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studio di caso per la prova orale Concorso DS, sul tema della flessibilità organizzativa e didattica prevista dagli artt. 4 e 5 del DPR 275/1999 (Regolamento sull’autonomia scolastica):
Traccia di uno studio di Caso su autonomia e flessibilità:
✅ Come il Dirigente Scolastico può concretamente adottare le forme di flessibilità previste dagli articoli 4 e 5 del DPR 275/1999
Svolgimento di uno studio di Caso su autonomia e flessibilità:
Premessa normativa
Gli articoli 4 e 5 del DPR 275/1999 regolano i modi e gli strumenti dell’autonomia didattica e organizzativa che ogni istituzione scolastica può attuare per personalizzare i percorsi formativi e migliorare l’offerta educativa, nei limiti delle risorse umane e finanziarie disponibili.
L’autonomia è funzionale a:
✅ Garantire il successo formativo
✅ Prevenire l’abbandono e la dispersione
✅ Rispondere ai bisogni specifici del territorio e degli alunni
✅ Favorire l’innovazione metodologica e organizzativa
Azioni pratiche e concrete che il Dirigente Scolastico può attuare:
1. Flessibilità nella composizione delle classi e nella gestione degli spazi
✅ Art. 4 – Autonomia didattica:
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Riorganizzo temporaneamente le classi in gruppi di livello o di interesse per laboratori, attività di recupero o potenziamento (es. classi aperte per italiano L2 o matematica)
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Uso flessibile degli spazi scolastici (biblioteca, laboratori, palestra) trasformandoli in ambienti di apprendimento
2. Rimodulazione dell’orario scolastico
✅ Art. 4 – Autonomia didattica:
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Organizzo la settimana su 5 giorni con moduli orari flessibili (es. unità di 50 o 60 minuti)
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Prevedo giornate a tema o concentrate su attività progettuali (es. giornata delle scienze, cittadinanza attiva)
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Programmo attività pomeridiane extracurricolari legate al PTOF
3. Personalizzazione dei percorsi formativi
✅ Art. 4 – Autonomia didattica:
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Attivo percorsi di recupero o potenziamento personalizzati
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Promuovo l’uso di tutor e mentoring per studenti BES e DSA
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Integro progetti PNRR o fondi PON per l’inclusione e il contrasto alla dispersione
4. Flessibilità nella gestione del personale docente
✅ Art. 5 – Autonomia organizzativa:
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Attribuisco incarichi funzionali (referenti, coordinatori, tutor) ottimizzando l’organico
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Utilizzo l’organico dell’autonomia per progetti trasversali e interdisciplinari
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Costituisco team di lavoro (PNRR, continuità, innovazione digitale)
5. Utilizzo delle reti di scuole e collaborazioni esterne
✅ Art. 5 – Autonomia organizzativa:
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Stipulo convenzioni con enti, comuni, associazioni per progetti condivisi
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Partecipo a reti di scuole per la formazione docenti, la gestione dei fondi, il supporto agli studenti
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Favorisco scambi con altre scuole e partenariati per progetti europei
Esempio concreto di applicazione pratica (spiegabile in prova orale)
Come DS, per rispondere a un’emergenza formativa in matematica, ho:
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Riorganizzato il tempo scuola: 2 ore settimanali dedicate a gruppi di livello (flessibilità didattica)
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Attivato un progetto PNRR per il potenziamento delle STEM
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Utilizzato l’organico di potenziamento per supportare i docenti e migliorare gli apprendimenti
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Coinvolto enti esterni per laboratori innovativi e uscite didattiche
Riflessione finale
L’applicazione concreta della flessibilità prevista dal DPR 275/1999 rappresenta la vera sfida della leadership scolastica: il Dirigente non si limita ad applicare schemi rigidi, ma plasma l’organizzazione scolastica sui bisogni reali della comunità educante, perseguendo la personalizzazione degli apprendimenti e l’innovazione didattica.
Normativa di riferimento
📌 DPR 275/1999, artt. 4 e 5
📌 Legge 107/2015 (Buona Scuola)
📌 CCNL Istruzione e Ricerca
📌 Linee guida PNRR – Scuola 4.0 e Next Generation Classrooms
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio