Capitolo undicesimo dei Malavoglia di Verga
28 Dicembre 2019Storia di una capinera di Giovanni Verga
28 Dicembre 2019I Malavoglia di Giovanni Verga: un capolavoro assoluto della letteratura italiana e uno dei pilastri del verismo, quel movimento che Verga stesso ha portato all’apice.
Pubblicato nel 1881, questo romanzo è il primo della cosiddetta Ciclo dei vinti, un progetto ambizioso che Verga non completò mai del tutto, ma che aveva l’intento di rappresentare le varie classi sociali, dalle più umili alle più alte, in una prospettiva di sconfitta collettiva. Ne I Malavoglia, Verga ritrae con straordinaria precisione il mondo dei pescatori siciliani, dominato da una spietata lotta per la sopravvivenza, un’ambientazione che incarna l’essenza del verismo.
Trama e contesto
La storia è ambientata nel piccolo villaggio di Aci Trezza, in Sicilia, e segue le vicende della famiglia Toscano, chiamata nel paese “i Malavoglia”, un soprannome ironico che si riferisce alla loro fama di essere lavoratori indefessi. La famiglia è composta da Padron ‘Ntoni, il patriarca, suo figlio Bastianazzo, la moglie di quest’ultimo Maruzza (detta La Longa), e i loro figli ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e la piccola Lia.
La trama inizia con il ritorno di ‘Ntoni, il nipote maggiore di Padron ‘Ntoni, dal servizio militare. Per far fronte alle difficoltà economiche della famiglia, Padron ‘Ntoni decide di investire in un carico di lupini, che spera di rivendere con profitto. Tuttavia, questa decisione si rivela disastrosa: la barca della famiglia, La Provvidenza, naufraga e con essa si perde il carico, causando anche la morte di Bastianazzo. Questo evento è solo il primo di una serie di disgrazie che colpiranno la famiglia e ne segneranno la lenta discesa verso la rovina.
Il fallimento economico porta la famiglia a indebitarsi e perdere la loro casa, la casa del nespolo, che rappresenta non solo il centro delle loro vite ma anche la continuità familiare e la stabilità. Mentre Padron ‘Ntoni cerca disperatamente di mantenere unito il nucleo familiare e di onorare i debiti, gli altri membri della famiglia, soprattutto il giovane ‘Ntoni, cominciano a sentirsi schiacciati dalle circostanze e a cercare vie d’uscita individuali. ‘Ntoni, in particolare, sogna una vita diversa, lontana dalla miseria e dalle tradizioni contadine, ma la sua ribellione lo condurrà solo alla rovina.
Temi principali
1. La lotta contro il destino
Ne I Malavoglia, Verga mostra come i tentativi dei personaggi di migliorare la propria condizione vengano costantemente frustrati da forze che sfuggono al loro controllo. La natura, la società, le circostanze economiche, sembrano tutti congiurare contro di loro. Il naufragio della Provvidenza è solo l’inizio: da quel momento in poi, ogni sforzo dei Malavoglia per risollevarsi viene vanificato. Questo riflette la visione verghiana della vita come una lotta impari contro un destino ineluttabile, da cui nessuno, a nessun livello sociale, può sfuggire. Anche la barca, chiamata ironicamente “Provvidenza”, diventa simbolo di questo destino beffardo: ciò che doveva portare la salvezza diventa invece causa di rovina.
2. La famiglia e la comunità
La famiglia è un altro tema centrale. Verga rappresenta i Malavoglia come una famiglia profondamente legata ai valori tradizionali: il rispetto per il capofamiglia, la devozione al lavoro, l’attaccamento alla casa, vista come simbolo di continuità e stabilità. Tuttavia, con il progredire della storia, vediamo come queste strutture iniziano a sgretolarsi sotto il peso delle difficoltà economiche e delle aspirazioni personali.
Il villaggio di Aci Trezza è una comunità chiusa, dove le dinamiche sociali sono fortemente influenzate dal giudizio collettivo. I pettegolezzi, il controllo sociale e il conformismo sono strumenti attraverso cui la comunità esercita una pressione costante sui Malavoglia. Quando la famiglia inizia a cadere in disgrazia, anche la sua reputazione all’interno della comunità ne soffre. La perdita della casa del nespolo non è solo un danno economico, ma anche una ferita sociale.
3. Il progresso e il cambiamento
Il personaggio di ‘Ntoni incarna il conflitto tra il vecchio e il nuovo. Mentre il nonno, Padron ‘Ntoni, rappresenta i valori della tradizione e del sacrificio, ‘Ntoni desidera sfuggire alla povertà e vivere una vita diversa. La sua ambizione lo porta a scontrarsi con le norme del villaggio e, alla fine, a perdersi in un tentativo fallimentare di cambiare la propria condizione. Verga qui sembra suggerire che il desiderio di progresso e cambiamento, per quanto naturale, è destinato al fallimento in un mondo che non offre possibilità di riscatto per i poveri.
4. Il mare come simbolo
Il mare è una presenza costante nel romanzo e assume una forte valenza simbolica. È sia fonte di vita, poiché fornisce ai pescatori il loro sostentamento, sia fonte di morte e rovina, come dimostra il naufragio della barca. Il mare diventa metafora delle forze ineluttabili che governano la vita dei personaggi: imprevedibile, indifferente, e spesso distruttivo.
Lo stile e la tecnica verista
Verga, come esponente del verismo, adotta uno stile sobrio, essenziale, privo di sentimentalismi o abbellimenti. L’autore si mantiene distante dai suoi personaggi, non giudica e non offre spiegazioni o giustificazioni morali. Il linguaggio è semplice, spesso intriso di dialetto, riflettendo il modo di parlare e di pensare dei personaggi stessi. I dialoghi sono estremamente realistici, a volte frammentari, e contribuiscono a creare un senso di autenticità che avvicina il lettore alla vita quotidiana della comunità.
Un altro aspetto fondamentale del verismo verghiano è la cosiddetta “regressione dell’autore”: Verga abbandona qualsiasi intervento diretto nella narrazione e lascia che siano i personaggi stessi e le loro azioni a raccontare la storia. Non c’è alcuna onniscienza narrativa: tutto viene osservato dall’interno del mondo dei personaggi, quasi come se Verga fosse uno di loro.
Conclusione
Ne I Malavoglia, Verga dipinge un quadro crudo e realistico della vita contadina siciliana, dove la povertà, il destino e le strutture sociali chiuse impediscono qualsiasi tentativo di riscatto. La famiglia Toscano, con le sue tragedie e i suoi fallimenti, diventa il simbolo di una lotta universale, una lotta che è destinata a essere persa fin dall’inizio. Il romanzo è una riflessione amara e disincantata sulla condizione umana, e un’espressione magistrale della visione verista di Verga, che rifiuta ogni forma di idealizzazione o redenzione.