Musica e vita
27 Gennaio 2019Ade , il dio degli Inferi
27 Gennaio 2019Il testo argomentativo di Luca Manzoni
1. LA STRUTTURA DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
La struttura base del testo argomentativo può essere così schematizzata:
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PROBLEMA o TEMATICA
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TESI
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ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA TESI
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ANTITESI
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ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA ANTITESI
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CONFUTAZIONE DELLE ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA ANTITESI
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SINTESI o CONCLUSIONE
Questa struttura, in generale valida, ammette delle varianti, legate allo spostamento o alla soppressione di uno degli elementi che la compongono. In linea di massima si potrà verificare una delle seguenti possibilità:
– Inversione della tesi e dell’antitesi. Talvolta l’autore enuncia all’inizio le opinioni antitetiche ( = opposte ) alle sue, le quali vengono invece esposte solo alla fine:
PROBLEMA o TEMATICA
ANTITESI
ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA ANTITESI
CONFUTAZIONE DELLE ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA ANTITESI
TESI
ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA TESI
SINTESI o CONCLUSIONE
– Inversione delle argomentazioni rispetto alle rispettive tesi e antitesi. Talvolta l’autore scrive le argomentazioni prima delle rispettive tesi e antitesi:
PROBLEMA o TEMATICA
ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA TESI
TESI
ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA ANTITESI
ANTITESI
CONFUTAZIONE DELLE ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA ANTITESI
SINTESI o CONCLUSIONE
– Spostamento della tesi alla fine del testo. Talvolta l’autore non enuncia all’inizio le sue opinioni e si limita a registrarle alla fine, dopo aver addotto le prove a esse relative e aver confutato le eventuali obiezioni:
PROBLEMA o TEMATICA
ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA TESI
ANTITESI
ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA ANTITESI
CONFUTAZIONE DELLE ARGOMENTAZIONI A FAVORE DELLA ANTITESI
TESI
SINTESI o CONCLUSIONE
L’utilizzo di uno o dell’altro di questi diversi modi di sviluppare il testo argomentativo dipende dalle scelte e dagli obiettivi prefissati di chi scrive. In rapporto alle diverse situazioni, infatti, puoi scegliere come argomentare le tue opinioni; puoi, per esempio, scegliere di colpire il tuo interlocutore demolendo l’antitesi oppure puoi decidere di anticipare le tue argomentazioni al fine di accrescere la curiosità del tuo lettore.
2. COME ORDINARE UN TESTO ARGOMENTATIVO
Nella fase di stesura, come è buona norma per ogni testo scritto, è necessario creare un insieme organico, logico e coerente, dotato cioè di ordine espositivo, chiarezza e corrette scelte linguistiche. Nelle argomentazioni è buona norma progettare in quale ordine disporre gli argomenti.
A seconda delle esigenze, potrai così seguire alcune indicazioni di base, quali:
– disporre gli argomenti deboli per primi e quelli ritenuti più forti a conclusione del ragionamento ( ordine crescente ); in tal modo l’attenzione del lettore si concentra sugli argomenti finali che rimangono in evidenza ( effetto “sandwich” );
– cominciare, all’opposto, con gli argomenti più forti, per terminare con quelli meno convincenti ( ordine decrescente ); questa tecnica è da preferire quando vogliamo coinvolgere il lettore fin dall’inizio dell’argomentazione;
– inserire gli argomenti secondo il “principio di autorità”: per sostenere la tesi, è possibile cioè utilizzare come prova l’autorevole opinione di un esperto della materia di cui stai parlando o di un personaggio noto per il successo che ha ottenuto, di un ente pubblico o provato o anche di una maggioranza qualificata di persone.
Questo tipo di tecnica argomentativa ha un effetto psicologico, perché colpisce emotivamente il lettore e lo porta a seguire il parere della voce autorevole e ad accettare la tua argomentazione.
3. DUE PUNTI CRITICI: L’ESORDIO E LA SINTESI / CONCLUSIONE
All’esordio spetta il compito di introdurre il tema o problema di cui si parlerà ; esso avrà quindi un taglio espositivo- oggettivo; nell’esordio è possibile seguire le strategie di scrittura seguenti:
– enunciare la tesi
– anticipare le tappe fondamentali del ragionamento
– presentare le fonti e la documentazione da cui si è partiti
Ricorda che la parte introduttiva / esordio ha una funzione fondamentale, quella di creare interesse predisporre alla lettura. E’ preferibile evitare di mettere in risalto eccessivo la nostra conoscenza del tema o sottolineare la nostra obiettività nell’enunciazione dei fatti: annoieremmo il lettore e giocheremmo allo scoperto perdendo tempo e spazi preziosi.
A sua volta la sintesi / conclusione ha funzione circolare rispetto all’introduzione: la sua funzione è quella di “chiudere il cerchio” ( = ring komposition ); inoltre, nella sintesi è possibile apportare un contributo personale al dibattito esposto, motivando in modo sempre argomentativo l’adesione alla tesi iniziale.
Pertanto una buona conclusione dovrà:
– riprendere i punti trattai sintetizzandoli
– ribadire la tesi
– proporre un appello concreto all’azione, prospettando soluzioni personali al problema
trattato.
4. La COESIONE INTERNA: strategie
Il corretto utilizzo dei connettivi testuali è fondamentale nella costruzione di un testo argomentativo; essi, infatti, segnalano/esplicitano i passaggi in cui si articola il tuo ragionamento (quindi il tuo testo) e permettono così di riconoscere le relazioni tra le componenti dell’argomentazione.
E’ importante che le varie parti ( = paragrafi ) del testo siano collegate tra loro in modo coerente e coeso.
Per spiegare il significato di questi due termini possiamo riferirci alla similitudine del MURO DI MATTONI.
Possiamo paragonare la funzione dei connettivi a quella svolta nei muri dal calcestruzzo, che mantiene i mattoni uniti e compatti tra loro:
Infatti i CONNETTIVI TESTUALI ( = calcestruzzo ) hanno lo scopo di rendere le parti = ( paragrafi ) =
( mattoni ) del TESTO ( = muro ) :
1) COESE ( = unite );
2) COERENTI ( = sensate dal punto di vista logico / temporale ).
Come si fa a rendere i paragrafi coesi e coerenti? Collegandoli tra loro secondo un ordine gerarchico e logico, servendoti dei connettivi più appropriati.
I connettivi testuali sono di 2 tipi:
– CONNETTIVI GERARCHICI;
– CONNETTIVI LOGICO – SEMANTICI
a) CONNETTIVI GERARCHICI
Hanno la funzione di ordinare i PARAGRAFI del testo, secondo una GERARCHIA di importanza; essi costituiscono la coesione esterna del testo argomentativo perché mettono in evidenza la successione dei vari argomenti. Eccone alcuni esempi:
– per presentare il primo argomento: IN PRIMO LUOGO …, PER COMINCIARE…, INNANZITUTTO…, PRIMA DI TUTTO…, PER PRIMA COSA…, ecc.
– per presentare il secondo argomento: ( IN SECONDO LUOGO … , INOLTRE …, IN AGGIUNTA A CIO’…, SECONDARIAMENTE…, POI… ecc.).
– per presentare l’ultimo argomento: ( INFINE …, PER CONCLUDERE …, PER FINIRE …, ecc. ).
– per introdurre un’opposizione di idee ( = antìtesi ):
( MA…, DA UNA PARTE … DALL’ALTRA…, D’ALTRO CANTO…, ALCUNI RITENGONO CHE…, ALTRI PENSANO CHE…; GLI UNI SOSTENGONO CHE…, GLI ALTRI, AL CONTRARIO …; DA UNA PARTE C’è CHI SOSTIENE…, DALL’ALTRA INVECE…; ecc. ).
– per introdurre una conseguenza logica: DI CONSEGUENZA…, DUNQUE…, NE CONSEGUE CHE…, IL RISULTATO E’ CHE…, ecc. ).
– per esprimere le proprie idee ( solo nella sintesi !!! ):
( DAL MIO PUNTO DI VISTA…, PER QUANTO MI RIGUARDA…, LA MIA OPINIONE E’ CHE…, RITENGO CHE …, SONO GIUNTO ALLA CONCLUSIONE CHE…, ecc.).
b) CONNETTIVI LOGICO – SEMANTICI
All’interno dei singoli paragrafi, puoi servirti dei cosiddetti connettivi “LOGICO – SEMANTICI”; essi costituiscono dunque la coesione interna ai singoli paragrafi perché esplicitano / evidenziano i passaggi logici del tuo ragionamento.
I connettivi logico – semantici principali sono i seguenti:
– CONNETTIVI CAUSALI : servono per introdurre le argomentazioni a sostegno delle tesi
( INFATTI…, NON A CASO…, DATO CHE…, POICHE’…, PERCHE’ …);
– CONNETTIVI AGGIUNTIVI: vanno usati per aggiungere ulteriori argomentazioni
( E…, ANCHE…, INOLTRE, PER DI PIU’, AGGIUNGIAMO IL FATTO CHE …);
– CONNETTIVI CONCESSIVE: si usano per introdurre le eventuali obiezioni alla tesi o al discorso
Presentato.
( SEBBENE, NONOSTANTE CIO’, AMMETTENDO CHE…, ANCHE SE E’
VERO …, SE E’ VERO CHE … );
– CONNETTIVI AVVERSATIVI: si usano per confutare ( = ribattere un’affermazione per dimostrarla
errata o infondata ) le eventuali obiezioni.
( MA…, INVECE…, PER ALTRO…, TUTTAVIA… );
– CONNETTIVI CONCLUSIVI: introducono la sintesi , cioè la conclusione del ragionamento
( QUINDI…, PERCIO’…, DUNQUE…, IN CONCLUSIONE…, CONCLUDENDO …).
5. LE FASI DELLA SCRITTURA DEL TESTO ARGOMENTATIVO
1^ FASE: LA LETTURA ATTENTA DELLA TRACCIA
Leggi attentamente il titolo e individua gli argomenti ( nuclei tematici ) richiesti, o proposti dal materiale di documentazione fornito come fonte.
Occorre focalizzare la richiesta della traccia e il punto di vista proposto ( l’enunciato è un’affermazione e posso essere d’accordo o no: se lo sono, inizio affermando con le mie parole l’enunciato stesso, se no, ne formulo un altro e lo dimostro ).
E’ possibile ricorrere ad una analisi sintattico – lessicale della traccia, in quanto i temi argomentativi presentano un titolo abbastanza articolato e complesso: in primo luogo svolgo l’analisi del periodo della traccia, individuando la frase reggente, le subordinate o coordinate; poi faccio l’analisi logica per individuare il soggetto e gli altri complementi / argomenti della traccia; infine leggo attentamente il lessico, cercando di capire bene il significato di tutte le parole; se non li conosco, mi servo del vocabolario della Lingua Italiana.
Insomma, bisogna esaminare molto bene il titolo del tema, in tutte le sue parti, per capire come l’argomento proposto vada trattato.
2^ FASE: LA RACCOLTA DI IDEE E LA MAPPA CONCETTUALE
E’ indispensabile basare il discorso il più possibile su fatti e acquisire informazioni attraverso tutti i mezzi a tua disposizione ( libri, giornali, televisione, Internet … ); ciò serve a documentarti e raccogliere più idee possibili per sostenere con forza e competenza le tue tesi.
Fatto questo lavoro, organizza le idee raccolte in una mappa concettuale, secondo il metodo imparato in classe, dividendo le argomentazioni a favore e quelli contrari a una determinata tesi.
Nella mappa concettuale serviti di FRASI – CHIAVE ( non semplici “parole – chiave” poiché queste non ti aiutano poi a sviluppare un testo ! ) , cioè brevi affermazioni o domande retoriche significative che sintetizzino le tue idee raccolte; un tema argomentativo da Liceo, deve contenere almeno 5 TESI e altrettante ANTITESI ( = obiezioni ), ciascuna delle quali deve essere sostenuta con almeno 3 ARGOMENTAZIONI.
3^ FASE: PIANIFICARE IL TESTO. LA SCALETTA
Per discutere un argomento o per persuadere gli altri della validità della tua tesi e’ importante organizzare il materiale a disposizione e riuscire a esporre le tue idee in modo logico ed efficace.
In un tetso argomentativo potresti organizzare il materiale raccolto in una scaletta di idee secondo in:
– ORDINE LOGICO, con cui disporre in modo coerente ragionamenti a favore o contro;
– ORDINE IDEOLOGICO, con cui sostenere la tua tesi e difenderla con argomentazioni , dat, esempi ecc.
4^ FASE : LA COPIA DI LAVORO ( la cosiddetta “BRUTTA COPIA” ).
Schema di lavoro per punti
Scrivi la copia di lavoro sviluppando le frasi – chiave della mappa concettuale e riordinate nella sclaetta di idee, seguendo uno schema a punti, come per esempio:
– Elenca gli argomenti da affrontare;
– Suddividi ogni argomento in tesi ed eventuali esempi ( per concretizzare ): posso cercare i “perché”
( causa o fine ) di quanto affermato nella traccia, o le conseguenze;
– Valuta la coerenza delle tesi / antitesi sostenute
( le tesi sono pertinenti con la traccia? Ho argomentato in modo logico motivando il “perché” delle mie affermazioni ? Ci sono concetti o idee ripetute ?…) ;
-Valuta la coesione delle tesi / antitesi sostenute
(Ho collegato tra loro le idee con i connettivi gerarchici o logici adeguati ? Sono riconoscibili le parti strutturali del tema argomentativo: TESI – ANTITESI – ARGOMENTAZIONI – SINTESI ? Vi sono periodo o affermazioni lasciate in sospeso? Ho strutturato il testo in PARAGRAFI ? Ciascuno di questi corrisponde ad un nucleo di idee specifico? …) ;
-Valuta la correttezza formale del testo ( Ho evitato la cacografia , cioè il contrario della calligrafia? Ho controllato ortografia e punteggiatura? Hai controllato la sintassi: ampiezza dei periodi, anacoluti, idee lineari e semplici ? Ho controllato le concordanze di numero e genere dei verbi? E la correlazione di tempi verbali ? Ho controllato l’uso dei pronomi per evitare ripetizioni? Hai controllato il lessico: lemmi gergali o pass – partout ? Hai evitato “frasi banali o luoghi comuni” ? … ).
5^ FASE: LA “COPIA DEFINITIVA” ( = la cosiddetta “BELLA COPIA” )
Nella fase definitiva della scrittura, occorre strutturare l’impaginazione, rispettando gli opportuni “punti a capo” .
Rileggi il testo secondo il metodo di revisione imparato in classe, con particolare attenzione alla GRAFIA, ORTOGRAFIA, PUNTEGGIATURA, SINTASSI E LESSICO.
Devi rileggere il testo almeno 3 volte: nella 1^ rilettura controlla grafia, ortografia e punteggiatura; nella 2^ la sintassi; infine, nella 3^ rilettura, controlla il lessico secondo i criteri sopra citati.
Come controllo finale verifica la PARAGRAFAZIONE: dividere il testo in sequenze o paragrafi, magari lasciando un rigo vuoto tra ciascun paragrafo: ricorda che ogni paragrafo deve corrispondere ad un unità di senso; i paragrafi inoltre devono essere proporzionati / equilibrati tra loro per ampiezza; infine, verifica che essi siano collegati tra loro dai connettivi!!!
Mentre rileggi, chiediti sempre:
-Ho difeso le mie tesi con un buon numero di argomentazioni valide?
-Ho riportato in numero sufficiente esempi, citazioni, pareri di esperti autorevoli?
-Ho seguito un ordine logico/ideologico nella stesura del tema?
-Ho usato un linguaggio chiaro, semplice e appropriato?
ESERCITAZIONE
PREMESSA METODOLOGICA PER IL LAVORO IN AULA
Nel lavoro settimanale in aula, e’ utile correggere in modo collettivo i temi, facendo leggere ad alta voce le parti dei temi che meglio hanno raggiunto i singoli obiettivi della scrittura. Per esempio verranno letti le parti in cui emerge l’uso consapevole dei connettivi, della sintassi, del lessico appropriato oppure quelle che mostrano bene la struttura tesi – antitesi – argomentazioni e sintesi finale.
compito del docente è di evidenziare sui temi queste parti, motivarle agli allievi che ascoltano e chiedere ai lettori di leggere in modo chiaro e lento.
Per quanto riguarda la fase di organizzazione del tema, è utile far lavorare la classe in gruppi di lavoro disomogenei, in modo che gli allievi più deboli possano avere beneficio dal confronto con il lavoro degli allievi più sicuri ( questa attività è molto importante soprattutto per la fase della mappa concettuale poiché essa richiede una abilità astrattiva che non tutti gli allievi del I anno possiedono ! ).
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1. E’ giusto mangiare solo quello che piace di più? Esprimi la tua opinione sull’argomento, esponi le tue motivazioni e illustra qualche esempio a sostegno.
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2. E’ giusto aiutare in casa? Esprimi la tua opinione sull’argomento, esponi le tue motivazioni e illustra qualche esempio a sostegno.
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3. E’ giusto farsi aiutare nell’esecuzione dei compiti a casa? Esprimi la tua opinione sull’argomento, esponi le tue motivazioni e illustra qualche esempio a sostegno
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4. “Bisogna sempre dire ciò che si pensa”: dopo aver riflettuto, stendi un elenco con argomentazioni a favore di questa tesi e un elenco con argomentazioni contrarie.
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5. E’ indispensabile conoscere le lingue straniere? Predisponi una mappa concettuale per la stesura di un testo argomentativo, nella quale siano presenti la tesi, l’antitesi e la intesi; per ciascuna tesi e antitesi, scrivi almeno 3 argomentazioni.
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6. E’ importante lo studio? Predisponi una mappa concettuale per la stesura di un testo argomentativo, nella quale siano presenti la tesi, l’antitesi e la intesi; er ciascuna tesi e antitesi, scrivi almeno 3 argomentazioni.
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7. E’ importante avere forza di volontà? Predisponi una mappa concettuale per la stesura di un testo argomentativo, nella quali siano presenti la tesi, l’antitesi e la intesi; per ciascuna tesi e antitesi, scrivi almeno 3 argomentazioni.
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8. Sei d’accordo con il proverbio “Chi fa da sé fa per tre”? Predisponi una mappa concettuale ed una scaletta di idee per la stesura di un testo argomentativo, nella quale siano presenti la tesi, l’antitesi e la intesi; per ciascuna tesi e antitesi, scrivi almeno 3 argomentazioni.
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9. Condividi l’affermazione “Meglio soli che mal accompagnati?” Predisponi una mappa concettuale ed una scaletta di idee per la stesura di un testo argomentativo, nella quale siano presenti la tesi, l’antitesi e la intesi; er ciascuna tesi e antitesi, scrivi almeno 3 argomentazioni.
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10. La fedeltà è sempre una virtù? Scrivi un testo argomentativo di almeno 3 cartelle ( a parte, redigi la mappa concettuale e la scaletta di idee ).
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11. E’ meglio vivere in una grande città o in un piccolo paese? Scrivi un testo argomentativo di almeno 3 cartelle ( a parte, redigi la mappa concettuale e la scaletta di idee ).
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12. Per la gita scolastica è preferibile una meta in Italia o all’estero? Scrivi un testo argomentativo di almeno 3 cartelle ( a parte, redigi la mappa concettuale e la scaletta di idee ).
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13. Lo sport unisce o divide? Scrivi un testo argomentativo di almeno 3 cartelle ( a parte, redigi la mappa concettuale e la scaletta di idee ).
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14. La televisione ha effetti positivi o negativi sui ragazzi? Scrivi un testo argomentativo di almeno 3 cartelle ( a parte, redigi la mappa concettuale e la scaletta di idee ).
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15. I mezzi di comunicazione virtuale ( Internet, Social Network, cellulare …) favoriscono e impediscono l’amicizia? Scrivi un testo argomentativo di almeno 3 cartelle ( a parte, redigi la mappa concettuale e la scaletta di idee).