David Mugnai
27 Gennaio 2019Guernica di Picasso
27 Gennaio 2019di Marco Pancetti
Un capannone a cui giunge MT avrà bisogno di una propria cabina di trasformazione dimensionata, considerando l’energia assorbita.
Per dimensionare un impianto elettrico bisogna fare alcune considerazioni: una caduta di tensione massima del 4%, fattori di riduzione per tipi di posa e fattori di utilizzo.
La scelta dei cavi verrà effettuata secondo il tipo di posa e la corrente, considerati tutti i fattori, scorrerà dentro il cavo a regime e dovrà essere di un valore che non porterà il cavo ad una temperatura superiore a quella ammissibile dall’ isolante.
Dovrà essere dimensionato un impianto di terra per proteggere dai contatti diretti e indiretti, dovranno essere dimensionati i vari interruttori sia sulla MT che sulla BT.
Per l’impianto di terra verranno piantati dei dispersori di adeguata lunghezza, calcolata considerando la resistività del terreno; gli interruttori verranno dimensionati in base alla corrente dimpiego e ai dati forniti dall’ente fornitore.
I cavi sono composti di uno o più conduttori attivi, da un isolante che può essere rivestito con una treccia o lamierino di alluminio per schermare il cavo cosi da proteggere l’isolante dal campo magnetico generato dalla corrente che ci scorre, da un riempimento, da una guaina esterna e, in alcuni casi, da un rivestimento metallico che, nelle cabine di trasformazione, nel lato MT verrà collegato con l’impianto di terra per proteggere in caso di un degradamento dell’isolante.
Gli interruttori possono essere di vari tipi: magnetici, termici, magnetotermici e sezionatori.
I magnetici proteggeranno dalle sovra correnti di cortocircuito, e quelli termici dalle sovracorrenti di sovraccarico, mentre i sezionatori saranno una protezione per chi dovrà intervenire sull’ impianto.
Altro dispositivo di sicurezza è il Differenziale. Questo dispositivo è composto da due bobine affiancate: una collegata al neutro e l’altra alla fase.
In condizione di funzionamento regolare si creano due campi magnetici uguali e contrapposti, quindi il sistema sarà in equilibrio; ma se ci sarà una dispersione, il campo generato dal neutro sarà minore di quello generato dalla fase, creando un flusso magnetico variabile che quindi farà scattare il meccanismo.
In un impianto industriale, quindi, bisognerà tenere conto della potenza assorbita considerando tutti i fattori, di un eventuale aumento del consumo energetico (per esempio installazione di più macchinari), di una caduta di tensione che non dovrà superare il 4% e di tutti quei dispositivi di sicurezza necessari ad un capannone di una azienda.
- torna all’indice della tesina La nostra storia, la nostra letteratura, our tecnology di Marco Pancetti, Istituto Tecnico – Indirizzo Elettrotecnica – esame di stato 2009