Stile, personaggi e ambiente dell’ Odissea
28 Dicembre 2019Amai di Umberto Saba
28 Dicembre 2019Come nel capitolo precedente, anche in questo Renzo si mostra ingenuo, e, senza ccorgersene, fa di tutto per mettersi in guai seri.
La folla che aveva circondato la casa del vicario inizia a disperdersi, seppur lentamente: gruppetti di persone continuano a riunirsi lungo le strade. Renzo si avvicina a uno di questi gruppi e condivide le sue idee sulla giustizia sociale, combinando le sue esperienze personali con considerazioni più ampie. Il suo discorso suscita reazioni miste, con alcuni complimenti e qualche critica. Poi il gruppo si scioglie e Renzo chiede indicazioni per trovare un’osteria, accettando l’aiuto di uno sconosciuto.
Nonostante le obiezioni del suo accompagnatore, che è in realtà uno sbirro che vorrebbe condurre subito Renzo in tribunale, Renzo decide di fermarsi all’Osteria della Luna Piena.
Una volta dentro, l’oste riconosce lo sconosciuto come informatore della polizia, ma Renzo ancora non lo sa.
Renzo e il suo compagno si siedono, ordinano del vino e lo consumano rapidamente. Renzo mostra un pane che ha trovato per strada durante la mattinata, venendo considerato uno degli assalitori del forno.
Ubriaco, rifiuta di fornire le sue informazioni per la registrazione degli ospiti. Inizia una discussione contro la burocrazia e la giustizia, riuscendo infine ad evitare di dire il suo nome, grazie al sostegno degli altri clienti dell’osteria.
L’informatore, però, fingendosi un uomo che vuole aiutare le persone dabbene, riesce ad ottenere il nome di Renzo.
Poi se ne va rapidamente mentre Renzo continua a parlare agli avventori folla, suscitando risate.
Alla fine, ubriaco, viene accompagnato in una camera della locanda dall’oste, segretamente risentito contro di lui, e infine si addormenta.