La peste vista da Boccaccio e da Lucrezio
27 Gennaio 2019Laboratorio di Poesie
27 Gennaio 2019L’imperialismo, ovvero la corsa delle maggiori potenze a realizzare una completa spartizione coloniale del pianeta è un processo rapidissimo che s’indirizzò all’intero pianeta, assumendo un carattere planetario ed ebbe come obbiettivo il dominio di vaste regioni.
Le motivazioni che portarono a questa spartizione del mondo (per via militare) furono di carattere economico, poiché i territori coloniali rappresentavano mercati di sbocco per le merci e fonti di materie prime a basso costo.
Ragioni politiche, poiché la conquista di queste colonie rappresentava l’affermazione del prestigio internazionale.
In una situazione di forti contrasti sociali, la corsa alle colonie rappresentava un modo per ottenere unità e consenso sociale.
Né vanno dimenticate le ragioni culturali, come la diffusione d’idee nazionalistiche (esaltazione della nazione come valore primario) o addirittura di razzismo che caratterizzarono le società europee di questo periodo.
L’Africa divenne il terreno preferito della conquista coloniale europea più per ragioni politiche che economiche. Importante fu l’occupazione dell’Egitto che interessava sia la Gran Bretagna che la Francia, sia per le sue ricchezze naturali, sia per la sua posizione strategica.
La costruzione del canale di Suez, inoltre aveva reso ancora più importante il controllo dell’area, spingendo la Gran Bretagna ad intervenire militarmente.
Contemporaneamente la Francia occupò la Tunisia dando origine alla sua espansione nell’Africa Sahariana. Da qui ebbe inizio la vera e propria spartizione del continente.
L’altra direttrice dell’imperialismo fu l’Asia, in particolare il sud-est asiatico e la Cina. Gli olandesi, inglesi e francesi furono i protagonisti dell’espansione, ma anche il Giappone iniziò una politica aggressiva nei confronti dell’impero cinese. Vediamo comparire anche gli Stati Uniti che attraverso un conflitto con la Spagna ottennero facilmente la conquista delle Filippine (colonia spagnola). L’espansione imperialistica degli Stai Uniti, era indirizzata più che sul controllo militare, sull’espansione economica e politica. Il dollaro” fu lo strumento di cui gli americani si servirono per imporre il loro dominio su due aree: Asia e America centro- meridionale.
Un evento di particolare importanza per i futuri sviluppi mondiali fu la fine dell’impero cinese. L’espansione occidentale ebbe su di essa effetti devastanti.
All’interno di questa situazione nacque un movimento d’intellettuali e borghesi, i quali compresero che per salvare il Paese bisognava democratizzarlo. Successivamente ci fu la proclamazione della Repubblica Cinese.
Le potenze europee: Gran Bretagna, Francia, Germania e Russia
La Gran Bretagna era il paese più avanzato sia dal punto di vista economico che finanziario, e in grado di affrontare le novità prodotte all’industrializzazione.
L’alternanza al governo di due partiti, conservatore e liberale, consentiva la democratizzazione della vita del paese; mentre la nascita del partito laburista, costituì l’istituzione di una legislazione sociale avanzata: pensioni, riduzioni della giornata lavorativa ecc.
La Francia dopo la sconfitta con i prussiani e la caduta di Napoleone instaurò la terza repubblica. Il sistema politico francese fu costituito da alleanze (moderati, radicali e socialisti) che pur se instabili, produssero importanti riforme: istruzione elementare laica e gratuita, libertà di stampa e di associazione, e riduzione della giornata lavorativa a 10 ore.
La Germania fu invece dominata dal cancelliere Bismarck che governò attraverso un regime autoritario, alternando repressione e ricerca del consenso.
In Russia si mantenne un carattere repressivo e nello stesso tempo nel paese si avviava un importante processo di industrializzazione che intraprese un processo di modernizzazione della Società russa.
A causa di un sistema arretrato e oppressivo, dei movimenti terroristici alimentati dai borghesi, poiché non potevano manifestare la loro opposizione al sistema, esplose la Rivoluzione Russa del 1905.
L’Imperialismo ebbe inizio subito dopo le scoperte geografiche, nel XVI secolo con la conquista coloniale del mondo da parte delle potenze europee.
Rispetto al colonialismo l’imperialismo presentò nuovi caratteri: una conquista militare e politica che ebbe come protagonisti gli stati; tale conquista ebbe una carattere planetario, cioè si indirizzò all’intero pianeta.
Diverse furono le motivazioni della conquista:
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Motivazioni economiche. I territori coloniali rappresentavano mercati di sbocco per le merci e fonti di materie prime a basso costo. L’Imperialismo può essere interpretato come une delle risposte alla crisi di sovrapproduzione e come un modo per prevalere nella competizione economica internazionale.
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Motivazioni politiche. Politica estera, perché la conquista di estese colonie significava prestigio internazionale: soprattutto per le ultime arrivate. Politica interna: con l’avvento dell’industria e della politica di massa, la gara coloniale fu un modo per scaricare le tensioni sociali e conquistare il consenso delle classi dirigenti.
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Motivazioni culturali. Nella società si affermava sempre di più il nazionalismo (ideologia che si basa sull’esaltazione della nazione come valore primario), o il razzismo. L’affermazione della propria potenza a spese di popoli inferiori divenne un’ideologia corrente presso i ceti medi.
Meta privilegiata dell’Imperialismo fu l’Africa. In seguito il continente africano venne totalmente conquistato e spartito: i conflitti fra le varie potenze vennero composti dal Congresso di Berlino, che disegnò la nuova geografia politica del continente.
L’altra direttrice fu l’Asia, in particolare il Sud-Est asiatico e la Cina. I protagonisti più importanti dell’espansione furono i francesi in Indocina. In Asia vediamo comparire anche gli Stati Uniti, che dopo un conflitto con la Spagna ottennero il controllo delle Filippine. Questa conquista ebbe grande importanze strategica per gli Stati Uniti, il cui imperialismo fu basato sull’espansione della propria sfera d’influenza economico-politica. Il dollaro fu lo strumento di cui essi si servirono per imporre il loro dominio sull’area del Pacifico, e sull’intera America centro-meridionale.
Un evento di straordinaria importanza fu la fine del millenario impero cinese, fra l’800 e il 900. L’irruzione occidentale ebbe effetti devastanti; nel frattempo, cresceva una nuova classe dirigente che si era arricchita con il commercio, mentre la popolazione continuava a vivere nella miseria.
Incapace di reagire, l’imperatore perdeva rapidamente prestigio. Davanti a questa situazione, ci furono reazioni xenofobe (paura verso i stranieri) e conservatrici, come la rivolta dei boxer, una società segreta di ispirazione religiosa. Nel frattempo nacque anche un movimento di intellettuali e borghesi, i quali compresero che per salvare il paese era necessario modernizzarlo e renderlo più democratico, rovesciando la dinastia imperiale. Queste forze diedero vita al Kuomintang (partito del popolo) fondato dal Yat-Sen, con un programma incentrato sull’autonomia nazionale, la democrazia e l’uguaglianza sociale.
Nel 1911 un moto rivoluzionario organizzato dal Kuomintang condusse alla deposizione dell’imperatore e alla proclamazione della Repubblica Cinese.
Differenze tra Colonialismo e Imperialismo
COLONIALISMO
L’etimologia della parola deriva da “colere” che vuol dire coltivare.
Esistono due tipi di colonie:
Ø Colonie di popolamento; in cui un territorio viene conquistato e abitato da un nuovo popolo.
Ø Colonie di sfruttamento; in cui un territorio viene conquistato per sfruttare il popolo che vi abita facendolo lavorare nelle miniere e nelle piantagioni. Da queste colonie avrà origine l’Imperialismo.
IMPERIALISMO
Ogni grande potenza desiderava creare un proprio impero coloniale.
Le cause furono:
Ø economiche: ricerca delle materie prime (commercio);
Ø politiche: nazionalismo, tutte le nazioni devono essere politicamente superiori alle altre;
Ø culturali: superiorità dell’uomo bianco sull’uomo nero.