Progettazione e adesione a Reti di scuole
26 Settembre 2024Innovazione e ambienti di apprendimento
26 Settembre 2024Il Dirigente scolastico riveste un ruolo fondamentale nel processo di inserimento e integrazione di studenti non madrelingua italiana che si iscrivono ad anno scolastico già avviato
Traccia di una prova scritta per Concorso dirigenti Scolastici
Il candidato illustri, in relazione al quadro normativo vigente e alle responsabilità dirigenziali, le principali azioni che il Dirigente scolastico deve intraprendere per inserire efficacemente in una scuola secondaria di secondo grado uno studente per il quale l’italiano è una seconda lingua (L2). Il DS, infatti deve coordinare le azioni necessarie per garantire un’accoglienza efficace e un percorso formativo personalizzato.
Svolgimento
La crescente presenza di studenti con cittadinanza non italiana nelle scuole italiane rappresenta una sfida e un’opportunità per il sistema educativo, che deve rispondere in modo efficace per favorire l’inclusione, il successo formativo e l’integrazione culturale di questi studenti. Il Dirigente Scolastico (DS), in qualità di leader educativo e responsabile della gestione dell’istituto, gioca un ruolo cruciale nel coordinare e promuovere azioni strategiche per affrontare le specifiche esigenze degli studenti stranieri.
Azioni a livello di Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti, organo collegiale preposto alla pianificazione dell’offerta formativa, ha il compito di delineare le strategie didattiche e pedagogiche per l’inclusione degli studenti con cittadinanza non italiana. Le principali azioni che il Dirigente Scolastico deve promuovere e coordinare a questo livello sono le seguenti:
- Piano di accoglienza e integrazione: Il DS deve assicurarsi che il Collegio dei Docenti elabori un Protocollo di Accoglienza per gli alunni stranieri, che disciplini le modalità di ingresso, accoglienza e inserimento degli studenti, anche durante l’anno scolastico. Questo protocollo deve prevedere:
- Valutazione iniziale: L’istituzione di un’équipe composta da insegnanti e personale specializzato che valuti il livello di competenze linguistiche e il percorso scolastico precedente dell’alunno, in modo da collocarlo nella classe più adatta.
- Attività di mediazione culturale: Se necessario, il DS deve promuovere la collaborazione con mediatori culturali e linguistici per facilitare la comunicazione tra scuola, studenti e famiglie, soprattutto nei casi in cui la conoscenza della lingua italiana sia molto limitata.
- Corsi di alfabetizzazione: Il DS, insieme al Collegio dei Docenti, deve pianificare interventi di alfabetizzazione linguistica per gli studenti con un livello insufficiente di conoscenza della lingua italiana. Tali corsi possono essere organizzati all’interno dell’orario scolastico, in forma di laboratori, o in orario aggiuntivo. Particolare attenzione va posta ai livelli A1 e A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER), necessari per una comunicazione di base.
- Formazione del personale docente: Il DS deve favorire e coordinare la formazione in servizio degli insegnanti su tematiche relative all’inclusione, alla didattica interculturale e all’alfabetizzazione linguistica. Questo può avvenire attraverso corsi specifici o collaborazioni con enti specializzati e università. La formazione dei docenti è un elemento essenziale per garantire che la scuola sia in grado di rispondere efficacemente ai bisogni degli studenti non italiani.
- Progetti interculturali: È compito del DS promuovere progetti che valorizzino la dimensione interculturale della scuola, in linea con quanto previsto dalle Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (MIUR, 2014). Tali progetti possono includere attività extracurriculari che mirano a valorizzare le diverse culture presenti nella scuola, favorendo il dialogo interculturale tra studenti.
Azioni a livello di Consiglio di Classe o team docenti
Il Consiglio di Classe o il team docenti ha il compito di affrontare la gestione quotidiana dell’inclusione degli studenti stranieri, attraverso interventi più mirati e individualizzati. Le azioni che il DS deve promuovere a questo livello includono:
- Piano didattico personalizzato (PDP): Il DS deve garantire che il Consiglio di Classe rediga un Piano Didattico Personalizzato (PDP) per gli studenti con cittadinanza non italiana, soprattutto per coloro che presentano difficoltà linguistiche. Questo documento dovrà definire strategie e strumenti compensativi per sostenere l’apprendimento, come ad esempio:
- La semplificazione linguistica dei contenuti didattici;
- L’utilizzo di materiali didattici multilingue o visivi;
- Il ricorso a strumenti tecnologici di supporto, come dizionari elettronici o app per la traduzione.
- Valutazione flessibile: Il DS deve coordinare il Consiglio di Classe affinché adotti criteri di valutazione flessibili per gli studenti stranieri, soprattutto nei primi anni di inserimento. La valutazione dovrà tenere conto del percorso di apprendimento linguistico e delle difficoltà incontrate dall’alunno, garantendo al contempo il raggiungimento degli obiettivi formativi.
- Tutoraggio e peer education: Il DS può incoraggiare il Consiglio di Classe a introdurre attività di tutoraggio tra pari, dove studenti italiani, o studenti con più esperienza nel sistema scolastico, aiutano i nuovi arrivati ad ambientarsi e a superare eventuali difficoltà linguistiche e relazionali. Questo approccio, noto come peer education, favorisce l’inclusione sociale e promuove la cooperazione tra studenti.
Collaborazione con il territorio e la famiglia
Il Dirigente Scolastico deve promuovere una stretta collaborazione con le famiglie e con il territorio, in particolare con i servizi sociali, le associazioni di volontariato e le amministrazioni locali. Il DS può:
- Favorire l’interazione con i servizi territoriali, come i centri di educazione per adulti (CPIA), per supportare le famiglie straniere nell’apprendimento della lingua italiana;
- Promuovere la partecipazione attiva delle famiglie alla vita scolastica, attraverso incontri informativi, traduzione di documenti e l’organizzazione di giornate dedicate alla multiculturalità.
Monitoraggio e valutazione delle azioni
Infine, il DS deve prevedere un monitoraggio costante delle azioni messe in campo, valutando periodicamente i risultati ottenuti in termini di inclusione e successo scolastico degli studenti stranieri. A tal fine, può essere istituito un gruppo di lavoro interno alla scuola, composto da insegnanti, psicologi e altre figure educative, che analizzi i progressi degli studenti e suggerisca eventuali aggiustamenti alle strategie messe in atto.
Conclusione
L’inserimento di studenti con cittadinanza non italiana nelle scuole italiane richiede un approccio strutturato e coordinato. Il Dirigente Scolastico, con il supporto del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Classe, deve garantire un ambiente accogliente e inclusivo, promuovendo l’alfabetizzazione linguistica, la personalizzazione dei percorsi didattici e il dialogo interculturale. Attraverso queste azioni, la scuola può non solo rispondere ai bisogni specifici di questi alunni, ma anche valorizzare la diversità come risorsa per l’intera comunità scolastica.
Fonti di riferimento:
- MIUR, Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri (2014)
- D.Lgs. 297/94 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione)
- Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER)
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
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