Una scuola da democratizzare
27 Gennaio 2019Geert Wilders. Immagini
27 Gennaio 2019Un appello al Ministro
di A. Lalomia
Gli episodi di intolleranza e di vera e propria violenza squadristica che si sono verificati e che continuano a verificarsi nel nostro Paese contro la comunità ebraica -episodi che prendono a pretesto la decisione di Israele di entrare nella striscia di Gaza e di provvedere in modo adeguato alla sua sicurezza- potrebbero essere affrontati in modo incisivo, a livello scolastico, con una vasta campagna di informazione finalizzata a far conoscere agli studenti italiani quali sono le coordinate autentiche del problema, per ‘vaccinarli contro la propaganda antisemita che diventa sempre più minacciosa e che è supportata, più o meno direttamente, da parecchi dei nostri media (notoriamente filopalestinesi e in generale filoarabi, con alcuni lodevoli ripensamenti e sostanziali eccezioni) e da non pochi dei nostri politici 1 .
Per fronteggiare l’emergenza, il Ministero dell’Istruzione potrebbe prendere accordi con le organizzazioni ebraiche italiane -e/o con le rappresentanze diplomatiche di Israele in Italia-, con lo scopo di organizzare, quantomeno nelle scuole superiori (quelle più a rischio di condizionamento ideologico da parte di chi inneggia alla distruzione dello stato ebraico), conferenze, seminari, dibattiti, tenuti da esperti.
Durante queste riunioni, tra l’altro, dovrebbero essere presentate quelle immagini particolarmente eloquenti circa le distruzioni provocate in Israele da missili e razzi lanciati dalla striscia di Gaza (ma anche da altre zone controllate da organizzazioni terroristiche che non riconoscono il diritto di Israele ad esistere) e sul modo dei soldati israeliani di condurre le operazioni belliche, un modo che cerca sempre di evitare al massimo le vittime civili.
Se queste vittime purtroppo esistono, è perché l’avversario, al contrario delle IDF, pratica metodicamente la guerra asimmetrica, quel tipo di confronto militare cioè che prevede l’utilizzo di scudi umani (che in questo caso sono rappresentati dagli stessi palestinesi, ostaggi di quei ‘leader che hanno incautamente votato), o che obbliga a scagliare pietre e bottiglie molotov, contro i poliziotti israeliani disarmati, bambini di otto-nove anni, costringendoli talvolta a sacrificare la loro giovane esistenza lanciandosi contro i mezzi di polizia israeliani con il preciso scopo di farsi travolgere 2 .
Sono certo che l’iniziativa non costerebbe nulla né all’Amministrazione né alle singole scuole e offrirebbe alla comunità ebraica italiana e alla diplomazia israeliana un’ottima opportunità per far conoscere le ragioni di Israele e le profonde differenze che esistono tra questo stato -da una parte- e il mondo arabo e i paesi oppressi dal fondamentalismo islamico, dall’altra.
Uno stato, non dimentichiamolo mai, che è nato dalle ceneri del più spaventoso e sistematico genocidio della storia, che è stato costretto sin dalla sua nascita a lottare strenuamente per la sopravvivenza e che costituisce l’unico esempio di democrazia reale in un mondo, quello arabo e quello dominato da integralisti musulmani, caratterizzato da dittature corrotte e sanguinarie, regimi spietati, governi dispotici o, nel migliore dei casi, autoritari e comunque illiberali.
Difendere il diritto di Israele ad esistere significa anche sostenere le ragioni che fanno, delle democrazie europee (e soprattutto di alcune), nonché di quella americana, dei modelli a cui guardano con ammirazione e speranza quanti si trovano sotto il giogo della tirannia, della sistematica violazione dei diritti umani e civili più elementari, dell’oscurantismo.
Israele sta combattendo da decenni anche per difendere la nostra sicurezza, la nostra libertà, i nostri valori, i nostri diritti, la nostra civiltà, il nostro futuro.
Sono tutti aspetti che bisogna ricordare, quando si vede il modo in cui in Italia troppi media -ed anche certi ‘specialisti- affrontano la questione mediorientale e soprattutto i rapporti tra Israele e i suoi vicini.
Ed è appunto per evitare che questo modo ‘contagi i nostri studenti che ritengo efficace l’iniziativa che ho esposto sopra.
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Approfondimenti
Fornisco di seguito alcune brevi indicazioni che possono rivelarsi utili per un primo approccio al tema, riservandomi di tornare sull’argomento con un lavoro più ampio.
Il portale di Israele in lingua italiana. Una miniera di dati, notizie, riflessioni di altissimo livello.
Sito dellAmbasciata di Israele a Roma.
Informazioni e immagini di eccezionale valore su Israele, sui suoi nemici e sui rapporti tra lo Stato ebraico e l’Italia.
Contiene il link a un drammatico filmato, Quindici secondi”, che si riferisce al tempo che hanno a disposizione gli abitanti di Sderot -con particolare riguardo ai bambini-, per mettersi in salvo dai missili e dai razzi dei terroristi (V. oltre).
Di estremo interesse le FAQ relative all’operazione militare a Gaza.
Il portale del Ministero degli Esteri Israeliano, con una ricca documentazione su tutti i governi a partire dalla nascita del paese.
Il portale dell Intelligence & Terrorism Information Center”. Una vasta e aggiornata documentazione su tutti i nemici di Israele e sui loro metodi -tra cui quello degli scudi umani- per distruggere lo stato ebraico.
Riguarda la cittadina israeliana di Sderot e il Negev occidentale, dove dal 2001 sono piovuti più di 10.000 tra missili e razzi lanciati da terroristi.
Nella Home page, in alto a destra, si trova addirittura un Kassam counter”, aggiornato in continuazione.
Da consigliare caldamente a chi continua a dichiarare che le reazioni di Israele agli attacchi proditori dei terroristi (Hamas, Hezbollah e altri sostenitori della jihad islamica), che da anni colpiscono indiscriminata- mente la popolazione ebraica e che mietono vittime in continuazione, siano eccessive”e sproporzionate”.
6. http://dover.idf.il
Il portale delle Forze Armate Israeliane, IDF -Israel Defense Forces-.
Il portale del prestigioso Jerusalem Post”.
Il portale dell’autorevole Haaretz”.
Il portale di Israel News”.
Il più autorevole portale in lingua italiana sulla Shoah. Da consigliare vivamente ai negazionisti, ai revisionisti storici e in generale a tutti i nemici di Israele.
11. www.osservatorioantisemitismo.it
Il portale dell Osservatorio sul Pregiudizio Antiebraico Contemporaneo”. Per capire quanto sia diffuso l’antisemitismo in Italia e in altri paesi.
12. www.ucei.it
Il portale dell Unione delle Comunità ebraiche Italiane.
13. www.moked.it
Il portale dell’ebraismo italiano.
E il rammarico di non avere il tempo per poter leggere la montagna di materiale che mette a disposizione.
Blog della più brillante e coraggiosa giornalista italiana, profonda conoscitrice dei problemi del Medio Oriente e soprattutto della realtà israeliana. La voce più autorevole per capire che cosa sta accadendo in quell’area del pianeta.
Fiamma Nirenstein rappresenta un’autentica perla del giornalismo italiano.
Prestigioso organo d’informazione e di riflessione anche su tematiche come quelle affrontate in questo testo, con firme che costituiscono il vanto della cultura e della politica italiane.
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Note
1 Si pensi soltanto alle recenti, clamorose rivelazioni di un ex Presidente della Repubblica circa la sostanziale ‘vendita degli ebrei italiani ai loro nemici storici, in cambio dellincolumità del resto della popolazione nazionale.
Non mi sembra peraltro che tali rivelazioni abbiano trovato, in gran parte del nostro mondo politico, quell’attenzione che meritavano, quasi si trattasse di un’accordo del tutto scontato e comunque in linea con una certa politica filoaraba, che in Italia ha tradizioni ben radicate.
2 E’ quanto accaduto soprattutto durante l’Intifada, quando questi casi venivano ‘sbattuti in prima pagina dalla stampa nazionale e internazionale per testimoniare ‘la ferocia israeliana.
Per avere un’idea di come molti media italiani presentano ancora oggi Israele e la questione mediorientale, basterà andare su www.informazionecorretta.it.
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Per non dimenticare
N. 1
Germania 1933: boicottaggio delle merci vendute dai negozianti di religione ebraica. (Da: www.moked.it .)
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N. 2
Hitler a colloquio con il Gran Muftì di Gerusalemme. (Da: www.amicidisraele.org)
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N. 3
Veduta interna del campo di sterminio di Treblinka. (Da: www.olokaustos.org .)
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N. 4
(Da: http://roma.mfa.gov.il .)
Il manifesto che avremmo voluto vedere nelle nostre città
(Da: .)
Le piazze che più amiamo
Roma, 14-01-09, Piazza Montecitorio.
(Da: www.fiammanirenstein.com)