La prosa del duecento
28 Dicembre 2019L’indefinito negativo nemo nihil
28 Dicembre 2019L’Aulularia (o La commedia della pentola) di Plauto è una commedia che ruota attorno a un vecchio avaro di nome Euclione, il quale scopre casualmente un tesoro nascosto (una pentola piena d’oro) nella sua casa.
Questo evento dà inizio a una serie di eventi caratterizzati dalla sua ossessione nel proteggere il tesoro e dalla paura costante di essere derubato.
Il ruolo del tesoro nella trama
Il tesoro è centrale nella trama dell’Aulularia e rappresenta non solo il motore degli eventi, ma anche un simbolo dell’avidità e della paranoia di Euclione. Da quando trova la pentola d’oro, Euclione vive in uno stato di ansia e sospetto, credendo che tutti gli altri personaggi stiano complottando per rubarglielo. Il timore ossessivo che qualcuno possa scoprire la sua fortuna lo rende sempre più ridicolo e tragicamente isolato.
Simbolismo del tesoro
- Avidità e paranoia: Il tesoro diventa un simbolo dell’avidità patologica di Euclione. La sua vita ruota attorno alla protezione della pentola, fino a sviluppare una paranoia che lo fa sospettare di tutti, anche di persone innocue.
- Sovversione dei valori: Invece di godere della ricchezza o usarla per migliorare la sua condizione di vita, Euclione è ossessionato dall’idea di tenerla nascosta. Questo paradosso mette in luce la follia della ricchezza fine a sé stessa, che non porta felicità ma solo infelicità e isolamento.
- Contrasto sociale: Plauto, con il personaggio di Euclione, sembra anche voler commentare in modo comico ma critico l’attaccamento eccessivo alle ricchezze materiali. Euclione non si distingue per intelligenza o nobiltà d’animo, e il suo comportamento esasperato crea una netta distinzione tra chi possiede ricchezze ma vive nella miseria interiore, e chi, come i giovani innamorati della commedia, vive in armonia con i propri desideri e sentimenti.
Fine del tesoro (e della commedia)
La commedia si interrompe bruscamente, poiché il finale dell’Aulularia è andato perduto nel tempo. Tuttavia, da fonti successive, sappiamo che il tesoro viene rubato dall’astuto servo Strobilo e infine restituito. Inoltre, ci sarebbe stato un lieto fine che prevedeva il matrimonio tra Fedria, la figlia di Euclione, e Liconide, un giovane che l’aveva precedentemente sedotta. In questa conclusione, Euclione, ormai consapevole della propria follia, avrebbe accettato di cedere il tesoro come dote per il matrimonio.
Conclusione
Il tesoro dell’Aulularia rappresenta il fulcro comico attorno al quale si sviluppa la vicenda, ma è anche un mezzo per Plauto di riflettere sull’avidità, sulla paura e sulle distorsioni della natura umana. L’ossessione di Euclione per la pentola d’oro lo rende una caricatura dell’avaro, un personaggio che sacrifica ogni gioia e relazione per la protezione di una ricchezza che, alla fine, non potrà mai realmente godere.