutti i modi di dargli un significato. Così come quando cerca di trovare un significato a quelle parole che non capisce , a volte anche solo per farsi accettare dagli adulti e sentirsi a sua volta un piccolo adulto.
Nicole Ripa Sole