Il Saul di Vittorio Alfieri
28 Dicembre 2019Giuseppe Ungaretti nomade e i suoi fiumi
28 Dicembre 2019“Gallia est omnis divisa in partes tres”, è una delle frasi più celebri della letteratura latina e un punto di partenza fondamentale per lo studio della storia romana e della Gallia.
Analizziamo insieme questa frase:
- Traduzione letterale: “La Gallia, nel suo complesso, è divisa in tre parti”.
- Significato: Cesare, all’inizio della sua opera, ci presenta una mappa etnografica della Gallia, dividendola in tre grandi aree:
- Belgae: Abitavano la parte settentrionale della Gallia, corrispondente all’attuale Belgio e parte della Francia settentrionale. Erano considerati i più bellicosi e i meno civilizzati tra i galli.
- Aquitani: Occupavano la parte sud-occidentale della Gallia, corrispondente all’attuale Aquitania. Erano un popolo di origine basca, con una cultura e una lingua distinte.
- Celti: O Galli, come li chiamavano i romani, occupavano la parte centrale della Gallia. Erano un popolo molto eterogeneo, con diverse tribù e dialetti.
Perché Cesare inizia così il suo racconto?
- Contesto storico: Cesare, inviato in Gallia come governatore, aveva l’obiettivo di conquistare e sottomettere questo territorio. Iniziare il suo racconto con una descrizione geografica ed etnografica della Gallia serviva a fornire al lettore un quadro generale della situazione e a giustificare la sua campagna militare.
- Scopo didattico: Il De Bello Gallico non è solo un resoconto di una campagna militare, ma anche un manuale di strategia militare. Descrivendo le diverse popolazioni galliche, Cesare fornisce ai suoi lettori (principalmente i giovani aristocratici romani) informazioni utili per comprendere le dinamiche politiche e sociali della Gallia.
- Funzione retorica: L’affermazione categorica e precisa di dividere la Gallia in tre parti trasmette un’idea di ordine e di controllo, sottolineando la superiorità culturale e militare dei romani rispetto ai galli.
Perché questa frase è così famosa?
- Brevità e chiarezza: È una frase concisa e incisiva, facile da memorizzare.
- Valore simbolico: Rappresenta l’inizio di una grande impresa, la conquista della Gallia da parte di Roma.
- Utilizzo in altri contesti: È stata spesso citata e parodiata nel corso dei secoli, diventando un modo di dire per indicare una divisione netta e precisa.
Testo e traduzione del passo tratto dall'”Incipit del De Bello Gallico” di Giulio Cesare:
Testo: Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur. Hi omnes lingua, institutis, legibus inter se differunt. Gallos ab Aquitanis Garumna flumen, a Belgis Matrona et Sequana dividit.Horum omnium fortissimi sunt Belgae, propterea quod a cultu atque humanitate provinciae longissime absunt, minimeque ad eos mercatores saepe commeant atque ea quae ad effeminandos animos pertinent important, proximique sunt Germanis, qui trans Rhenum incolunt, quibuscum continenter bellum gerunt.Qua de causa Helvetii quoque reliquos Gallos virtute praecedunt, quod fere cotidianis proeliis cum Germanis contendunt, cum aut suis finibus eos prohibent aut ipsi in eorum finibus bellum gerunt. Eorum una pars, quam Gallos obtinere dictum est, initium capit a flumine Rhodano, continetur Garumna flumine, Oceano, finibus Belgarum, attingit etiam ab Sequanis et Helvetiis flumen Rhenum, vergit ad septentriones. Belgae ab extremis Galliae finibus oriuntur, pertinent ad inferiorem partem fluminis Rheni, spectant in septentrionem et orientem solem. Aquitania a Garumna flumine ad Pyrenaeos montes et eam partem Oceani quae est ad Hispaniam pertinet; spectat inter occasum solis et septentriones. |
Traduzione:
“La Gallia nel suo complesso è divisa in tre parti, una delle quali è abitata dai Belgi, un’altra dagli Aquitani, e la terza da coloro che nella loro lingua sono chiamati Celti e nella nostra Galli. Questi popoli differiscono tra loro per lingua, istituzioni e leggi. Il fiume Garonna separa i Galli dagli Aquitani, e i fiumi Marna e Senna li separano dai Belgi. Tra tutti, i più forti sono i Belgi, poiché sono i più lontani dalla civiltà e raffinatezza della provincia, e i mercanti raramente si recano da loro, portando poche di quelle cose che ammorbidiscono gli animi, e perché sono i più vicini ai Germani, che abitano oltre il Reno, con i quali sono continuamente in guerra. Per questa stessa ragione, anche gli Elvezi superano il resto dei Galli in valore, poiché quasi ogni giorno si scontrano in battaglie con i Germani, respingendoli dai loro territori o attaccandoli nei loro confini. Una parte di questi, che si è detto essere occupata dai Galli, ha inizio dal fiume Rodano, è delimitata dal fiume Garonna, dall’Oceano e dai confini dei Belgi, e tocca il fiume Reno dai territori dei Sequani e degli Elvezi, volgendo verso settentrione. I Belgi, partendo dai confini più estremi della Gallia, si estendono fino alla parte inferiore del fiume Reno e guardano verso nord e oriente. L’Aquitania si estende dal fiume Garonna fino ai Pirenei e alla parte dell’Oceano che si trova vicino alla Spagna, e si volge tra occidente e settentrione.” |